Il mantenimento di un adeguato rapporto con le famiglie per i disabili gravi e gli anziani non autosufficienti realizza non solo un maggior beneficio per l’assistito, ma è idoneo a realizzare anche risultati migliori a parità di costo dei programmi di assistenza potendo esso rispondere, se adeguatamente applicato, ai criteri di economicità, buon andamento e proporzionalità nella ripartizione dei costi della assistenza; il principio legislativo in questione vuole dunque che le famiglie siano chiamate ad un ruolo più mirato e attivo, ma anche che esse non si trovino ad esser gravate da un doppio e rilevantissimo onere direttamente a loro carico per gli aspetti connessi alla costante appartenenza o al mantenimento del legame con il nucleo familiare dell’assistito e la contribuzione ai costi assai elevati che le prestazioni socio sanitarie per tali forme di disabilità comportano. Può sembrare strano chiedersi chi paga la retta della casa di riposo, ma qualche settimana fa una lettrice di Storiademenzasenile mi ha chiesto cosa fare con un impegno di pagamento che aveva sottoscritto e che non poteva onorare per difficoltà economiche. Il contratto – conclude la sentenza – deve ritenersi nullo per contrarietà a norme imperative». La somma restante la pago io. C’è un caso ancora più estremo. ... nel caso in cui un nipote abbia ricevuto una donazione dallo zio o dalla zia. La gestione avviene secondo la normativa dettata da Regioni, Comuni e Asl. Va da sé che in questi ultimi due casi, se si trattasse di un anziano non autosufficiente si presupporrebbe la presenza in casa di un’altra persona, almeno nelle ore serali e notturne. a cura di Antonella Donati Dopo la morte di mio padre sono diventato proprietario di un terzo dell'appartamento con mia sorella. L’incompatibilità tra i due sistemi, del resto, è stata chiarita dallo stesso legislatore che, al termine del biennio sperimentale della prima versione dell’ISEE di cui al d.lgs. Mi domando io perché non dovrebbero? "La Legge per Tutti" è una testata giornalistica fondata dall'avv. Mia zia, invalida con handicap (legge 104) è ricoverata presso una casa di riposo che, con la sua pensione e l'accompagnamento, paga solo in parte. c.c. La somma restante la pago io. Ora il problema è che la sua pensione non copre tutta la retta (mancano 600 €. Il diritto agli alimenti comprende gli alimenti naturali, quali vitto, alloggio, cure mediche, e i doveri civili, collegati ai bisogni di natura morale e sociale. Il trasferimento in casa […] io ho la mia madre in una casa di cura da due anni. Il nipote non è obbligato a pagare la retta della casa di riposo del nonno. Ma sulla base di che cosa viene deciso l’importo? In questi casi noi chiediamo ai parenti civilmente obbligati ai sensi del codice civile di presentare una domanda di contributo al comune per il pagamento della retta e facciamo fare a tutti l'ISEE, sulla base degli ISEE presentati chiediamo la compartecipazione stabilita per regolamento ed ognuno versa la sua quota. Non è molto anziano, ma purtroppo non è più capace di badare a se stesso. Così dice la legge [1]. Imu e Tasi 2019 sono generalmente dovute anche da anziani e pensionati, ma non qualora siano ricoverati in casa di riposo in via permanente.. Se avete genitori o parenti molto anziani e parzialmente non-autosufficienti, sicuramente avrete iniziato a valutare la possibilità di un trasferimento in casa di riposo Roma. Mio nonno ha avuto un forte ictus, non riesce piu' a parlare, non muove metà corpo, non deglutisce, non è autosufficiente e non sappiamo quanto riesca a capire di quello che gli si dice. Ho uno zio di 81 anni residente in una casa di riposo privata, mai coniugato e i cui unici parenti sono due sorelle (germani) e i loro rispettivi figli. L’ente locale è obbligato a prendere in carico la segnalazione e ad aprire un procedimento per dare una risposta in merito. ... Casa di Riposo La Quiete. Il. Un silenzio interrotto da una telefonata arrivata questa mattina a casa dei figli: "Sua madre è morta". Casa ereditata dove abita la madre, i figli devono pagare l'Imu? Quindi, è il Comune a dividere in percentuale il costo della retta da pagare per il ricovero di un anziano non autosufficiente in una residenza sanitaria assistenziale. Se l’anziano non riesce a coprire i costi, devono essere i figli o i nipoti a farsene carico? Assistenza anziani senza figli: chi deve occuparsene. Allora ti dico come mi comporterei io come assistente sociale in base al regolamento presente al mio servizio. L'anziana stabiese, di 99 anni, era nella casa di cura che sta vivendo l'emergenza Covid. Questo significa che se la persona ricoverata non è in grado economicamente di pagare la sua quota, il suo Comune di riferimento non può andare a bussare alla porta dei parenti dell’assistito per reclamare la parte spettante della retta: dovrà essere l’ente pubblico a farsene carico. Per obbligo degli alimenti a favore degli zii, dobbiamo intendere l'obbligo di provvedere alla loro cura, versando un assegno in denaro, in ragione delle quotidiane necessità di vita degli stessi, ovvero ospitandoli nella propria abitazione, come previsto dall'articolo 443 del codice civile. (Ufficio Studi del Consiglio Notarile di Sassari) In effetti, spesso succede così: al momento del ricovero, i parenti vengono chiamati in causa per garantire il versamento della quota che spetta all’assistito, se il reddito di quest’ultimo non bastasse a garantire i pagamenti. Non ha moglie né figli, pertanto affidarlo a una casa di riposo è sembrata la decisione migliore. Purtroppo sono disocupata ,non case di proprieta e non riesco piu a pagare.Sono indietro con i pagamenti. Il diritto agli alimenti comprende gli alimenti naturali, quali vitto, alloggio, cure mediche, e i doveri civili, collegati ai bisogni di natura morale e sociale. La donazione immobiliare è un atto sempre più scelto dalle famiglie per intestare i propri beni mentre si è in vita. Tuttavia, ci sono dei casi in cui non sono tenuti a farlo. di Oliviero Franceschi e Daniele Cuppone Lunedì 5 Maggio 2014, 10:12 Quanto si paga di tasse in caso di successione Sui beni ereditati è dovuto un tributo. Di conseguenza, l'utente con un ISEE di – poniamo – 7.000 euro annui si vedra' addebitata la quota sociale di 18.000,00 euro annui, poiche' al suo reddito personale vengono, virtualmente e fittiziamente, aggiunti i redditi dei figli. S.p. In caso contrario, la commissione potrebbe decidere di avviare l’assistenza a domicilio oppure la frequentazione di un centro diurno. [4] Trib. Concetto già espresso da altre simili sentenze [4] e basato sul principio costituzionale secondo cui la suddivisione delle spese tra Servizio sanitario nazionale e Comune rientra «nell’ambito della normativa di interesse pubblico che assicura ai cittadini le prestazioni socio-sanitarie necessarie, da garantirsi su tutto il territorio nazionale». In assenza di figli, se non si nomina il coniuge erede universale, una parte dell’eredità spetta anche ai fratelli del defunto. Nel rigo E2 del 730, quando si parla di familiare non a carico, può essere compresa anche una zia (per la precisione la sorella di mia madre, nubile e senza figli)? Assistenza degli zii da parte dei nipoti. In questo caso, come accennato poco fa, si fa riferimento soltanto all’Isee dell’assistito e, pertanto, figli o nipoti non c’entrano nulla. Il Comune non può pretendere che tuo padre versi una quota per il pagamento della retta, tanto più se non ha le risorse economiche sufficienti. In fin dei conti è stata la madre di tutti in parti uguali no? Prima di tutto, occorre far presente la condizione della persona interessata ai servizi sociali del Comune di residenza. Meglio di tutto se si mettono d'accordo, tanto più che sono in sette e quindi si parla davvero di cifre non spropositate, e che versino ognuno una quota. Testamento e obbligo alimenti. Diritto di abitazione sulla casa del coniuge senza figli (art. Zia senza figli, può lasciare tutto a chi vuole. È quella che serve a compensare le spese dei pasti o del posto letto, tanto per capirci. Ha 7 figli. È ben accudito, lo aiutano a lavarsi e nutrirsi. E non temano i figli e i nipoti degli anziani di farlo, anche se il parente anziano è ricoverato da molto tempo: servirà a non pagare più per il futuro, senza che ci si debba preoccupare che il genitore o il nonno venga rimandato a casa, costituendo la relativa attività un compito a cui gli Buongiorno, La mia situazione è questa: un mio zio che abitava da solo (casa di sua proprietà), tramite sindaco e medico condotto è andato alla casa di riposo. Io vado a trovare molto spesso un mio zio che si trova in casa di riposo. La Legge per Tutti Srl - Sede Legale Via Francesco de Francesco, 1 - 87100 COSENZA | CF/P.IVA 03285950782 | Numero Rea CS-224487 | Capitale Sociale € 70.000 i.v. Succede, ad esempio, quando la persona ricoverata ha più di 65 anni, non è autosufficiente ed ha una grave disabilità. E' morta senza che la famiglia sapesse nulla. La successione è interamente regolata da norme di legge secondo l’articolo 457 del codice civile. Alla domanda, occorrerà allegare la dichiarazione Isee, in modo che si possa verificare la situazione economica dell’anziano. La legge e la giurisprudenza si sono pronunciate in merito. Nell’ambito delle strutture pubbliche o convenzionate, la retta di una Rsa comprende: In alcuni casi, però, come nel caso degli anziani non autosufficienti perché affetti dal morbo di Alzheimer o da una grave disabilità, la quota sanitaria a carico del Ssn è maggiore rispetto a quella alberghiera. Mio nonno ha avuto un forte ictus, non riesce piu' a parlare, non muove metà corpo, non deglutisce, non è autosufficiente e non sappiamo quanto riesca a capire di quello che gli si dice. Mia nonna (autosufficiente) è stata portata in una casa di riposo. Buonasera, ho bisogno di un'informazione. Mia nonna (autosufficiente) è stata portata in una casa di riposo. Chi riceve l’eredità di uno zio senza moglie e figli tra fratelli, sorelle, nipoti e genitori: cosa prevede la legge per eredità con e senza testamento . Rette non pagate in casa di riposo L'Asl non può far pagare i parenti. In pratica, i giudici veneti dichiarano nulli i contratti siglati tra i parenti degli assistiti e le Rsa in virtù dei quali i familiari si impegnano a corrispondere una parte della retta come garanti dell’assistito. Questa soluzione è particolarmente adatta per tutti coloro che hanno poco tempo da dedicare ai propri cari a causa di impegni di lavoro o di famiglia. Consiste nell’obbligazione di prestare aiuto economico alla persona che versa in stato di bisogno da parte di chi vi è legato da particolari vincoli familiari. Prende pensione+accompagnamento, e la retta della casa di riposo viene pagata con questi soldi+con quelli che ha sul libretto di risparmio, che purtroppo non sono molti. Cioè, figli o nipoti non sono chiamati a corrispondere la parte che esula dalla competenza del Servizio sanitario nazionale? È un dramma immenso a Mortegliano la morte di 12 anziani con coronavirus in casa di riposo Rovere Bianchi, non solo per il Comune ma anche per quelli vicini, da dove provengono alcuni dei deceduti. La donna di Pisa si era rivolta a Confconsumatori perché per problemi economici non riusciva più a pagare la retta della madre nella casa di riposo. C’è una procedura prevista dalla legge che contempla il diritto di queste persone ad essere prese in carico dal Servizio sanitario nazionale e ad avere delle prestazioni socio-assistenziali. A Torino possiedo la mia ex casa di residenza di categoria catastale A/1 nella quale abita e risiede anagraficamente mio figlio e un C/2, un C/6 e un C/7 pertinenziali casa. I figli (o eventuali figli di figlio) di ciascun fratello premorto divideranno tra loro per capi (vedi art. La questione si pone soprattutto nei confronti dei parenti più stretti della persona ricoverata. È ben accudito, lo aiutano a lavarsi e nutrirsi. Alla morte di mio zio non ho avuto “cuore” di richiedere alla zia l’eredità (mi hanno parlato di 1/3 del totale) dello zio pensando fosse scontato che alla morte della zia sarebbe stata tenuta in considerazione la mia parentela diretta con lo zio … Chi non possiede un televisore non è obbligato a pagare il canone RAI. A questo punto, per gli anziani non autosufficienti chi paga la retta se gli ospiti non sono in grado di farlo? 433 e segg. In tal caso, secondo le delibere dei singoli Comuni, può essere prevista l’assimilazione dell’immobile ad abitazione principale nel rispetto di determinati requisiti. Ciao ho letto 2 volte quello che hai scritto e ti quoto in pieno . La retta per il soggiorno in una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA, ma è utile comprendere anche la differenza fra RSA, RSSA e Case di Riposo ) si compone di due parti di spesa: Ora il problema è che la sua pensione non copre tutta la retta (mancano 600 €. paga l’interessato attraverso il proprio reddito. La documentazione verrà valutata da un’apposita commissione, a cui toccherà stabilire il grado di non autosufficienza del richiedente, i suoi bisogni da un punto di vista terapeutico ed il piano assistenziale. Non avendo esperienza in merito l’ho indirizzata a una associazione che si occupa degli anziani non autosufficienti. Che succede quando una persona disabile o un anziano ha bisogno di essere assistito a lungo in una casa di cura e, quindi, c’è da sostenere un costo economico non indifferente? In questo caso, nulla può essere chiesto né a lui né ai suoi parenti, come ha stabilito una sentenza del tribunale di Verona risalente ad alcuni anni fa [3]. del 13.08.2012 e del 18.09.2012. Testamento e obbligo alimenti. Chi paghera' gli 11.000,00 euro di differenza di cui all'esempio? Io e due dei miei fratelli vorremmo ricoverare nostro padre in una casa di riposo (i medici sono d’accordo), ma nostra sorella, che ha il conto cointestato con nostro padre (e quindi ne gestisce la pensione), preferisce soluzioni di assistenza che richiedono una turnazione dei familiari in casa: soluzione impraticabile a causa di problemi, di salute e lavorativi, degli altri. La dritta che mi sento di darti è però questa: nessuno può obbligare i parenti a versare la quota perché la legge prevede che solo la persona che ne ha diritto, in questo caso tua nonna, può chiedere ai parenti civilmente obbligati facendo una causa legale la quota di mantenimento che le spetta. Se il nipote ha goduto di una donazione, ... pensiamo all’opzione casa di cura. Email (obbligatoria se vuoi ricevere le notifiche), Notificami quando viene aggiunto un nuovo commento. Buongiorno, La mia situazione è questa: un mio zio che abitava da solo (casa di sua proprietà), tramite sindaco e medico condotto è andato alla casa di riposo. Vediamo cosa hanno detto in proposito. Salve, la situazione è questa. Non sono sicuramente nè i sindacati nè l'INPS che stabiliscono quanto ognuno deve versare (e perché poi dovrebbero mi domando). asl paga una parte ,il comune una piccola parte ,la mia madre paga con la pesione di accompagnamento e io (figlia unica) pago il resto. Messaggi senza risposta | Argomenti attivi. Nell’ipotesi in cui, poi, i figli che non siano stati beneficiari di alcuna donazione, lamentino una lesione della loro quota di riserva e decidano di agire in riduzione, i donatari potranno legittimamente opporre di aver contributo alle spese di mantenimento della madre presso la casa di riposo, alle quali si ricordi tutti i soggetti di cui all’art. Firenze sentt. Oppure subentrano altri soggetti, come un ente pubblico? Una delle domande che spesso si pongono i familiari degli utenti di una Casa di Cura, è chi paga, di fatto, le spese per l’alloggio e la residenza dei propri cari. quanto si paga in una casa di riposo o RSA? Non solo: nel caso in cui sia stata pagata qualche somma, è possibile richiedere la restituzione dei soldi al Comune. Il giudice stabilisce a chi assegnare la casa coniugale, tenendo conto in via prioritaria dell’interesse dei figli. L'unica fonte di reddito di mio zio è una pensione minima INPS di 620,00 Euro mensili. agli artt. Iscriviti per rimanere sempre informato e aggiornato. asl paga una parte ,il comune una piccola parte ,la mia madre paga con la pesione di accompagnamento e io (figlia unica) pago il resto. e al momento non versa in condizioni da richiedere l'accompagnamento). Salve, la situazione è questa. Buonasera, ho bisogno di un'informazione. In tal caso, secondo le delibere dei singoli Comuni, può essere prevista l’assimilazione dell’immobile ad abitazione principale nel rispetto di determinati requisiti. Possono farlo sia l’anziano, sia i suoi familiari oppure il personale sanitario di un ospedale, nel caso in cui il paziente sia stato ricoverato ma debba lasciare la struttura per essere assistito altrove. e al momento non versa in condizioni da richiedere l'accompagnamento). 7,6 per mille. Alla morte di mio zio non ho avuto “cuore” di richiedere alla zia l’eredità (mi hanno parlato di 1/3 del totale) dello zio pensando fosse scontato che alla morte della zia sarebbe stata tenuta in considerazione la mia parentela diretta con lo zio … la quota sanitaria relativa alle cure, a carico del Servizio sanitario nazionale (solitamente il 50% del totale); la quota alberghiera (vitto e alloggio, principalmente) a carico del Comune e del paziente, a seconda dell’, per la parte relativa alle prestazioni mediche ed infermieristiche, paga il, per gli altri servizi, come pasti, posto letto, pulizia dei locali, ecc. Non è molto anziano, ma purtroppo non è più capace di badare a se stesso. | © Riproduzione riservata Mia zia, invalida con handicap (legge 104) è ricoverata presso una casa di riposo che, con la sua pensione e l'accompagnamento, paga solo in parte. La sera scese triste e fredda; di tanto in tanto soffiava un buffo di tramontana, e faceva piovere una spruzzatina d’acqua fina e cheta: una di quelle sere in cui, quando si ha la barca al sicuro, colla pancia all’asciutto sulla sabbia, si gode a vedersi fumare la pentola dinanzi, col marmocchio fra le gambe, e sentire le ciabatte della donna per la casa, dietro le spalle. Il nipote non è obbligato a pagare la retta della casa di riposo del nonno. 433 c.c. Di conseguenza, la parte che Comune e/o paziente devono versare è inferiore rispetto al solito. E che succede se, soprattutto, la persona assistita è in difficoltà economica? ), ostacolino di fatto il ricorso del cittadino alla fruizione dell’assistenza sanitaria, quale mezzo concreto di garanzia e attuazione del diritto costituzionalmente riconosciuto alla salute. Imu e Tasi 2019 sono generalmente dovute anche da anziani e pensionati, ma non qualora siano ricoverati in casa di riposo in via permanente.. Quindi se non si è in possesso di un televisore in casa ma si è intestatari di un utenza elettrica puoi chiedere l’esenzione del canone tramite la compilazione della dichiarazione sostitutiva, da … Per obbligo degli alimenti a favore degli zii, dobbiamo intendere l'obbligo di provvedere alla loro cura, versando un assegno in denaro, in ragione delle quotidiane necessità di vita degli stessi, ovvero ospitandoli nella propria abitazione, come previsto dall'articolo 443 del codice civile. Mi può dire come sono le regole per la suddivisione dell'eredità in caso di zia sola (senza marito nè figli) e con quattro fratelli tutti morti. Ha 7 figli. Chi paghera' gli 11.000,00 euro di differenza di cui all'esempio? Tra le prime rientra l’oggetto dell’articolo di oggi; attualmente la disciplina Imu, al comma 10 dell’art 13 D.L. La coppia non ha avuto figli. È quello che riguarda l’anziano non solo non autosufficiente ma addirittura invalido al 100%. 3 Dicembre 2018. La situazione è la seguente: io ho uno zio affetto da demenza senile mentre la moglie, pur con problematiche fisiche (hanno rispettivamente 78 ed 79 anni) è capace di intendere e di volere. Io vado a trovare molto spesso un mio zio che si trova in casa di riposo. Al figlio di un'anziana assistita l'Asl di Massa Carrara aveva presentato un decreto ingiuntivo di quasi 60 mila euro Ecco come fare. Pertanto, ribadiscono i giudici, «il diritto al ricovero e all’assistenza di un soggetto ultrasessantacinquenne e invalido al 100% non può esser regolamentato da convezioni private che, in qualche modo e secondo vari mezzi giuridici (espromissione, fideiussione, ecc. Probabilmente, la nostra cara zia non sprizza di felicità al suo possibile trasferimento in … ho tenuto mia figlia avevo solo 19 anni quasi 20 e ne ho passate di tutti i colori ero piccola e sono stata irresponsabile a metterla al mondo!! 469 C.C.). E in base a una sentenza della Corte di Cassazione (n. 26863/08) i parenti possono inviare una formale disdetta e smettere di pagare la retta. Questi zii (lui è fratello di mia madre deceduta) non hanno figli, inoltre lui non ha nessun fratello vivente mentre la moglie ha ancora fratelli in vita. Inoltre se l’anziano è invalido al 100%, nulla è dovuto, né da lui, né dai familiari. Oppure iscriviti alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornato. Canone RAI chi non ha un televisore non paga. E' un dato di fatto che, in molti casi, le spese per l’assistenza medica continua delle persone in condizioni di disabilità o non autosufficienza ricadano sul malato stesso o sui suoi familiari. Come accennato, l’anziano non autosufficiente che ha bisogno di cura e di assistenza continuativa ha diritto al servizio sanitario e socio-assistenziale fornito dalle istituzioni pubbliche (Regioni, Comuni, Asl).