La planimetria qui presentata fu realizzata dal Genio Militare italiano alla fine dell’Ottocento. Il Priorato,  allora adibito a residenza per le truppe al piano superiore, subì diverse trasformazioni nel suo impianto originario. Questa pianta, come quella di George Braun del 1576, descrive l’isola del Lazzaretto Vecchio in maniera ideale, con l'immagine di due nuclei edilizi, quello originario, costituito dalla Chiesa, dal Campanile e dagli edifici dell’originario convento degli Eremitani, e un secondo nucleo rappresentato dall'Ospedale vero e proprio, un grande edificio a corte caratterizzato da una serie di camini. 60 (fig. 9), Antonio Visentini, Isolario Veneto. Tavola XII, Isola del Lazzaretto Vecchio, 1777 (fig. In questa fase molte delle prime strutture provvisorie in legno, realizzate quando l’isola venne destinata a Lazzaretto, furono trasformate in edifici stabili in muratura. Questa pianta costituisce il primo esempio conosciuto di rappresentazione dell'intera laguna, ottenuta deformando il rapporto delle distanze tra la città e le isole. Risale al 1994 il primo intervento di restauro di tutto il sistema di copertura e della facciata sulla piazza, operato dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici di Venezia e Laguna. I lavori hanno interessato tutto il sistema a pettine di Teze e Maneghe e parte del Tezon Vecchio. Si tratta evidentemente di una ricostruzione di fantasia, dal momento che è certo che la chiesa non avesse ne’ una ripartizione dell’aula a tre navate ne’una facciata a salienti. Ortofoto dell’isola del Lazzaretto Vecchio, Comune di Venezia, 2017 (fig. L’immagine è tratta dal testo “Antica pianta dell'inclita città di Venezia: delineata circa la metà del XII  secolo, ed ora per la prima volta pubblicata, ed illustrata, dissertazione topografico-storico-critica”, scritto da Tommaso Temanza (Venezia 1705  ̶ 1789) nel 1780. La sua prima funzione d’uso fu quella di ospedale per gli appestati o sospetti contagiati di peste. Questa pianta prospettica della città di Venezia è opera di George Braun e fu redatta a Colonia nel 1575. Francesco Zucchi, Teatro delle fabbriche più cospicue in prospettiva. Risale al 1730 la prima documentata ristrutturazione della Crozzola, alla quale seguì un nuovo restauro nel 1761. Via Strada Nuova, 80 - Caorle (Venezia), Veneto - Italia: Museo nazionale di Villa Pisani: Via Doge Pisani, 7 — 30039 Stra (Venezia) Museo nazionale e Area archeologica di Altino: Via S. Eliodoro, 56 — 30020 Quarto d’Altino (Venezia) Villa del Bene: Via Villa del Bene, 116 … 041.29.67.611 A tale proposito è di estremo interesse notare che sul lato est del Lazzaretto si trovavano ben cinque pontili, che consentivano l’accesso al sistema di Tezoni a L nel quale venivano isolati i carichi di più navi contemporaneamente. L’interessante Pianta prospettica della città e delle lagune  proviene dal cosiddetto Isolario, testo pubblicato da Benedetto Bordone nel 1528 (BMV, Libro nel qual si ragiona di tutte le isole del mondo, cc.29 v-30r), opera geografica e di erudizione. Entrambi gli edifici sono al momento privi di copertura e le pareti interne della Crozzola presentano lacerti di intonaco con interessanti scritture parietali. Tali costruzioni, che si erano diffuse in laguna dopo il 1569, erano diventate delle emergenze architettoniche caratteristiche dell’ambiente lagunare. Dell’originario chiostro conventuale verranno demoliti l’ala nord ed est, il cosiddetto Fondaco di Levante, oltre alla chiesa di Santa Maria di Nazareth col suo campanile. ⚜️ In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, vi proponiamo il primo # podacast della Direzione regionale Musei Veneto. Direzione regionale Musei Veneto - Sede amministrativa | Segretariato regionale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo per il Veneto Direzione regionale Musei Veneto - Sede amministrativa Questa foto zenitale  mostra l’isola di Lazzaretto Vecchio circa un decennio dopo l’abbandono delle autorità militari che l’avevano utilizzata come presidio fino agli anni ’70 del ‘900. Una lunetta decorata da un elemento in ferro e posta sul prospetto ovest della Crozzola ricorda la data 1886, anno in cui avvenne una parziale ricostruzione dell’edificio. Ignazio Danti, Pianta prospettica della città di Venezia,1581 (fig. 11). Direzione Regionale Musei Lazio. 6). Solo due di queste verranno realizzate: il Tezon ai Morti e il Tezon al Pozzo. Sito ufficiale Segretariato regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per il Veneto E' possibile ripercorrere gli oltre 800 anni di vita di Lazzaretto Vecchio utilizzando diversi punti di vista. Nel progetto di valorizzazione dell'isola, come previsto nel Masterplan redatto dalla Direzione regionale Musei del Veneto, verrà mantenuta la destinazione originaria a magazzini e locali tecnici al piano terra; mentre il primo piano ospiterà gli uffici di direzione del Museo con annesse sale riunioni. 3). 041.29.67.608, Museo archeologico nazionale della Laguna di Venezia. Si notano alcuni edifici rimasti senza copertura (Tezetta, Crozzola, Catinazza e Tezza alla Manega), e altri che versano in avanzato stato di degrado (Contumacia del Morer). Il Lazzaretto Vecchio, 1740 (fig. Direzione Regionale Musei Veneto Piazza San Marco - 30124 Venezia (VE) Considerata la posizione dell’edificio, il Masterplan redatto dalla Direzione regionale Musei del Veneto prevede di utilizzarlo come sala regia (o control room) per il controllo da remoto di tutta l’isola e come sede degli uffici di Archeoclub Italia, sede di Venezia. Inoltre sono ben visibili i due caselli da polvere, caratteristici edifici costruiti a forma di cubo sormontato da un’alta copertura a piramide. Considerata la posizione dell’edificio, il Masterplan redatto dalla Direzione regionale Musei del Veneto prevede di utilizzarlo come sala regia (o control room) per il controllo da remoto di tutta l’isola e come sede degli uffici di Archeoclub Italia, sede di Venezia. per il contenimento dell’acqua alta nella seconda parte del Tezzone, quella ad est. Gli autoveicoli e motoveicoli di interesse storico e collezionistico con anzianità di immatricolazione compresa tra i venti e i ventinove anni, se in possesso del certificato di rilevanza storica di cui all'articolo 4 del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 17 dicembre 2009, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Uffic… 12). Il caratteristico edificio a ponte di pianta quasi quadrata denominato Cavana fu costruito nel 1586, quando l’isola era destinato a Lazzaretto da oltre un secolo. Informazioni e orariDirezione e staffSede, MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DELLA LAGUNA DI VENEZIA | Isola di Lazzaretto Vecchio. Questo disegno rappresenta dunque lo stato della città di Venezia nel XIV secolo, anche se Temanza riteneva che il manoscritto rappresentasse lo sviluppo raggiunto dalla città nel XII secolo. Nonostante risalga a qualche anno fa, questa foto aerea di Lazzaretto Vecchio restituisce un’immagine dell’isola molto vicina a quella attuale. Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti. Com’è noto fra il 1852 e il 1967 il Lazzaretto Vecchio divenne presidio militare e durante questi anni tutti gli edifici del complesso subirono varie modifiche e rimaneggiamenti. Durante tale periodo il complesso edilizio di Lazzaretto Vecchio fu oggetto di ingenti trasformazioni e demolizioni. Struttura; Ancora oggi la sua immagine domina l'ingresso di Palazzo Ducale, dove è rappresentato in ginocchio davanti al leone di San Marco, al disopra  della Porta della Carta. Quest’immagine prospettica raffigura l'isola di Lazzaretto Vecchio ripresa da sud est, punto di vista differente rispetto ad altre vedute più note dell’isola, che testimonia con grande precisione lo stato di degrado degli edifici in essa rappresentati. Improve and monitor your website's search engine rankings with our supercharged SEO tools. La domanda di riconoscimento può essere presentata dagli enti interessati entro il 31 dicembre 2019. La Crozzola e la Catinazza (foto 9 e foto 10). Il canale Youtube della Direzione regionale Musei del Veneto John Howard, Pianta del Lazzaretto Vecchio con funzioni, 1789 (fig. Morì pochi giorni dopo e venne pubblicamente riabilitato nelle solenni esequie che gli furono riservate. San Marco 63 Contumacia al Morer (foto 8) Si passa dalla cartografia storica del XV- XVII secolo, conservata all'Archivio di Stato di Venezia, con una visione a volte fantasiosa secondo i canoni del tempo alle mappe più rigorose che documentano i primi rilievi effettuati nel XIX  secolo, per finire alle immagini fotografiche che mostrano il crescente degrado che ha colpito l'isola nella seconda metà del '900 fino alle attività di messa in sicurezza e restauro del 2000. Questo documento, seppure incompleto per la mancanza del nucleo storico più antico costituito dalla Chiesa, Campanile, Bailato e Priorato, è fondamentale per la rappresentazione del progetto che portò al completamento dell'assetto definitivo del Lazzaretto. Si tratta di una pianta che rappresenta la città, orientata ad est verso l'alto, nella quale sono simbolicamente raffigurate le chiese indicate con i rispettivi toponimi. Per le attività di gestione dell'IRAP, la Regione si avvale, in virtù di Convenzioni stipulate annualmente, del supporto dell'Agenzia delle Entrate (Direzione Regionale del Veneto). Infine tra il 1978 e il 1998 l’isola ospitò un canile e anche durante questa fase furono operati diversi rimaneggiamenti all’interno dell’immobile. La sede della Direzione regionale Musei Veneto è in piazza San Marco, cuore di Venezia. 1). - 30124 Anche fra il 1978 e il 1998 – quando l’isola ospitò un canile – furono eseguiti piccoli interventi di trasformazione dell’immobile. Piazza San Marco L’isola del Lazzaretto Vecchio appare qui composta da due nuclei edilizi; uno, sulla destra, rappresenta il nucleo conventuale originario con la chiesa e il suo campanile, e l’altro sulla sinistra rappresenta un grande edificio a quadrilatero con camini, destinato ad ospitare l’ospedale per gli appestati. La Contumacia al Morer, che versa oggi in condizioni di degrado molto avanzate, manterrà in qualche modo la sua funzione originaria anche in futuro, dal momento che, secondo il Masterplan elaborato dalla Direzione regionale Musei del Veneto, dovrà ospitare una foresteria, con reception e tutti gli spazi di servizio necessari. 1-bis. 30124 Venezia Coordinamento scientifico della Conferenza Regionale dei Musei del Veneto: Aurora Di Mauro – P.O. Direzione regionale musei Molise Salita San Bartolomeo, 10 86100 Campobasso +39 0874 431352 - +39 0874 431333. drm-mol@beniculturali.it mbac-drm-mol@mailcert.beniculturali.it. Proseguendo nella navigazione accetti l’utilizzo dei cookie. 16). Lo ricordiamo ora, in queste circostanze drammatiche per la pandemia che ci colpisce, per la sua opera lungimirante nei confronti di un'emergenza sanitaria che anche allora era di porta europea. Il rilievo planimetrico contiene informazioni non solo sulla precisa nomenclatura di ogni singolo edificio, ma anche sull’importante sistema dei recinti d’isolamento presenti sull’isola. Venezia 2). Assicurano sul territorio l’espletamento del servizio pubblico di fruizione e di valorizzazione degli istituti e dei luoghi della cultura in consegna allo Stato o allo Stato comunque affidati in gestione, ivi inclusi quelli afferenti agli istituti di cui all’articolo 33, comma 2, lettera a), e comma 3. Questa pianta fu pubblicata nel testo Ragguaglio sui più importanti lazzaretti d'Europa dell’inglese John Howard nel 1789, dopo un suo viaggio in Italia. E’ una copia, incisa dallo stesso Temanza, di un manoscritto su pergamena di Fra’ Paolino Minorita del 1346, conservato alla Biblioteca Nazionale Marciana (Chronologia Magna ab origine mundi). Direzione regionale musei Molise Salita San Bartolomeo, 10 86100 Campobasso +39 0874 431352 - +39 0874 431333. drm-mol@beniculturali.it mbac-drm-mol@mailcert.beniculturali.it. E’ ben visibile il consistente intervento di restauro operato nella zona orientale dell'isola dal Magistrato alle Acque, oggi Provveditorato interregionale alle Opere Pubbliche, fra il 2004 e il 2008. Appaiono già demoliti invece la chiesa, le casette rosse, il parlatoio, i due caselli da polvere e tutta l’area del cimitero. Si ha notizie di restauri nella seconda metà del 1600 e poi nel 1754. Il nome Generalato (o Priorato o Bailato) risale proprio a questa fase storica, in quanto l’edificio ospitava le camere riservate ai Baili provenienti da Costantinopoli, ai Provveditori Generali e ai Rettori che rientravano dal Levante. 14-Day Free Trial. Direzione Regionale Musei Calabria Via Gian Vincenzo Gravina - 87100 Cosenza (CS) Direttore: Avocazione del Direttore generale Musei, decreto di delega di funzioni al Dott. Si tratta di una documentazione preziosa per impostare il lavoro dei tecnici Mibact e del Provveditorato Interregionale Opere Pubbliche che stanno interagendo per garantire il futuro dell'isola, come luogo della cultura fruibile al pubblico. 15). La singolare vicenda ispirò la cultura romantica di primo Ottocento producendo il famoso dramma di Byron,The two Foscari, da cui Giuseppe Verdi trasse spunto per la sua opera lirica, I due Foscari, composta nel 1822 su libretto del mestrino Piave. Infine fra il 2004 e il 2008 il Magistrato alle Acque (oggi Provveditorato interregionale alle opere Pubbliche) si è occupato di diversi interventi strutturali e di consolidamento, riguardanti le mura perimetrali di fondazione lungo il canale, il sistema di copertura e la realizzazione di una vasca in c.a. Fu il doge  Francesco Foscari che nel 1423 volle fare dell'isola il presidio sanitario della Serenissima per l'isolamento e il ricovero dei malati di peste. Non si conosce l’anno esatto della prima costruzione del Tezone, anche se si può senz’altro affermare che l'edificio esisteva già nel 1552, anno in cui compare in una delle più antiche rappresentazioni prospettiche del Lazzaretto Vecchio. DIREZIONE REGIONALE MUSEI PIEMONTE Via Accademia delle Scienze, 5 10123 TORINO Tel. 1, comma 1048, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 con il quale è stato aggiunto all'art. Collezionare capolavori, Viaggio tra i gioielli. Si annota anche un intervento di consolidamento statico strutturale delle fondazioni del perimetro esterno, fronte laguna, eseguito nel 2004 dall’allora Magistrato alle Acquee di Venezia,  oggi Provveditorato interregionale ai Lavori Pubblici. In questi anni i militari eseguiranno vari interventi, rimaneggiamenti e demolizioni su tutta l’isola. Instantly create competitor analysis, white-label reports and analyze your SEO issues. La mappa di Fra’ Paolino è la prima rappresentazione, pur se simbolica e molto schematica, di Venezia e di conseguenza anche dell’isola del Lazzaretto Vecchio, indicata ancora con il suo primo nome di Santa Maria di Nazareth (Sa Ma d’ na(zareth)o), in cui si riconoscono una chiesa e il suo campanile. I camini, com’è noto, simboleggiano uno dei principali metodi  di disinfestazione degli oggetti e delle merci allora in voga, noto come fumigazione. Le Direzioni regionali Musei, uffici di livello di livello dirigenziale non generale, sono articolazioni periferiche della Direzione generale Musei. A tal fine, il direttore regionale riunisce periodicamente in conferenza, con cadenza almeno mensile, anche in via telematica, i direttori dei Musei di cui all’articolo 43, insistenti nella regione, ivi inclusi quelli di livello dirigenziale di cui all’articolo 33, comma 3. Risale al 1423 il primo cambiamento di funzione, anno in cui con il Decreto di Istituzione del Lazzaretto, l’edificio da convento diviene Ospedale. Risale al 2004 l’intervento statico-strutturale di consolidamento delle fondazioni dell’edificio, lungo il suo perimetro esterno, frutto di un grosso intervento condotto sull’isola dal Magistrato alle Acquee (oggi Provveditorato interregionale alle Opere Pubbliche). Struttura; Il Masterplan elaborato dalla Direzione regionale Musei del Veneto prevede di utilizzare tutta la superficie del Tezzone Vecchio per il futuro Museo Archeologico Nazionale della Laguna di Venezia. Nel futuro assetto dell’isola previsto dal Masterplan elaborato dalla Direzione Generale Musei del Veneto, il Generalato ospiterà al piano terra la biglietteria del museo archeologico nazionale della Laguna di Venezia, un bookshop, oltre a servizi di ristorazione e igienici. Borchia in oro fine IV sec a. C. Tomba 270, Inclusa est flamma. Un'isola della laguna di Venezia, allora Santa Maria di Nazareth, poi Lazzaretto Vecchio, venne organizzata in modo tale da essere un esempio per tutta Europa. Si ha notizia di un importante intervento di restauro nel 1754, documentato in una epigrafe sulla piazza del Priorato, ed di un successivo del 1787, condotto da Tomaso Scalfuroto. 8), Francesco Guardi, Veduta del Lazzaretto Vecchio, seconda metà del XVIII secolo (fig. Struttura; Questi edifici sono rappresentati come lunghi capannoni in muratura con un lato aperto perché destinati all’isolamento e spurgo delle merci come richiedeva il protocollo della contumacia. Bernasconi, Siti pittoreschi e prospettivi delle lagune venete, 1838 (incisione di Vincenzo Sgualdi) (fig. La concessione prevede l’utilizzo da parte della torrefazione di due quadri di Francesco Guardi, pittore vedutista vissuto a Venezia nel Settecento, nelle confezioni di Dolce, miscela storica di Goppion. Piazza San Marco, 49 - 00186 Roma (RM) Descrizione. Si trattava di lunghe tettoie aperte verso sud, sostenute da pilastri e chiuse sul lato nord da muratura continua. L’edificio a pianta longitudinale, a due piani, denominato Contumacia al Morer venne costruito intorno al 1564. Sebbene molto schematica, vi si possono riconoscere la Chiesa dell’originario insediamento degli Eremitani col suo campanile e alcuni degli edifici destinati a ospedale per gli appestati. La Direzione regionale Musei Lazio è stata istituita in base al D.P.C.M. L’importanza documentale è dovuta al fatto che Howard visitò personalmente l'isola di Lazzaretto Vecchio, vi trascorse un periodo come ospite e dunque fu in grado di dettagliare la pianta con tutte le funzioni presenti nei vari edifici. Ufficio Musei, Direzione Beni Culturali – Re gione del Veneto e-mail musei@regione.veneto.it Coordinamento organizzativo: Loretta Paro, Fondazione Mazzotti , e-mail eventi@fondazionemazzotti.org 011 5641711 Fax 011 549547 mail: drm-pie@beniculturali.it PEC: mbac-drm-pie@mailcert.beniculturali.it (ricezione solo da PEC)