Erano scritte su carta, un materiale più economico della pergamena, la cui tecnica di produzione era stata importata in Europa dagli arabi, che a loro volta l'avevano appresa dai cinesi. [54][35] Nel frattempo gli europei non seppero sfruttare la debolezza degli Ottomani che seppero riorganizzarsi dopo un lungo interregno, finito nel 1413 quando al trono salì un sagace sultano, Maometto I, che riunificò i possessi in Anatolia e nei Balcani. Nel Basso Medioevo le colture si estendono, il centro della vita economica si sposta dalle ... Cultura, arte, tecnica Su pergamene ornate di miniature i monaci copisti trascrivono antichi testi, religiosi e laici; l’invenzione della minuscola carolina rende la scrittura chiara e leggibile. Arrivarono anche discipline orientali che, sebbene avessero interessato il mondo ellenistico e tardo-antico, erano ormai sconosciute in occidente, come l'astrologia, che studiava le intelligenze spirituali che soprintendevano agli astri e, per analogia, ai componenti dell'essere umano, e la magia, che ebbe un più tardo sviluppo nel Rinascimento. Spesso la riscoperta della natura da parte dei pittori del Quattrocento non era una pedissequa, per quante perfetta, riproduzione della natura (come nell'arte tardogotica), anzi gli elementi erano continuamente trasfigurati in simboli di un intenso messaggio filosofico. A Firenze però si lottavano le fazioni dei guelfi bianchi e neri, i primi più moderati, i secondi più intransigentemente filo-papali, per questo Bonifacio chiamò il fratello del re di Francia, Carlo di Valois, che intervenne sia a Firenze, scacciando i guelfi bianchi, tra i quali lo stesso Dante Alighieri (1301), sia nel regno di Sicilia. La cultura della massa era invece orale e si fondava su tradizioni e leggende trasmesse tra il popolo. [34][35] Tamerlano divenne padrone dell'Anatolia, ma si rivelò presto un'arma a doppio taglio per gli occidentali, in quanto non era disposto ad accettare alcuna sottomissione. I primi pregavano per la stabilità e la sicurezza del mondo cristiano, i secondi combattevano, mentre i terzi, attraverso il lavoro manuale, provvedevano al sostentamento di tutta la società. Nel mondo islamico, oltre al gruppo etnico degli Arabi (di cultura semitica), in seno ai quali era nato l'Islam e la cui lingua era la lingua sacra del Corano, era importante la componente persiana (indoeuropea), dalla cui fusione e assimilazione era nata una cultura bilingue definibile arabo-persiana, che caratterizzò l'Islam vicino e medio orientale. Poiché l'equilibrio in Germania si stava incrinando, quando il Barbarossa scese riportò una sonora sconfitta nella battaglia di Legnano del 1176. Mappe concettuali e riassunti per studiare il cosiddetto "periodo buio"…, Storia — Si sviluppò così una sorta di scuola primaria privata, alla quale poteva seguire la scuola d'abaco, dove si insegnavano ai ragazzi più grandi nozioni di matematica e di ragioneria. Murad II, alleato ai Genovesi, con un pretesto cinse d'assedio Costantinopoli nel 1422, tenendo la città in scacco per tre mesi. Le prime esplorazioni nell'Atlantico seguirono la costa africana, nel tentativo magari di circumnavigarla. Restava sul fronte cristiano solo Giorgio Castriota Scanderbeg arroccato nella fortezza di Kruja, che resistette all'assedio di cinque mesi del sultano (1450). Inoltre a Cluny venne posto l'accento più sull'"ora" che sul "labora" della regola benedettina, affidando alla preghiera un ruolo di primo piano, mentre il lavoro veniva delegato in larga parte a laici.[1]. [31], A Zara Dandolo incontrò Alessio IV, figlio del detronizzato Isacco, che gli chiese aiuto per usurpare lo zio usurpatore. Le prime sedi universitarie nacquero collegate alle scuole cattedrali o in maniera autonoma in un po' tutta Europa. La storia della letteratura italiana inizia nel Medioevo, specialmente nel Duecento e nel Trecento. Durante i tre decenni successivi Tamerlano condusse campagne militari in tutte le direzioni, con metodi travolgenti e spesso spietati. Il doge di Venezia, che aveva promesso la sua partecipazione, salpò e arrivo, lentamente, ad Ancona appena in tempo per rincuorare, con la vista delle navi, gli ultimi giorni del papa ormai morente. Gradualmente le truppe castigliane-leonesi e aragonesi ripresero la valle del Duero, le città di Coimbra e di Barbastro (1064). Nonostante i disordini che causarono con papa Gregorio VII essi vennero visti come alleati nel periodo della riforma. Tendenze positive in economia si registrarono a partire dall'VIII secolo, quando cessarono le successive ondate epidemiche della peste di Giustiniano. Per quanto riguarda il livello superiore di istruzione, nel XIII secolo alle scuole cattedrali si affiancarono le università, che nacquero come associazioni private di studenti, che subito mirarono a un riconoscimento ufficiale e alla concessione di benefici di carattere giuridico e economico. Nell'Adriatico, intanto, Ragusa e Ancona, pur ostacolate dalla supremazia veneziana, riuscirono a ritagliarsi il loro spazio, specialmente nei traffici marittimi con il Levante. Il mondo islamico si estendeva ormai dalla Spagna all'India settentrionale e, sebbene fosse percepito dagli europei come un unico blocco compatto e ostile, esso era differenziato in molteplici realtà, talora con poche affinità politiche, anzi spesso in lotta l'una contro l'altra. Emblematica è la figura di Leonardo da Vinci, teso a porre continue domande alla natura per strapparne i segreti. Per varie ragioni non è credibile una paura da nuovo millennio, sebbene non mancassero in quell'epoca predicatori e mistici che punteggiassero la società di paure della Fine dei Tempi rifacendosi a testi profetici e sibillini del IV-VI secolo o a movimenti come il chiliasmo ebraico. Colombo non godeva invece di ammirazione presso il re Ferdinando II di Aragona, che lo vedeva come un arrampicatore sociale senza scrupoli, che chiedeva una quantità eccessiva di denaro e che pretendeva di essere nominato governatore di tutte le aree che avesse scoperto, nonché una quota molto alta delle ricchezze che vi avrebbe trovato. Il regime podestarile non bastò comunque a risolvere problemi interni, aggravati anche da una tendenza all'incremento degli scontri con le città rivali, dovuto al completo assoggettamento dei territori liberi attorno alle città stesse e all'inizio dei conflitti per la conquista i territori di altre città per interessi mercantili e politici, legati alla supremazia regionale. [41] Gli aspetti più gravi riguardarono la carestia del 1315-1317, il ristagno economico, la peste nera e le conseguenti rivolte popolari.[42][43][44]. La produzione di armi raggiunse l'apice in zone minerarie come la Germania renana, ma anche la Lombardia, mentre nel mondo musulmano si importavano sia spade "franche", sia metalli grezzi lavorati poi in Spagna o in Siria. Dall'assoggettamento dei contadi tramite una serie di conflitti con i vari castelli e borghi fortificati della zona, si sfociò abbastanza presto anche in conflitti tra città e città riguardo ad aree diventate di confine. La "fuga" dal mondo di queste nuove congregazioni benedettine non era però da intendersi come diserzione dalla Chiesa, anzi, era un percorso soprattutto interiore contro le spinte personali verso i beni terreni e i piaceri della vita. Spesso nelle città si creò un sistema di manifattura diffusa, con le varie fasi della lavorazione delle stoffe affidate a vari lavoratori specializzati. Restavano aperti i problemi relativi a chi si dovessero affidare i poteri feudali e amministrativi già appartenuti ai vescovi, ma per giungere alla soluzione si dovette aspettare un cambio generazionale. I regni delle Asturie e di Navarra nel X secolo erano riusciti a riorganizzarsi e a coordinare le proprie forze verso un attacco per riprendere il terreno dai musulmani che passò alla storia col nome di Reconquista e che terminò solo nel 1492. Avendo poi disatteso le promesse di partecipazione alle crociate, fu scomunicato dal nuovo papa Gregorio IX, ma nel 1228 guidò una spedizione in Terrasanta e con un accordo diplomatico ottenne la restituzione di Gerusalemme (quinta crociata). Tra i sistemi più usati per sottrarsi alla dipendenza dei signori e affrancarsi in città c'era la commendatio a un signore simbolico, come il santo patrono locale, al quale offrivano un "servizio" pecuniario, spesso abbastanza modesto. Durante la dieta di Roncaglia (1158) emise la constitutio de regalibus, dove stabiliva quali erano i diritti del Re d'Italia (titolo che faceva parte della sua corona) che i comuni avevano usurpato, grazie ai fondamenti giuridici offerti dalla recente ma già importante scuola giuridica dell'Università di Bologna. Coniarono monete d'oro (i marabottini[20]) apprezzate e ricercate in tutto il Mediterraneo. In questa città si trovavano concentrate le forze della quarta crociata in attesa di imbarcarsi per la Terrasanta ma prive dei soldi necessari a pagare le navi veneziane per il trasporto (1202). Le idee di Wyclif vennero riprese dal professore dell'Università di Praga Jan Hus, che pure rivendicava la lettura diretta delle Scritture e il rigetto della gerarchia ecclesiastica in favore del ritorno a una Chiesa di pari e umili. La protezione angioina di Carlo I d'Angiò si era infatti rivelata un'arma a doppio taglio, per le invadenti pretese del sovrano che in nome della lotta al pericolo "ghibellino" si tramutarono negli anni settanta del Trecento in ricatti per portare avanti i propri disegni politici. Importanti erano anche le vie dei pellegrini: il cammino di Santiago, la via Francigena e la via che portava in Terrasanta, che spesso passava dai porti pugliesi per varcare il canale d'Otranto e poi si riconnetteva con la via Egnazia che portava a Costantinopoli e il Vicino Oriente. Il 3 agosto le tre famose caravelle (in realtà una era una cocca leggermente più grande) salparono dal porto di Palos grazie ai capitali spagnoli e fiorentini. Erano infatti riusciti a strappare ai bizantini la Bitinia, İznik, Nicomedia e la preziosa Gallipoli, dalla quale si poteva controllare il Dardanelli e accedere alla penisola balcanica. Il papa del concilio di Pisa, in particolare il successore di Alessandro, Giovanni XXIII, riuscì ad avere la fiducia della maggior parte dei sovrani europei, grazie anche all'appoggio finanziario dei banchieri fiorentini (in particolare dei Medici), promotori dello stesso concilio pisano, svoltosi dopotutto in una città conquistata da Firenze tre anni prima. L'Impero sotto Alessio Comneno, e in seguito anche dei suoi successori, visse una fase di rinascita, Alessio salvò l'impero dal crollo, visto che riuscì a sconfiggere l'invasione normanna in Grecia e nei Balcani. La strategia utilizzata dai mercanti nel basso medioevo è quella di destinare una parte dei propri guadagni per opere religiose; infatti nei libri contabili dell’epoca compaiono spesso, come voci in uscita, espressioni come “conto di Messer Domineddio”. Dalle fitte polemiche su questioni puramente teologiche e dottrinali (come la controversia degli azimi per l'eucaristia, o quella del credo niceno alla quale i latini avevano aggiunto che lo Spirito Santo procede non solo dal Padre, ma anche dal Figlio), all'elaborazione del papa del primato di Pietro, cioè l'egemonia del papa sulle altre Chiese, comprese quelle patriarcali di Costantinopoli, Gerusalemme, Alessandria d'Egitto e Antiochia, fino alle differenti vedute sul celibato ecclesiastico, portarono alla reciproca scomunica che diede vita al Grande Scisma del 1054. Alessandro II non applicò una linea dura, anzi cercò di rafforzare la sua immagine con atti simbolici, come la concessione del vessillo di San Pietro ai regnanti che si offrivano come suoi vassalli in cambio della sua benedizione: Guglielmo il Conquistatore, che prese l'Inghilterra, Sancho Ramírez di Aragona, impegnato contro i mori, i re normanni, impegnati nella conquista della Sicilia. Ciò avrebbe permesso di importare le preziose spezie senza farle transitare dai paesi musulmani, e avrebbe consentito di mettersi in contatto con i mongoli di Cina (gli Europei non sapevano che dinastia Yuan non esisteva più da più di un secolo) per coalizzarsi insieme contro la minaccia turca e l'Islam in generale. A Chartres nacque nel XII secolo una scuola cattedrale dove per la prima volta si iniziò a guardare allo studio della natura, delle scienze (fino ad allora considerate secondarie, se non dannose) e, senza tralasciare lo studio delle Scritture e il culto per le auctoritates, ci si ispirava alla tradizione neoplatonica. I testi latini e greci, filtrati dal mondo arabo, contenevano anche cognizioni provenienti da Persia, India e perfino (in maniera mediata) Cina, soprattutto riguardo alla medicina, all'astronomia e alla matematica. Una corte di dotti si riunì a Salamanca e bocciò tutte le sue tesi una per una. Dal secolo X all'XI si intensificò l'inurbamento dei ceti servili, che portò a una rinascita delle città e delle attività professionali. Un'ambasceria parallela venne condotta anche dal re di Francia tramite alcuni domenicani. L'assassinio dell'alleato fece ribellare il Cid, che assediò Valencia conquistandola nel 1094 e, riconciliatosi con Alfonso VI, insediandovisi come signore fino alla morte (1099). Nel XIV secolo si fece strada in Anatolia la potenza ottomana, destinata a diventare protagonista della storia musulmana, prendendo il posto di prima potenza islamica nel Mediterraneo al posto dell'Egitto, che proprio in quel periodo stava affrontando una progressiva decadenza economica che avrebbe portato a un vero tracollo nella seconda metà del Quattrocento: Alessandria e Damietta persero infatti il ruolo di porti chiave per il commercio delle spezie quando i portoghesi circumnavigarono l'Africa importando le preziose merci direttamente, mentre il declino delle manifatture egiziane e l'eccessivo lusso del ceto dirigente mamelucco con le ingenti spese militari avrebbero condotto a un vero collasso economico. Così nel 1443 si riunì a Buda un esercito di fortuna, che comunque inizialmente riportò alcune vittorie (battaglia di Nish e presa di Sofia), prima che il duro inverno balcanico e la tattica della guerriglia turca avessero la meglio. Con le speculazioni degli umanisti, si iniziò ad avere una nuova sensibilità anche sul piano filosofico-scientifico, che, sviluppando istanze già in atto dal XIII secolo, metteva in discussione le antiche certezze aristotelico-tomistiche basate sull'auctoritas, per iniziare a guardare la natura con un occhio più spregiudicato. Il suo però non poteva ancora essere un interesse scientifico puro: era un figlio del suo tempo e piegava le conquiste matematiche e geometriche a situazioni pratiche, del commercio, del cambio, della compravendita. Nella confusione e incertezza si allentarono i rapporti tra Chiesa centrale romana e periferia, mentre si stringevano quelli con i laici locali e le istituzioni religiose vicine, oltre ai collegamenti tra monasteri appartenenti alle medesime congregazioni. A sua volta Gregorio scomunicò e depose l'Imperatore sciogliendo i suoi sudditi dall'obbedirgli. Nei Balcani l'avanzata turca sembrava inarrestabile: il sultano Bayezid I sconfisse i serbi nella battaglia della Piana dei Merli (1389) e arrivò a dominare a vario titolo la Valacchia, la Bulgaria, la Macedonia e la Tessaglia.[49][50]. «Allora il mondo si scosse la polvere dalle sue vecchie vesti e la terra si ricoprì di un candido manto di chiese». Una nuova spedizione via mare partì nell'aprile successivo con gli sforzi di Ladislao V d'Ungheria e dei veneziani. In quello stesso periodo nacque la definizione di "Medioevo", inteso in senso dispregiativo come un periodo di arretratezza e di avvilimento. Il più importante promotore dell'ordine Cistercense fu Bernardo di Chiaravalle. Nel frattempo il sultano stava fondendo, aiutato da maestranze cristiane rinnegate, dei grandi cannoni per sferrare l'assalto finale alle mura di Costantinopoli. Francesco era forse ammalato e probabilmente amareggiato (la doppia stesura della regola a distanza ravvicinata testimonia un ripensamento a fronte di difficoltà nel progetto), si ritirò dunque in disparte deferendo l'Ordine ad alcuni suoi discepoli, e morì nel 1226 venendo canonizzato appena due anni dopo. L'imperatore di Bisanzio continuava a cercare disperatamente aiuto dagli Occidentali e ricevette solo qualche promessa da Alfonso V d'Aragona, re di Napoli, che era interessato al Mediterraneo orientale, ma troppo occupato dalle questioni interne del suo regno e non possedeva flotta, nonostante a Napoli fossero stati allestiti degli arsenali per creare alcune navi da inviare al basileus (1451). Finché le popolazioni dei Mongoli erano in competizione tra loro la situazione poté essere tenuta sotto controllo sia dagli europei sia dai cinesi, finché, nel XIII secoli, esse non trovarono un capo (un khan) in grado di riunificarle: Gengis Khan, uno dei più grandi conquistatori di tutti tempi, accostabile forse solo ad Alessandro Magno. I papi avignonesi furono tutti francesi, ma solo nei primi anni essi furono effettivamente soggetti al re di Francia; con l'inizio della Guerra dei cent'anni la monarchia francese entrò in un periodo di grave crisi, che sollevò il papato dalla sua influenza effettiva. Arrivato ad Ancona il 18 giugno 1464, fu fermato da una violenta epidemia che decimò la popolazione e i già pochi volontari. Cluny ebbe numerosi avversari, come l'Imperatore Enrico II che preferiva la riforma dell'abbazia di Gorze, la quale non rinunciava al collegamento coi vescovi della zona. Ne sono un tipico esempio gli scritti del fiorentino Coluccio Salutati che rivendicava per la Repubblica di Firenze la dignità di Stato superiorem non reconoscens, rinunciando alla tutela dell'Impero in cambio della propria libertas. Alfonso VI di León, con l'aiuto del leggendario El Cid (che aveva peraltro combattuto valorosamente e lealmente agli ordini del signore musulmano di Saragozza), conquistò Toledo nel 1085, una delle più splendide e colte dell'epoca, nonché capitale morale della Cristianità spagnola, con l'appoggio di alcuni dissidenti tra i musulmani, tra i quali al-Qādir malik di Badajoz al quale fu promessa Valencia. PowerPoint, spiegato in classe, sulla cultura medievale: Università, cattedrali, invenzioni. Tra i centri principali di aggregazione sociale nel medioevo ne troviamo 2 principali: il castello e la parrocchia. All'inizio del XV secolo possedeva un impero che andava dal Mar Caspio al Caucaso, al lago d'Aral e tutta l'area tra il Syr-Darja e l'Indo.[33]. La galea aveva due ponti e arrivava a misurare circa 40x4x4 metri, con remi lunghi 7-8 metri. La formalizzazione dell'autorità nelle città si ebbe a partire dal decennio del 1070. Per riottenere una condizione simile si dovrà aspettare fino alla fine del XVIII o l'inizio del XIX secolo. Anche Roma era minacciosa dal punto di vista religioso, per le sue ormai chiare pretese di egemonia sulle altre sedi patriarcali compresa Costantinopoli. A partire dal XII secolo questa organizzazione tripartita venne sempre più scompaginata: per esempio gli ordini religiosi prendevano sempre più spesso funzioni anche di laboratores (si pensi ai cistercensi) o di bellatores (si pensi agli ordini religioso-militari dei cavalieri). [26] Questa episodica giustificazione, in risposta a un espresso quesito dei Cavalieri templari, non assunse tuttavia il carattere di giustificazione generalizzata di quella che fu, in effetti, una campagna per la ripresa di Antiochia.