Uomini e ideali del Risorgimento. Riassunto sul Congresso di Vienna e sulla Santa Alleanza. Sia pure sostenuta dagli interessi inglesi nei confronti delle colonie francesi, fu un passo importante nella lotta allo schiavismo. La Gran Bretagna ne uscì come la potenza che aveva più interesse per l'equilibrio in Europa, ma all'esterno dell'Europa si rafforzò acquisendo le ex colonie francesi delle Indie Occidentali o che appartenevano a stati in passato alleati della Francia: acquisì così dai Paesi Bassi il Sudafrica e il capo di Buona Speranza. Uno dei pochi meriti indiscussi del Congresso di Vienna fu la sottoscrizione, «interponendovi i suoi zelanti uffici Pio VII»[17], di una Dichiarazione contro la tratta dei negri contenuta nell'allegato 15 dell'Atto finale (8 febbraio 1815). Gli austriaci, i francesi, e gli inglesi non approvarono questo piano, e, ispirati da Talleyrand, firmarono un trattato segreto il 3 gennaio 1815, consentendo alla guerra, se necessario, per impedire che il piano russo-prussiano producesse il suo effetto. e un congresso che ha come obbietivo la restaurazione dell'europa dopo il periodo di napoleone spero di esserti stato d'aiuto :D. Dopo la caduta e l'abdicazione di Napoleone a Fontainebleau (6 aprile 1814) e la ratifica della prima Pace di Parigi, la sesta coalizione venne sciolta, mentre sul trono di Francia fu posto il legittimo sovrano, Luigi XVIII di Borbone, fratello minore del decapitato Luigi XVI. Il Congresso di Vienna segna l'inizio dell'età della Restaurazione dove avanzava ispirata dal Romanticismo una nuova concezione della storia che smentiva quella illuminista basata sulla capacità degli uomini di costruire e guidare la storia con la ragione. Il Congresso di Vienna fu una conferenza tenutasi presso il castello di Schönbrunn (in tedesco Schloß Schönbrunn) nell'omonima città, allora capitale dell'Impero austriaco, dal 1º novembre 1814 al 9 giugno 1815 (benché diverse datazioni riportino l'inizio e la fine del Congresso al 18 settembre 1814 e al 9 giugno 1815[1]). Il Congresso di Vienna fu spesso criticato da storici del XIX secolo e da quelli più recenti per il fatto di aver ignorato gli impulsi nazionali e liberali e per avere imposto una reazione repressiva sul continente. Storia contemporanea (06715) Caricato da. L'imperatore, con l'imperatrice e le grandi principesse di Russia, il re di Prussia con parecchi principi della sua casa, il re di Danimarca, i re ed i principi ereditarii di Baviera e del Württemberg, i duchi ed i principi delle case di Meclemburgo, Sassonia-Weimar, Sassonia-Coburgo, Assia ecc., metà dei vecchi principi e dei conti dell'Impero, e poi un numero immenso di diplomatici provenienti dai più vari reami d'Europa. Sebbene nessuna delle tre potenze fosse particolarmente pronta alla guerra, i russi non vollero sfidarle, e si elaborò presto una composizione amichevole, per cui la Russia ricevette il grosso del Ducato napoleonico di Varsavia come Regno di Polonia (chiamato Polonia del Congresso), ma non ricevette il distretto di Poznań (Granducato di Poznan), che fu dato alla Prussia, né Cracovia, che rimase una città libera. «Gli abusi del potere generano le rivoluzioni; le rivoluzioni sono peggio di qualsiasi abuso. I lavori del Congresso furono continuamente inframezzati da feste, cene, balli e ricevimenti tenuti dalla corte austriaca, dai nobili viennesi oppure dalle numerose delegazioni convenute[3]. Questi stati andarono a costituire una blanda Confederazione Tedesca sotto la guida di Prussia e Austria. Secondo l'articolo XXXII del trattato di pace si sarebbe dovuto riunire a Vienna un congresso plenario delle potenze vincitrici per dare un nuovo assetto e un ordine durevole all'Europa, che per quasi vent'anni era stata calpestata, devastata e ridotta allo stremo dalla lunga guerra contro l'imperatore francese. Il Congresso di Vienna si tenne nella capitale dell'allora Impero austriaco, dal 1º novembre 1814[5] al 9 giugno 1815. Categoria: Storia Medie Età della Restaurazione (3) Università. La Francia del resto aveva già stipulato la pace con un precedente trattato siglato a Parigi il 30 maggio 1814. Tutto questo non fa che dar vita ad un movimento ed a una tale varietà di immagini ed avvenimenti che solo la straordinaria epoca, nella quale noi viviamo, sarebbe in grado di produrre. Il consolidamento della Germania dai quasi 300 stati del Sacro Romano Impero (disciolto nel 1806) in un sistema – molto più gestibile – di trentanove stati fu confermato. Appunto di Storia per le medie che descrive come tra il 1814 e il 1815 con il Congresso di Vienna si da vita alla Restaurazione. La dottrina fu formulata da Talleyrand al Congresso di Vienna per riaffermare la ... (ted. La prima frase va detta ai sovrani, la seconda ai popoli.». Anche diversi contemporanei, nonostante deplorassero l'immobilità politica, misero però in risalto la magnificenza e lo splendore dell'evento. Con il Congresso di Vienna (1815), ha inizio l’età della Restaurazione, che segna il ritorno delle vecchie dinastie regnanti. congressus -us «incontro, convegno», der. Il Ducato di Lauenburg fu trasferito da Hannover alla Danimarca e la Pomerania svedese fu annessa dalla Prussia. Il Congresso di Vienna fu una conferenza tenutasi presso il castello di Schönbrunn nell’omonima città, allora capitale dell’Impero austriaco, dal 1º novembre 1814 al 9 giugno 1815. Essa ha inizio con il congresso di Vienna che durò dal 1º novembre 1814 al 9 giugno 1815 (secondo altre datazioni dal 18 settembre 1814 e al 9 giugno 1815). Sorge all’estremità settentrionale del Wiener Becken, nel punto in cui questo maggiormente si incunea tra la Selva Viennese (Wiener Wald) e il Danubio; è posta a 171 m s.l.m. Collegiale ad Autun, Brienne, Parigi, fu poi luogotenente d'artiglieria (1785) e tentò ... Atteggiamento e dottrina politica che, contro i mutamenti succedutisi in Europa in conseguenza dell’azione napoleonica, rivendicavano la legittimità del potere dinastico spettante per grazia di Dio ai sovrani spodestati. La Francia di Luigi XVIII era rappresentata dal ministro degli Esteri Charles Maurice de Talleyrand-Perigord. Il Congresso di Vienna nel 1815 sancì il punto più alto della politica estera e dell’intesa tra gli stati europei volti ad affermare i principi di legittimità ed equilibrio. La vera promozione della Francia da potenza sconfitta ad alleato dev'essere fatta risalire, al Congresso di Verona del 9-14 ottobre 1822, quando, nonostante il dissenso inglese, Austria, Russia e Prussia autorizzarono i ministri di Luigi XVIII alla spedizione militare in Spagna per restaurare il governo assoluto di Ferdinando VII di Borbone: quello fu, in effetti, il vero evento che sancì il reingresso di Parigi nel consesso delle grandi potenze europee. Leggi su Sky TG24 l'articolo QAnon, cos'è la teoria del complotto nata nell'estrema destra americana pro-Trump. Congresso convocato a norma della prima Pace di Parigi del 30 maggio 1814 con il compito di dare un nuovo assetto politico all’Europa dopo la sconfitta della Francia napoleonica, cui presero parte tutti gli Stati europei, ma che in realtà fu dominato dalle maggiori potenze europee uscite vittoriose ... Dichiarazione politica, poi sistema politico che regolò la vita dei principali Stati europei dal 1815 al 1830. Anfitrione di questo grande consesso fu l'imperatore d'Austria Francesco I d'Asburgo-Lorena. La presenza della Francia era ancora formale data la diffidenza delle altre quattro potenze europee che avevano stipulato contemporaneamente anche un protocollo segreto, che confermava la garanzia reciproca in funzione anti-francese. Lv 4. Vi presero parte le delegazioni diplomatiche di quasi tutte le nazioni europee. Credo anche d'aver detto: "Questo è un congresso di guerra, non un congresso di pace."». «Il Congresso assomiglia ad una fiera in un piccolo paese, in cui ognuno dà una lucidata al dorso del proprio bestiame per venderlo e barattarlo.». Al Congresso, il Regno Unito fu prima rappresentato dal ministro degli esteri, il visconte Castlereagh; dopo il febbraio 1815, dal Duca di Wellington; e nelle ultime settimane, dopo che Wellington se ne andò per affrontare Napoleone, dal Conte di Clancarty. L'età della Restaurazione inizia con il Congresso di Vienna nel 1814. 1958; Vittorio Criscuolo, Il congresso di Vienna, Bologna, Il Mulino, 2015; Luigi Mascilli Migliorini, Metternich, Roma, Salerno, 2014. [18], Durante il Congresso di Vienna, vennero inoltre discusse le clausole riguardanti la proprietà delle opere d'arte portate in Francia con le spoliazioni napoleoniche e poste al Musee Napoleon, divenuto successivamente Louvre. appunti di … Il secolo dei lumi era infatti tramontato nelle stragi del Regime del Terrore e il sogno di libertà era sfociato nella tirannide napoleonica. Vediamo brevemente cosa accadde. Il corpo di spedizione denominato "I centomila figli di San Luigi" con la vittoriosa battaglia del Trocadero (1823)[14] restaurò l'assolutismo monarchico di Ferdinando VII di Borbone[15]. Disaccordi con la politica di restauro portarono all’aumento dei movimenti liberali. Essa ha inizio nel 1814 con il Congresso di Vienna, convocato dalle gran-di potenze per ridisegnare i confini europei (gli Imperi di Austria e Russia e i Regni di Prussia e Gran Bretagna). Un secolo dopo, questa idea avrebbe assunto la forma della Società delle Nazioni e, a meno di 150 anni dalla chiusura del Congresso, avrebbe portato alla nascita delle Nazioni Unite[3]. Le materie su cui si discusse furono molteplici e in generale solo le perdite territoriali a danno dei francesi non furono oggetto di discussione. Ma per comprenderla meglio è bene ripercorrerla dall’inizio. Poiché la maggior parte del lavoro al Congresso fu svolta da queste cinque potenze (assieme, per certi temi, con le rappresentanze di Spagna, Portogallo e Svezia; sui temi tedeschi, di Hannover, Baviera, e Württemberg; su quelli italiani, dello Stato Pontificio e dei Regni di Sardegna e di Napoli), la maggior parte delle delegazioni non ebbe molto da fare al Congresso, e l'ospite, imperatore Francesco I d'Austria sostenne splendidi intrattenimenti per mantenerle occupate. Sebbene ampiamente derisa da molti statisti (Castlereagh lo chiamava «un pezzo di sublime misticismo e assurdità» e Metternich un «nulla altisonante»), il 26 settembre 1815 i sovrani europei vi aderirono, con l'eccezione: del Papa, avverso a un'alleanza che univa assieme cattolici, luterani e ortodossi, del sultano della Turchia, che non era particolarmente interessato ai princìpi cristiani, e del Principe-Reggente del Regno Unito, che non poteva assentire a un tale trattato senza coinvolgimento ministeriale (in effetti egli firmò nel suo ruolo di Reggente di Hannover), ma soprattutto perché il Regno Unito temeva che questa alleanza nascondesse la volontà della Russia di avere mano libera nei Balcani. Con il Congresso di Vienna si apre infatti quella che viene definita come l'età della Restaurazione.Il Congresso di Vienna si tenne nella capitale dell'allora Impero austriaco, dal … Talleyrand e il principio di legittimità. Fino al 1945 la Prussia costituì la più vasta circoscrizione amministrativa interna del Reich, ossia un Land suddiviso ... Napoleóne I Bonaparte imperatore dei Francesi. ... L’assalto al Congresso. In una lettera al principe de Talleyrand del 1º novembre 1814, Ligne scrisse: «Mi attribuiscono il motto "Il Congresso danza, ma non va avanti". Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 7 gen 2021 alle 09:42. Dalla morte del padre nel 1793, fu considerato re di Francia e di Navarra col nome di Luigi XVII dai monarchici francesi e dalle corti europee, anche se era stato imprigionato dai repubblicani. Tuttavia, alcuni storici sono dell'opinione che il Congresso non trascurò i suoi impegni effettivi tra i vari balli e tutti gli altri intrattenimenti, ma stabilì le linee guida del nuovo ordine di pace e stabilità dell'Europa, anche se la grossolana quanto pungente opinione del feldmaresciallo Blücher sembrerebbe dare un'altra impressione. In particolare le materie trattate furono quelle polacco-tedesche. Il principe di Metternich e la politica dell’equilibrio. Ad esso presero parte i rappresentanti degli Stati europei che rivendicarono i propri possedimenti. Tecnicamente, il Congresso di Vienna non si svolse come un normale congresso, dato che non si riunì mai in sessione plenaria, e la maggior parte delle discussioni avvenne in sessioni informali tra le grandi potenze. Inizialmente, i rappresentanti delle quattro potenze vincitrici sperarono di escludere i francesi da una seria partecipazione ai negoziati, ma Talleyrand riuscì abilmente a inserirsi nei dibattiti interni sin dalle prime settimane. La Norvegia fu trasferita dalla Danimarca alla Svezia. 1769, morì a Longwood, nell'isola di S. Elena, il 5 maggio 1821; figlio di Carlo e Letizia Ramolino. agg.le 1. La Prussia era rappresentata dal principe Karl August von Hardenberg, il cancelliere, e dal diplomatico e studioso Wilhelm von Humboldt. Per il mantenimento dell'ordine, l'alleanza si basava sul principio di intervento: nel caso uno Stato avesse avuto dei problemi causati da disordini rivoluzionari che non fosse in grado di sedare e che potessero contagiare gli altri Stati, questi si ritenevano in obbligo d'intervenire per sedare le rivolte. su un terreno ... Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati. Congresso di Vienna e la Restaurazione Appunto di storia per le scuole medie che in maniera molto sintetica favorisce una breve descrizione del Congresso di Vienna e della Restaurazione. 1815, per iniziativa dello zar Alessandro I Romanov, Russia, Austria e Prussia siglarono un trattato rispondente alle nuove esigenze di collaborazione tra le potenze: lo zar, che si preoccupò di redigerne il testo, lo permeò di un alone mistico e lo chiamò Santa Alleanza. Un ruolo di primo piano ebbe la partecipazione delle maggiori quattro nazioni europee vincitrici: Austria, Regno Unito, Prussia e Russia, che tentarono così di dare un nuovo stabile assetto all'Europa dopo l'avventura napoleonica. Lo zar presentò un piano in cui prevedeva la creazione di una Polonia indipendente satellite della corona russa. In questa sezione puoi ripassare le vicende storiche che portarono dal Congresso di Vienna all’Unità d’Italia. Al principio di non ingerenza negli affari interni di uno Stato si sostituiva così il principio politico della sovranità limitata degli Stati e l'ideale della solidarietà internazionale, da attuarsi con la periodica consultazione dei governi europei nei Congressi e tramite quello strumento di polizia internazionale che era la Santa Alleanza. Lo zar voleva impegnare in questo patto sacro i contraenti di Prussia, Russia, Austria a conformarsi nel governo dei loro popoli ai principi della carità cristiana scritti «nell'eterna religione di Dio salvatore»[12]. In generale si portò la composizione della Confederazione Tedesca a 39 stati sotto il controllo di Austria e Prussia. Il Risorgimento italiano | Dal Congresso di Vienna alle tre guerre d'indipendenza. La dichiarazione, firmata a Parigi il 26 settembre 1815 da Alessandro I di Russia, Federico Guglielmo III di Prussia e Francesco II d’Austria, fu voluta dallo zar e affermò il principio che ... Celebre dichiarazione, monument vide ct sonore - così il Metternich nel 1829- mélange d'idées religieuses et d'idées politiques libérales, firmata a Parigi, il 26 settembre 1815, da Alessandro I di Russia, Federico Guglielmo III di Prussia e Francesco II d'Austria. Il principale risultato del Congresso, a parte la ratifica della perdita, che era già stata stabilita dalla "Pace di Parigi", dei territori che la Francia si era annessa tra il 1795 e il 1810, fu l'accrescimento della Russia che guadagnò gran parte del Ducato di Varsavia e la Finlandia, e l'ingrandimento del territorio della Prussia, che acquistò la Westfalia, la Renania settentrionale e parte della Polonia. … Il trattato riconobbe inoltre i diritti portoghesi su Olivença, ma essi furono ignorati e l'area rimase sotto controllo spagnolo. Dall'ottobre 1814 al giugno 1815 Vienna, e soprattutto il luogo d'incontro, il Dipartimento di Stato (più tardi anche la Cancelleria di Stato) nel Palazzo di Ballhausplatz, sede del Principe di Metternich, divenne il cuore del continente per la sua centralità politica. IL Congresso DI Vienna E IL Concerto Europeo Introduzione alla storia contemporanea. nel 2018), capitale dello Stato e del territorio autonomo omonimo. 1 0. Al Congresso di Aquisgrana, dell'ottobre-novembre 1818, gli alleati, in cambio del pagamento delle riparazioni di guerra (ancorché ridotte), approvarono il ritiro dei propri corpi di occupazione, stanziati in Francia sin da Waterloo. La Francia di Luigi XVIII venne invitata ad aderire al patto che prese il nome di Quintuplice Alleanza e che sopravvisse fino alla morte dello zar Alessandro nel 1825[13]. Il Congresso di Vienna ricercò il ritorno al passato, cioè la Restaurazione Secondo il principio di legittimità, dovevano tornare sul trono i sovrani di un tempo In molti casi fu applicato il principio di legittimità : erano legittimi quei governi che erano stati al potere da lungo tempo e avevano per così dire messo le radici nella società. Egli riuscì a far applicare per la Francia, vittima del tiranno napoleonico, il principio di legittimità secondo il quale dovevano essere restaurati sui loro troni i sovrani illegittimamente spodestati da Napoleone. Rispondi Salva. L'idea che i grandi conflitti e le questioni internazionali andassero risolte da riunioni a cui partecipavano tutte le nazioni coinvolte era oramai entrata nella cultura della diplomazia europea. Vi parteciparono le principali potenze europee allo scopo di ridisegnare la carta dell'Europa e ripristinare l'Ancien régime dopo gli sconvolgimenti apportati dalla rivoluzione francese e dalle guerre nap… La regione veneta fu unita col vecchio Ducato di Milano a formare il Regno del Lombardo-Veneto. Ci furono altri, meno importanti, aggiustamenti territoriali che comprendevano significativi guadagni territoriali per i regni tedeschi di Hannover (che guadagnò la Frisia orientale a scapito della Prussia e vari altri territori della Germania nord-occidentale) e di Baviera (che guadagnò il Palatinato renano e territori in Franconia). Queste erano già state decise riportando i confini francesi a quelli precedenti le avventure napoleoniche. Il 26 sett. Classificazione. L’Italia arrivò al Congresso di Vienna in una posizione assolutamente marginale rispetto ai grandi interpreti della politica di allora, costretta a subire le volontà e gli interessi delle nazioni più forti. Nel XX secolo, tuttavia, alcuni storici sono arrivati ad ammirare gli statisti del Congresso, la cui opera, si disse, aveva impedito un'altra guerra generale europea per quasi cent'anni (1818-1914)[16]. Cos’è il 25esimo emendamento, la legge che permette a Mike Pence di dichiarare Trump incapace Il vicepresidente può invocare una norma che permette, con l’appoggio del governo, di … Dopo la caduta di Napoleone Bonaparte, il Congresso di Vienna, convocato nel 1814 fondò la Confederazione germanica, formata da 39 stati sovrani. 9 anni fa. 9 anni fa. Con lo zar Alessandro l'ideale di una politica concepita in termini di mistica religiosa sembra costituirsi con la formazione della Santa Alleanza. Il 20 novembre 1815 fu redatto un secondo patto tra Prussia, Austria, Russia che con l'adesione della Gran Bretagna prese il nome di Quadruplice Alleanza. Prevenire una seconda Rivoluzione francese, o la catastrofe ancora peggiore di una rivoluzione generale europea sul modello di quella francese era l'obiettivo supremo di tutte le potenze che avevano impiegato vent'anni a sconfiggere la prima; e questo era persino l'obiettivo della Gran Bretagna che non aveva in simpatia gli assolutismi reazionari… e sapeva che le riforme non potevano né dovevano essere evitate, ma temeva una seconda espansione franco-giacobina… Eppure mai nella storia europea lo spirito rivoluzionario era stato così endemico…». Questo piano fu fortemente osteggiato dalle altre potenze, e alla fine si giunse a un accordo spartendo la Polonia e attribuendo gran parte della Sassonia al sovrano prussiano. Risposta preferita. Università degli Studi di Palermo. Vi parteciparono le principali potenze europee allo scopo di ridisegnare la carta dell'Europa e ripristinare l'Ancien régime dopo gli sconvolgimenti apportati dalla rivoluzione francese e dalle guerre napoleoniche.