Morì il 6 maggio 1970, a 88 anni, ormai riconciliato col suo passato. Essa è meta di pellegrinaggi e di visite da parte di devoti di ogni parte d’Italia e d’oltre confine. Secondo una direttiva europea, è obbligatorio ricevere il suo consenso in merito. Maria Goretti cercò con tutte le sue forze di respingere quell’aggressione carnale. Giovanni Paolo II: giovani, riscoprite la castità! Alessandro, secondogenito dei Serenelli, tentò diversi approcci nei confronti dell’undicenne, che raggiunsero il culmine nell’estate del 1902: il 5 luglio, con la scusa di farsi rammendare dei vestiti, Alessandro attirò Maria in casa e tentò di violentarla. Pace e bene», Macerata Il 5 luglio del 1902 la aggredì. Alessandro Serenelli fu perdonato e, dopo aver scontato la pena di 30 anni, decise di entrare in convento. Alessandro Serenelli fu presto arrestato e condannato a 30 anni di prigione. Presto però mi accorgo che quei gigli, tra le mie braccia, si trasformano in fiaccole. Questa venne poi cresimata, come si usava all’epoca all’età di sei anni, quando il vescovo Giulio Boschi scelse di giungere in visita pastorale.. Nessun confronto costruttivo, nessun conforto, nessuna educazione religiosa. – Seconda di sei figli, nacque a Corinaldo, in provincia di Ancona, da una famiglia di braccianti, il 16 ott. La vita 1890 – 16 ottobre – Maria Goretti nasce a Corinaldo da Luigi Goretti ed Assunta Carlini. di Don Francesco Armenti «E’ sulla rampa del perdono che vengono collaudati il motore e la carrozzeria della nostra esistenza cristiana. Senza esitazioni, senza condizioni, senza ripensamenti. Avrei dovuto impazzire anch’io per tante sofferenze. Dinanzi a quel sorriso mi faccio animo ed accetto quei gigli fino ad averne le braccia colme. Il 5 luglio del 1902 la aggredì e tentò di violentarla. Al processo penale, Alessandro Serenelli, l'uccisore di Santa Maria Goretti, fu condannato a trent'anni di reclusione. Consumai a vent’anni un delitto passionale del quale oggi inorridisco al solo ricordo . Maria Goretti, ora santa, fu l’angelo buono che la provvidenza aveva messo avandti ai miei passi per salvarmi. La piccola Maria fu veramente la mia luce, la mia protettrice ; col suo aiuto mi comportai bene nei ventisette anni di carcere e cercai di vivere onestamente quando la società mi riaccettò fra i suoi membri. Il 5 luglio del 1902 la aggredì e tentò di violentarla. I Cappuccini del convento di San Serafino, ad Ascoli Piceno, accolsero la richiesta di Alessandro di entrare in convento: “Non era un frate – racconta un religioso – ma visse fra di noi come un vero figlio di S. Francesco”. L’assassino fu condannato a 30 anni di prigione. Poi il confronto con Mons. Poi, con la morte prematura di Luigi Goretti, i rapporti tra le due famiglie cominciarono a deformarsi, generando squilibri e dinamiche negative: i Serenelli iniziarono ad esercitare una forma di potere non privo di prepotenza, le figure femminili della famiglia Goretti furono costrette ad assumere ruoli che non sarebbero stati di loro competenza, rendendo più pesante la loro quotidianità. Così si consumò il delitto. Morì a 12 anni, fu beatificata nel 1947 e proclamata santa nel 1950 da papa Pio XII. Blandini, Vescovo di Noto, a cui fece seguito, il 10 novembre 1910, una lettera a lui inviata, in cui Alessandro mostrò il suo pentimento e la sua volontà di riscatto. Poi, con la morte prematura di Luigi Goretti, i rapporti tra le due famiglie cominciarono a deformarsi, generando squilibri e dinamiche negative: i Serenelli iniziarono ad esercitare una forma di potere non privo di prepotenza, le figure femminili della famiglia Goretti furono costrette ad assumere ruoli che non sarebbero stati di loro competenza, rendendo più pesante la loro quotidianità. Santa Maria Goretti. Nel carcere giudiziario di Noto, dal 1902 al 1918, incoraggiato dal vescovo del tempo, mons. Nel suo testamento Alessandro Serenelli svela il retroscena dell’assassinio di Santa Maria Goretti (“Agii spinto da giornali scandalistici e spettacoli indecenti”) ed esorta i giovani di ogni generazione a non fare il suo stesso errore (“Non seguite mode del momento e cattivi maestri”). La rampa del perdono . Alessandro Serenelli. Man mano che coglieva i gigli me li presentava e mi diceva “prendi” e mi sorrideva come un angelo. È in questo periodo della sua vita che Alessandro riuscirà a chiedere perdono ad Assunta, la mamma di Marietta e lo farà pubblicamente, in ginocchio davanti a lei, il 25 dicembre del 1934: “Perdonami Assunta”. Mi vedo davanti ad un giardino, in un angolo tutto fiori bianchi e gigli. Pace e bene», Macerata  In prigione, ... la beatificazione di Papa Pio XII. E’ su questa scarpata che siamo chiamati a vincere la pendenza del nostro egoismo e a misurare la nostra fedeltà al mistero della croce» (Tonino Bello, “La rampa del perdono”, Alla finestra della Speranza). Alessandro lavorò poi come ortolano, anche in vari conventi cappuccini. Vedevo attraverso la stampa, gli spettacoli e i cattivi esempi che la maggior parte dei giovani segue senza darsi pensiero: io pure non mi preoccupai. Si è già guastato, un po’ per le cattive compagnie, un po’ per inclinazione. Seguirono trent’anni di prigione. Maria Goretti, la martire che promise il Paradiso al suo assassino 06/07/2019 È il simbolo della purezza difesa al costo della vita dopo un tentativo di stupro. ", Preghiera a SANTA MARIA GORETTI per ottenere una grazia, PADRE PIO E IL DONGIOVANNI INCALLITO CHE ASSAGGIO’ L’INFERNO, Pensieri di Sant’Agostino d’Ippona – 13 luglio, Pensieri di Santa Teresa di Gesù Bambino – 13 luglio, Padre Pio: un pensiero per ogni giorno – 13 luglio, Un pensiero al giorno dal Diario di Santa Faustina – 13 luglio, Pensieri di Sant’Agostino d’Ippona – 12 luglio, Pensieri di Santa Teresa di Gesù Bambino – 12 luglio, Novena a Santa Maria Maddalena di Magdala (dal 13 al 21 luglio), 13 luglio – Vangelo (Mt 10,16-23) Non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro, IL GRANELLINO di padre Lorenzo (Mt 10,7-15). Idee di disperazione mi turbavano nella mente, sempre più violente, quando una notte faccio un sogno. Alessandro resterà in convento fino alla sua morte, avvenuta il 6 maggio 1970. Alessandro nacque a Torrette di Ancona nel 1882. Man mano che coglieva i gigli me li presentava e mi diceva “prendi” e mi sorrideva come un angelo. Citazioni di Maria Goretti [] [Prima di morire in ospedale, in riferimento al perdono concesso ad Alessandro Serenelli, il suo assassino] Lo voglio con me in Paradiso. Alessandro Serenelli prega in ginocchio davanti ad un’immagine di Santa Maria Goretti. Corinaldo è celebre per aver dato i natali a Santa Maria Goretti e ancora intatta è la casa dove nacque e visse Marietta fino al momento della partenza per Nettuno, insieme alla sua famiglia. Con loro vivo da 24 anni. I Cappuccini del convento di San Serafino, ad Ascoli Piceno, accolsero la richiesta di Alessandro di entrare in convento: “Non era un frate – racconta un religioso – ma visse fra di noi come un vero figlio di S. Francesco”. 1896 – 4 ottobre – Riceve la Cresima da Mons. Da quel giorno non sento più l’orrore di prima per la mia vita”. Prese a molestarla, nel giugno del 1902. Dando uno sguardo al passato, riconosco che nella mia prima giovinezza infilai una strada falsa : la via del male, che mi condusse alla rovina. Ad un certo punto vedo scendere Marietta, bellissima e biancovestita. Alessandro Serenelli fu condannato a 30 anni di carcere. Alessandro Serenelli prega in ginocchio davanti ad un’immagine di Santa Maria Goretti. Senza esitazioni, senza condizioni, senza ripensamenti. Alle sue resistenze la uccise accoltellandola. Mi sveglio di soprassalto e dico a me stesso: ormai mi salvo anch’io, perché sono certo che Marietta è venuta a trovarmi e a darmi il suo perdono. Ed ora aspetto sereno il momento di essere ammesso alla visione di Dio, di riabbracciare i miei cari, di essere vicino al mio angelo protettore ed alla sua cara mamma, Assunta. Assunta è sull’aia, intenta al suo lavoro. Alessandro venne subito arrestato e condotto nel carcere di Noto, dove rimase dal 12 febbraio 1903 al 21 maggio 1918. Alle sue resistenze la uccise accoltellandola. Maria morì dopo un’operazione, il giorno successivo, e prima di spirare perdonò Serenelli. Alessandro lavorò poi come ortolano, anche in vari conventi cappuccini. Il suo assassino, Alessandro Serenelli, fu condannato a … Con loro vivo da 24 anni. Il 31 maggio 1935, nella diocesi di Albano, si apriva il processo informativo per la sua beatificazione, mentre nel 1938 iniziò il processo apostolico. Alessandro Serenelli, un giovane di 18 anni, s' innamorò di Maria. Quando, tempo dopo, un sacerdote andò a trovarlo La conversione di Alessandro Serenelli, l'assassino di Santa Maria Goretti - Un racconto che lascia senza parole davvero Blandini, Vescovo di Noto, a cui fece seguito, il 10 novembre 1910, una lettera a lui inviata, in cui Alessandro mostrò il suo pentimento e la sua volontà di riscatto. Alle sue resistenze la uccise accoltellandola. Persone credenti e praticanti le avevo vicino a me, ma non ci badavo, accecato da una forza bruta che mi sospingeva per una strada cattiva. Consumai a vent’anni un delitto passionale del quale oggi inorridisco al solo ricordo . Torrette di Ancona (An) 02/06/1882 – Macerata 06/05/1970. Alessandro Serenelli, un giovane di 18 anni, s’ innamorò di Maria. Do il mio consenso affinché un cookie salvi i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento. Per saperne di più, conoscere i cookie utilizzati ed eventualmente disabilitarli, accedi alla Cookie Policy. Nessun confronto costruttivo, nessun conforto, nessuna educazione religiosa. Fu … Accettai la sentenza meritata, rassegnato: capii la mia colpa. 1890 e fu battezzata il giorno successivo nella chiesa di S. Francesco. Chi lo ha conosciuto, lo ha descritto come una persona taciturna, problematica. Maria nella gloria dei Santi. Giovanni Blandini, maturò il pentimento e la conversione alla religione cattolica. Giovanni Serenelli, il padre di Alessandro, è disteso su una balla di fieno ai piedi della scala di casa, perché malato di malaria. Anche i due famosi film usciti su di lei hanno sempre avuto un’audience da primato: ricordiamo l’indimenticabile Cielo sulla palude di Augusto Genina (1949) e quello di Rai Uno Maria Goretti (2003). Alessandro Serenelli . Alessandro Serenelli, un giovane di 18 anni, s’ innamorò di Maria. Nel carcere giudiziario di Noto, dal 1902 al 1918, incoraggiato dal vescovo del tempo, Giovanni Blandini, maturò il pentimento e la conversione alla religione cattolica. Alessandro, invaghitosi della piccola Marietta che ormai vedeva cresciuta, e sempre più raggiungibile e indifesa, perché spesso sola in casa, non riuscì ad incanalare la sua attrazione ed i suoi istinti di giovane in un normale corteggiamento. L’infelice Alessandro Serenelli, ormai ventenne, cominciò a rivolgere le sue attenzioni su Maria, come Serenelli padre aveva fatto con mamma Assunta. Fin dall’infanzia ebbe a fare i conti con una situazione familiare tristemente singolare: una madre che non conobbe, morta pochi mesi dopo la sua nascita, mentre si trovava in una casa di cura per malati mentali; sette fratelli che moriranno tutti in circostanza drammatiche; i continui spostamenti della famiglia da un luogo ad un altro per motivi di lavoro, che non gli consentirono di stabilire legami solidi e duraturi con i suoi coetanei; un padre distante e poco attento alla sua formazione. Accettai la sentenza meritata, rassegnato: capii la mia colpa. Il 31 maggio 1935, nella diocesi di Albano, si apriva il processo informativo per la sua beatificazione, mentre nel … Alessandro resterà in convento fino alla sua morte, avvenuta il 6 maggio 1970. Maria Goretti nacque in provincia di Ancona, il 16 ottobre del 1890, venne battezzata appena nata con il nome di Maria Teresa. "La mia prima disgrazia fu quella di non avere una mamma", dirà egli stesso al processo ecclesiastico di Albano. Se non mi fosse apparsa S. Maria Goretti sarei andato all’inferno. Breve riassunto della vita di SANTA MARIA GORETTI. Alessandro Serenelli, un giovane di 18 anni, che era da tempo amico di Maria, cercò di approfittare di lei e di violentarla. You have entered an incorrect email address! Alessandro Serenelli e la sua ossessione per Maria Sviluppa una devozione intensa anche alla Madonna, con le recite quotidiane del rosario. Questo sogno gli fece capire il danno che aveva fatto e si pentì. Pregò per me, intercedette per il suo uccisore. Fece la prima Comunione a 12 anni. Maria Goretti, ora santa, fu l’angelo buono che la provvidenza aveva messo avandti ai miei passi per salvarmi. La sua fu una vita tutt’altro che comune, interamente giocata tra due poli opposti: la colpa e il riscatto. Si pentì e si convertì solo dopo aver sognato Maria che gli diceva avrebbe raggiunto il Paradiso. Alessandro Serenelli (Paterno d'Ancona, 2 giugno 1882 – Macerata, 16 maggio 1970) è stato un criminale e religioso italiano che nel 1902 tentò di violentare la giovane Maria Goretti e, non riuscendovi, la ferì mortalmente. Citazioni su Maria Goretti [] Giordano Bruno Guerri []. La reazione di Serenelli fu molto violenta, infliggendole 14 … Avrei dovuto impazzire anch’io per tante sofferenze. Seguirono trent’anni di prigione. La scelta di trascorrere il resto della sua vita in un convento fu dettata sì dalle difficoltà incontrate durante il reinserimento in un mondo che lo giudicava per quanto aveva commesso, ma soprattutto si maturò grazie al desiderio e alla volontà di portare a compimento il suo riscatto. La scelta di trascorrere il resto della sua vita in un convento fu dettata sì dalle difficoltà incontrate durante il reinserimento in un mondo che lo giudicava per quanto aveva commesso, ma soprattutto si maturò grazie al desiderio e alla volontà di portare a compimento il suo riscatto. Coloro che leggeranno questa mia lettera vogliono trarre il felice insegnamento di fuggire il male e di seguire il bene sempre, fin da fanciulli . Il perdono concesso al suo uccisore rappresentò una (e tra le più importanti) delle motivazioni che spinsero il processo di canonizzazione. Alessandro lavorò poi come ortolano, anche in vari conventi cappuccini. Sentendosi rifiutato da lei più volte, lasciò che si facesse spazio nella sua mente un piano perverso e irrefrenabile: “Dopo il secondo tentativo, si formò più che mai il proposito di riuscire nello sfogo della mia passione e concepii anche l’idea di ucciderla se avesse continuato ad opporsi alle mie voglie”. Nulla di più errato nell’intera vicenda Gorettiana, infatti Alessandro (anche se i giornali lo dettero per certo, addirittura descrivendolo vestito da frate, con tanto di barba) non si recò a Roma né per la Beatificazione né per la Canonizzazione . 1890 – 17 ottobre – Viene battezzata nella chiesa di S. Francesco in Corinaldo. Persone credenti e praticanti le avevo vicino a me, ma non ci badavo, accecato da una forza bruta che mi sospingeva per una strada cattiva. Questo il quadro in cui il giovane Alessandro crebbe, con tutte le carenze, i vuoti e le storture del caso. e tentò di violentarla. Il padre, Luigi, e la madre, Assunta Carlini, sposati nel febbraio 1886, si erano stabiliti in un podere in località La Pregiana. Se non fossi stato minorenne, sarei stato condannato a vita. Marietta mi sorride ancora e sparisce. 5 maggio 1961  La sua fu una vita tutt’altro che comune, interamente giocata tra due poli opposti: la colpa e il riscatto. La stessa Marietta si ritrovò precocemente ad essere la “donna di casa” e “a fare da mamma” ai fratelli più piccoli, mentre Assunta si recava a lavorare nei campi al posto del marito. Pregò per me, intercedette per il suo uccisore. È in questo periodo della sua vita che Alessandro riuscirà a chiedere perdono ad Assunta, la mamma di Marietta e lo farà pubblicamente, in ginocchio davanti a lei, il 25 dicembre del 1934: “Perdonami Assunta”. “Se vi ha perdonato lei – risponde Assunta – vi ha perdonato Dio, vi perdono anche io”. Qui avvennero due fatti che segnarono la sua vita, e che lo portarono a maturare il pentimento e la volontà di riscatto. Idee di disperazione mi turbavano nella mente, sempre più violente, quando una notte faccio un sogno. Così si consumò il delitto. Pensino che la religione con i suoi precetti non è una cosa di cui si può fare a meno, ma è il vero conforto, l’unica via sicura in tutte le circostanze, anche quelle più dolorose della vita. MARIA GORETTI – SANTUARIO A NETTUNO – FOTO DAL WEB Alessandro Serenelli e la sua ossessione per Maria. Mi vedo davanti ad un giardino, in un angolo tutto fiori bianchi e gigli. Presto però mi accorgo che quei gigli, tra le mie braccia, si trasformano in fiaccole. Marietta mi sorride ancora e sparisce. Fin dall’infanzia ebbe a fare i conti con una situazione familiare tristemente singolare: una madre che non conobbe, morta pochi mesi dopo la sua nascita, mentre si trovava in una casa di cura per malati mentali; sette fratelli che moriranno tutti in circostanza drammatiche; i continui spostamenti della famiglia da un luogo ad un altro per motivi di lavoro, che non gli consentirono di stabilire legami solidi e duraturi con i suoi coetanei; un padre distante e poco attento alla sua formazione. Morì a 12 anni, fu beatificata nel 1947 e proclamata santa nel 1950 da papa Pio XII. Questo il quadro in cui il giovane Alessandro crebbe, con tutte le carenze, i vuoti e le storture del caso. Diventa santa. Il figlio del Serenelli, Alessandro, aveva intanto raggiunto i 18 anni. Il suo assassino, Alessandro Serenelli, fu condannato a 30 anni di prigione. La sua vittima si divincolò ogni volta, ma fu minacciata da Alessandro perché non raccontasse niente a nessuno. Maria morì dopo un’operazione, il giorno successivo, e prima di spirare perdonò Serenelli. Compimento che avvenne in una dimensione spirituale ed esistenziale senza precedenti per lui. Ho impresse ancora nel cuore le sue parole di rimprovero e di perdono. La situazione era grave. L’assassino fu condannato a 30 anni di prigione. Padre Bernardo di Gesù fu anche autore di molte biografie di religiosi dell’Ordine passionista e che raccolse in due volumi, ... La causa di beatificazione venne introdotta il 13 febbraio 1942. La stessa Marietta si ritrovò precocemente ad essere la “donna di casa” e “a fare da mamma” ai fratelli più piccoli, mentre Assunta si recava a lavorare nei campi al posto del marito. Ma fu proprio in quei momenti di sgomento per il gesto folle appena compiuto, intrisi del dolore della colpa, dell’orrore di un delitto premeditato, che si liberò il gesto più sublime e sorprendente: il perdono di Marietta. ... Il processo per la beatificazione si aprì il 31 maggio 1935. Maria morì dopo un'operazione, il giorno successivo, e prima di spirare perdonò Serenelli. Ma fu proprio in quei momenti di sgomento per il gesto folle appena compiuto, intrisi del dolore della colpa, dell’orrore di un delitto premeditato, che si liberò il gesto più sublime e sorprendente: il perdono di Marietta. Alessandro, invaghitosi della piccola Marietta che ormai vedeva cresciuta, e sempre più raggiungibile e indifesa, perché spesso sola in casa, non riuscì ad incanalare la sua attrazione ed i suoi istinti di giovane in un normale corteggiamento. Uscirà dal carcere di Alghero l’11 marzo 1929, dopo 27 anni di reclusione, graziato per buona condotta. Vedevo attraverso la stampa, gli spettacoli e i cattivi esempi che la maggior parte dei giovani segue senza darsi pensiero: io pure non mi preoccupai. Da quel giorno non sento più l’orrore di prima per la mia vita”.  L'assassino fu condannato a 30 anni di prigione. Alessandro venne subito arrestato e condotto nel carcere di Noto, dove rimase dal 12 febbraio 1903 al 21 maggio 1918. Uscirà dal carcere di Alghero l’11 marzo 1929, dopo 27 anni di reclusione, graziato per buona condotta. Ed ora aspetto sereno il momento di essere ammesso alla visione di Dio, di riabbracciare i miei cari, di essere vicino al mio angelo protettore ed alla sua cara mamma, Assunta. Coloro che leggeranno questa mia lettera vogliono trarre il felice insegnamento di fuggire il male e di seguire il bene sempre, fin da fanciulli . E fu ancora Don Signori a raccogliere il perdono di Marietta Goretti per il suo assassino Alessandro Serenelli. Continuando a navigare su questo sito, cliccando sui link al suo interno, o semplicemente scrollando la pagina verso il basso, accetti il servizio e gli stessi cookie. Fin dall’infanzia ebbe a fare i conti con una situazione familiare tristemente singolare: una madre che non conobbe, morta pochi mesi dopo la sua nascita, mentre si trovava in una casa di cura per malati mentali; sette fratelli che moriranno tutti in circostanza drammatiche; i continui spostamenti della famiglia da un luogo ad un altro per motivi di lavoro, che non gli consentirono di stabilire legami solidi e duraturi con i s… Ho impresse ancora nel cuore le sue parole di rimprovero e di perdono. Dal suo paese Natale, si spostò per recarsi a lavorare a Olevano Romano e infine a Paliano, dove conoscerà la famiglia Goretti nel 1896. Il 5 luglio del 1902 la aggredì e tentò di violentarla. Qui avvennero due fatti che segnarono la sua vita, e che lo portarono a maturare il pentimento e la volontà di riscatto. MARIA Goretti, santa. © copyright 2017 iotibenedico.it - Tutti i diritti riservati, La drammatica storia di Alessandro Serenelli, l’assassino di Santa Maria Goretti, Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Alessandro resterà in convento fino alla sua morte, avvenuta il 6 maggio 1970. La sua fu una vita tutt’altro che comune, interamente giocata tra due poli opposti: la colpa e il riscatto. L’assassino fu condannato a 30 anni di prigione. I figli di S. Francesco, i Minori Cappuccini delle Marche, con carità serafica mi hanno accolto fra loro non come servo, ma come fratello. Alessandro Serenelli fu condannato a 30 anni di reclusione. Dopo otto anni di prigione, una notte del 1910, sognava che Maria gli offriva dei gigli che si trasformavano in luci scintillanti. Chi lo ha conosciuto, lo ha descritto come una persona taciturna, problematica. L'ha glorificata con la potenza del suo Spirito... Carissimi fratelli e sorelle! La piccola Maria fu veramente la mia luce, la mia protettrice, Questo sito utilizza dei cookie, anche di terze parti, che sono indispensabili per il regolare funzionamento del sito e delle relative funzioni, per consentire il corretto utilizzo del sito e migliorare la tua esperienza di navigazione, rispettando la privacy dei tuoi dati personali. Le sono imposti i nomi di Maria e Teresa. Morì il 6 maggio 1970, a 88 anni, ormai riconciliato col suo passato. Testamento spirituale di Alessandro Serenelli «Sono vecchio di quasi 80 anni, prossimo a chiudere la mia giornata. Se non fossi stato minorenne, sarei stato condannato a vita. 5 maggio 1961 Maria morì dopo un’operazione, il giorno successivo, e prima di spirare perdonò Serenelli. Dinanzi a quel sorriso mi faccio animo ed accetto quei gigli fino ad averne le braccia colme. Intanto inizia a crescere e attira l’attenzione di Alessandro Serenelli, otto anni più di lei, che inizia a corteggiarla. In un’età delicata, quale l’adolescenza, la presenza di una famiglia strutturata e dai ruoli ben delineati, come la famiglia Goretti, costituì un termine di paragone destabilizzante e conflittuale per Alessandro. Ad un certo punto vedo scendere Marietta, bellissima e biancovestita. Alle sue resistenze la uccise accoltellandola.Maria morì dopo un'operazione, il giorno successivo, e prima di spirare perdonò Serenelli. Dando uno sguardo al passato, riconosco che nella mia prima giovinezza infilai una strada falsa : la via del male, che mi condusse alla rovina. Ritrovata recentemente una VERA ed UNICA fotografia di Santa Maria Goretti sull'aia del casolare ove abitava “Dio ha scelto e ha glorificato una semplice contadinella, di origine povera. Dapprima un sogno: “Ero all’ultimo anno del tremendo cellulare. Poi il confronto con Mons. Giulio Boschi, vescovo di Senigallia. Nel 1897 si trasferì con il padre e col fratello Gaspare a Paliano in cerca di lavoro. Pensino che la religione con i suoi precetti non è una cosa di cui si può fare a meno, ma è il vero conforto, l’unica via sicura in tutte le circostanze, anche quelle più dolorose della vita. La piccola Maria fu veramente la mia luce, la mia protettrice ; col suo aiuto mi comportai bene nei ventisette anni di carcere e cercai di vivere onestamente quando la società mi riaccettò fra i suoi membri. Mi sveglio di soprassalto e dico a me stesso: ormai mi salvo anch’io, perché sono certo che Marietta è venuta a trovarmi e a darmi il suo perdono. Il 31 maggio 1935, nella diocesi di Albano, si apriva il processo informativo per la sua beatificazione, mentre nel 1938 iniziò il processo apostolico. Dal suo paese Natale, si spostò per recarsi a lavorare a Olevano Romano e infine a Paliano, dove conoscerà la famiglia Goretti nel 1896. «Sono vecchio di quasi 80 anni, prossimo a chiudere la mia giornata. Alessandro Serenelli fu condannato a 30 anni di reclusione. Considerando che la gioventù sembra aver dimenticato i comandamenti di Dio, e pertanto non è felice, proponiamo un breve riassunto della vita di santa Maria Goretti nella speranza che possa far riflettere i giovani, i genitori e tutti coloro che hanno delle responsabilità nell' educazione. Assunta Goretti e Alessandro Serenelli insieme. Alessandro Serenelli, un giovane di 18 anni, s’ innamorò di Maria. La morte. Alessandro Serenelli, un giovane di 18 anni, si innamorò di Maria. I figli di S. Francesco, i Minori Cappuccini delle Marche, con carità serafica mi hanno accolto fra loro non come servo, ma come fratello. L'assassino fu … Alle sue resistenze la uccise accoltellandola. Dapprima un sogno: “Ero all’ultimo anno del tremendo cellulare. Maria è sul pianerottolo, in alto, occupata a rammendare una camicia per ordine di Alessandro e, accanto a lei, Teresina di appena due anni dorme sopra una coperta. Sentendosi rifiutato da lei più volte, lasciò che si facesse spazio nella sua mente un piano perverso e irrefrenabile: “Dopo il secondo tentativo, si formò più che mai il proposito di riuscire nello sfogo della mia passione e concepii anche l’idea di ucciderla se avesse continuato ad opporsi alle mie voglie”. Perdette presto la mamma. Compimento che avvenne in una dimensione spirituale ed esistenziale senza precedenti per lui. Infatti, spesso, affermano che Alessandro Serenelli avrebbe preso parte alla canonizzazione di Maria Goretti. Alessandro Serenelli, Santuario di Santa Maria Goretti - Via S. Maria Goretti, 10 - 60013 CORINALDO (AN), Sito ufficiale del Santuario di Corinaldo, città natale di Santa Maria Goretti, nella mia prima giovinezza infilai una strada falsa, Consumai a vent’anni un delitto passionale del quale oggi inorridisco al solo ricordo, rassegnato: capii la mia colpa. Se continui a navigare il sito, riteniamo che tu ne sia consapevole e d'accordo. “Se vi ha perdonato lei – risponde Assunta – vi ha perdonato Dio, vi perdono anche io”. «Sono vecchio di quasi 80 anni, prossimo a chiudere la mia giornata. Una buona letteratura le hanno anche la biografia di Alessandro Serenelli, il suo uccisore, e Assunta Goretti, la sua mamma. Morì il 6 maggio 1970, a 88 anni, ormai riconciliato col suo passato. In un’età delicata, quale l’adolescenza, la presenza di una famiglia strutturata e dai ruoli ben delineati, come la famiglia Goretti, costituì un termine di paragone destabilizzante e conflittuale per Alessandro. È il simbolo della purezza difesa al costo della vita dopo un tentativo di stupro.