Nel 73 a.C. Spartaco ed i suoi compagni pianificano una fuga che coinvolge più di 70 gladiatori: dalle cucine riescono a procurarsi armi di fortuna, come coltelli e mannaie, grazie a cui riescono a fuggire combattendo, per poi appropriarsi di un carro di armi ed armature destinate all’arena. Sembra che in quest’occasione gli uomini di Spartaco siano morti a migliaia. Lo scopo è quello, ancora una volta, di assediare gli uomini di Spartaco, tagliando loro i rifornimenti. Gli schiavi ribelli utilizzano i materiali a loro disposizione (vigne selvatiche) per costruire corde con cui riescono a scendere dalle pendici della montagna. Secondo alcuni storici, testimoni oculari delle sue imprese, Spartaco era alto, bello, intelligente, gentile e carismatico, divenuto grazie alle sue gesta un personaggio leggendario, un emblema dell'eroe idealista capace di lottare titanicamente in nome della libertà e di sconfiggere i più forti eserciti del mondo grazie allo slancio ideale più che alle armi. Dopo un primo tentativo fallito, Crasso riesce a spingere gli schiavi ribelli fino a Reggio, davanti allo Stretto di Messina. Mentre il nome di Spartaco e la leggenda delle sue gesta si diffondono per le strade di Roma, sussurrati con timore o . Ähnliche Einträge. In quest'area, nei decenni passati, ci sono stati ritrovamenti di, Spartaco. Spesso molti gladiatori riproducevano infatti personaggi storici nella propria caratterizzazione. Per riuscire ad attraversare lo stretto con tutte le sue truppe, Spartaco ha bisogno di imbarcazioni e di marinai esperti. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 3 gen 2021 alle 20:41. [20] La sua figura ispirò romanzi, film, opere artistiche e alcune personalità politiche quali Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht che nel 1916 fondarono la Lega di Spartaco e che vennero definiti appunto "spartachisti". Gellio raggiunge sul Gargano i ribelli capeggiati da Crisso, e li sconfigge. Alcuni reparti del suo esercito fuggirono e si dispersero sui monti circostanti. Lo Stretto di Messina non è mai stato semplice da attraversare, in particolare durante l’inverno. Infatti, Karl Marx in una Lettera al suo amico Engels lo definì così: “Spartaco è l'uomo più folgorante della storia antica. .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}In quest'area, nei decenni passati, ci sono stati ritrovamenti di armature, corazze e spade di epoca romana. Ort/Verlag/Jahr: (1979) La rivolta di Spartaco come rivolta contadina. Un grande generale (non un Garibaldi), un carattere nobile, un genuino rappresentante dell'antico proletariato.». Spartaco : analisi di un mito von: Guarino, Antonio. La storia di Spartaco Rugby è relativamente recente se paragonata con gli esordi, dalla metà del ’800, di questo sport che da una sua costola ha dato la vita ad... uno ben più affermato e finanziato come lo è il calcio o football o anche detto soccer. Spartaco e la rivolta dei gladiatori romani (I Signori della Guerra Vol. Avec Spartacus vous n'aurez que des mensonges ! Lesen Sie „Spartaco Le armi e l'uomo“ von Aldo Schiavone erhältlich bei Rakuten Kobo. Un grande generale, un personaggio nobile, veramente rappresentativo del proletariato dell'antichità». Dall’ 8 all’ 11 Settembre 2016 / Parco Ferrari -Novi Ark, Modena. RIASSUNTO Nel 1947 Elena d'Orléans, duchessa d'Aosta, donò la sua collezione di trofei di caccia alla Biblioteca Nazionale "Vittorio Emanuele III" che ha sede nel Palazzo Reale di Napoli. Successivamente, dopo un inseguimento, Spartaco operò l'assalto finale nel quale perirono moltissimi legionari e lo stesso legato. Le fonti ci raccontano che prima della battaglia Spartaco avrebbe ucciso il suo cavallo, poiché in caso di vittoria avrebbe preso un cavallo dei suoi nemici, ed in caso di sconfitta non avrebbe certamente mai più avuto bisogno di un cavallo. Tuttavia per sconfiggere Spartaco devo avere un lupo al mio fianco. I ribelli intrecciarono delle corde utilizzando tralci di vite selvatica che crescevano spontaneamente presso il loro bivacco e, approfittando dell'oscurità si calarono da una parete rocciosa non sorvegliata, aggirando l'accerchiamento senza che le sentinelle romane se ne accorgessero e riuscendo addirittura a circondare l'accampamento romano. Crasso si mosse contro Spartaco con sei legioni, cui si aggiunsero le altre due consolari ripetutamente sconfitte dai ribelli in precedenza, che le fonti, però, riferiscono essere state decimate dal loro stesso nuovo comandante. Da questa posizione egli riuscì a dominare su tutta la ricca provincia campana. VI, ii, 8) all'inizio i suoi seguaci erano molto meno di 50 - gladiatori lo seguirono, fino al Vesuvio, prima tappa della rivolta spartachista. Spartaco, preso in contropiede da questa manovra nemica, decise allora di salpare per la Sicilia, in modo tale da unirsi ad una rivolta di schiavi - indipendente dalla sua - scoppiata in quel momento sull'isola. Ormai hanno raggiunto l’impressionante numero di circa 40.000 unità, probabilmente però equipaggiate molto peggio rispetto ai legionari romani. Gli esempi non sono stati scelti e validati manualmente da noi e potrebbero contenere termini o contenuti non appropriati. Un'altra leggenda, visto il mancato ritrovamento del corpo di Spartaco, è la sua fuga insieme ad alcune migliaia di persone (riuscite a sopravvivere alla battaglia) in territori che non facevano parte dello stato romano.[16]. La guerra di Spartaco | Strauss, Barry, Argentieri, L. | ISBN: 9788842095620 | Kostenloser Versand für alle Bücher mit Versand und Verkauf duch Amazon. La sua figura mitica entrò nel pensiero politico moderno con Karl Marx, che, in una lettera del 27 febbraio 1861, così scrisse all'amico Friedrich Engels: «La sera per passare il tempo stavo leggendo Le guerre civili romane di Appiano, nel suo originale testo greco. Lettera di Marx a Engels, Londra 27 febbraio 1861, citato in Brent D. Shaw, UTET - Unione Tipografico-Editrice Torinese, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Spartaco&oldid=117723833, Voci con template Bio e nazionalità assente su Wikidata, Errori del modulo citazione - codice ISBN errato, Voci biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. L’armata di Spartaco è divisa, e i romani ne approfittano. La figura di Spartaco appare tuttora in innumerevoli film e serie TV, ed ha influenzato molti movimenti politici, diventando un simbolo della lotta allo schiavismo, allo sfruttamento e all’oppressione. PDF Formatted 8.5 x all pages,EPub Reformatted especially for book readers, Mobi For Kindle which was converted from the EPub file, Word, The original source document. Infatti, accadeva che Spartaco ricevesse aiuto da briganti, schiavi fuggitivi e disertori, ma non dai contadini o dagli abitanti delle città atterriti dalle sue imprese. Quindi, venne il turno di Varinio il quale, dal canto suo, aveva preso delle contromisure preventive atte a dissuadere attacchi a sorpresa del nemico. A complicare le cose c’è il fatto che il governatore della Sicilia, Gaio Licinio Verre, aveva fortificato gli approdi migliori. Gli schiavi, Spartaco, l'altra Italia. Crasso, in tutta risposta, lo attaccò alle spalle, ma il capo ribelle riuscì, seppur con non poca difficoltà, a sconfiggerlo nella battaglia di Petilia. In ogni caso, Spartaco viene catturato dai legionari: il suo destino è la schiavitù. La storia del pensiero politico secondo Michael Oakeshott La storia del pensiero politico secondo Michael Oakeshott Spartaco Pupo A Pompeo verrà concesso il trionfo, mentre per Crasso ci sarà soltanto un’ovazione. In seguito, intorno al 75 a.C., fu destinato a fare il gladiatore; Spartaco, infatti, venne venduto a Lentulo Batiato, un lanista che possedeva una scuola di gladiatori a Capua. Il modo in cui Spartaco sconfigge i due consoli, però, è descritto con sostanziali differenze dagli storici Appiano e Plutarco. A peggiorare le cose, c’è il fatto che il Senato di Roma invia ben due armate di rinforzi: la prima, comandata da Terenzio Varro Lucullo, sta per sbarcare a Brindisi, la seconda, capeggiata dal giovane Gneo Pompeo Magno, è in arrivo dalla Spagna dopo aver sedato una rivolta. Tutto ciò che abbiamo ci è stato tramandato da alcuni scrittori antichi, e non ci sono tracce lasciate direttamente da Spartaco o da qualcuno dei suoi uomini. Spartaco fu poi eletto a capo del gruppo di ribelli assieme ai galli Enomao e Crixus (detto anche Crisso o Crixio). I ribelli spartachisti riuscirono a svernare, tra il 73 ed il 72 a.C., completamente indisturbati. Spartaco : analisi di un mito von: Guarino, Antonio. Al mito di Spartaco si ispireranno ancora in età moderna molti movimenti politici e sindacali di ispirazione socialista o populista . L'eco di questo successo militare, ottenuto grazie all'esperienza militare di Spartaco e alla sua sagacia tattica, fece accorrere tra le sue file un enorme numero di schiavi fuggitivi, pastori e contadini poveri dei dintorni del Vesuvio, sicché la cinta d'assedio posta intorno al vulcano fu spezzata e più legioni romane finirono per essere successivamente e nettamente sconfitte in Campania. L’anno successivo, il 70 a.C., saranno entrambi eletti consoli, ma la rivalità tra i due cesserà soltanto dopo 10 anni, quando costituiranno, con Giulio Cesare, il primo triumvirato. Edizioni Spartaco, Santa Maria Capua Vetere. Mummio disobbedì agli ordini e attaccò Spartaco, ma questi reagì sopraffacendolo. Crasso pretese il comando su otto legioni, in modo tale da avere una schiacciante superiorità numerica sul nemico. Il suo corpo non sarebbe stato mai ritrovato. Le truppe di Crisso, dopo aver raggiunto il Gargano, furono sconfitte dal console Gellio, nel 72 a.C. Storia). Look at the catalog page on Beweb. Spartaco ed i suoi uomini erano inizialmente diretti verso le Alpi. L’approccio di Crasso nei confronti di Spartaco è cauto: non cerca lo scontro frontale, ma costruisce un blocco nei pressi dell’istmo di Catanzaro. Ma è risaputo che tutto inizia per gioco, come è stata l’avventura di questi pionieri del Quadraro, che durante la Festa del 25 Aprile al “parco degli Acquedotti” si esibivano … [senza fonte]. Insieme alle maledizioni perché Spartaco gli sfugge ancora. Ort/Verlag/Jahr: (1979) La rivolta di Spartaco come rivolta contadina. von: Stampacchia, G. Ort/Verlag/Jahr: (1980) Spartaco e Crasso nel Bruzio : (nota a Plut. Spartaco e la rivolta dei gladiatori romani (I Signori della Guerra Vol. Inoltre anche una stazione della metropolitana di Mosca è denominata Spartak. A questo punto i ribelli iniziano a vivere di brigantaggio. Esasperato dalle condizioni inumane che Lentulo riservava a lui e agli altri gladiatori in suo possesso, decise di ribellarsi a questo stato di cose e, nel 73 a.C., scappò dall'Anfiteatro capuano in cui era confinato; altri 70 - ma secondo Cicerone (Ad Att. Crasso fece crocifiggere lungo la via Appia, da Capua a Roma, una gran parte dei prigionieri, ma secondo Sallustio non Spartaco, il cui corpo non fu più ritrovato, forse perché ormai irriconoscibile a causa dei colpi ricevuti. Tutti i tentativi di Spartaco d'impedire questi eccidi furono vani, tanto che cominciò ad attirarsi l'odio dei suoi stessi seguaci. A questo punto non resta che una strada: sfondare il blocco. Nella primavera del 72 a.C., i ribelli abbandonano il proprio accampamento e si mettono in marcia. Non deve assolutamente sorprendere un simile rovescio subito dalle milizie romane, sia perché non si trattava delle legioni migliori, sia perché i pretori e i loro legati, ufficiali arruolati al seguito e tratti dal loro entourage politico-amministrativo-amicale, erano spesso e volentieri completamente digiuni di strategia e di tattica militare, poiché a Roma si occupavano essenzialmente di esercitare la giurisdizione e solo raramente, e in casi eccezionali, erano investiti di comandi militari. Spartaco (111 circa - 71 a.C.), gladiatore originario della Tracia, è stato il capo di una ribellione di schiavi in Italia. Sembra che Spartaco sia stato acquistato insieme a sua moglie, una donna della Tracia che lo accompagnerà fino alla fine. Tuttavia rimasero vivi alcuni focolai portati avanti da seguaci del gladiatore ribelle scampati alla battaglia che si salvarono, per lo più donne e bambini, approdando in territori non sotto il dominio di Roma. All’inizio Roma, impegnata a sedare un’altra rivolta in Spagna e a combattere la terza guerra con Mitridate non prende troppo sul serio la rivolta. Secondo quanto riportato da Plutarco, Spartaco era sposato con una sacerdotessa della sua stessa tribù, dedita al culto di Dioniso. Nel dicembre del 72 a.C., proprio mentre Spartaco rimarciava alla volta del Sud Italia, il Senato diede al proconsole Marco Licinio Crasso l'incarico di reprimere la rivolta. Edizioni Spartaco, casa editrice indipendente fondata nel 1995, si è affacciata sul panorama editoriale nazionale nel 2003. Sallustio, "Historiae", III, 90 e IV, 41. Come riportato da Appiano di Alessandria[4], egli venne ben presto catturato, giudicato disertore e condannato, secondo la legge militare romana, alla riduzione in schiavitù, probabilmente insieme alla moglie (cosa non insolita). Spartaco non si intimorì alla notizia della morte dell'alleato, anzi, riuscì a sconfiggere nuovamente le truppe romane, attestate in due eserciti comandati dai consoli Lucio Gellio Publicola e Gneo Cornelio Lentulo Clodiano, siti, rispettivamente, uno di qua e uno di là dell'Appennino[7]. In onore del compagno gallo, Spartaco organizzò dei Altri schiavi, che lavorano nelle campagne e sulle pendici del Vesuvio, iniziano ad unirsi al gruppo. Si trattava di un territorio difficile, dove i romani erano costantemente costretti ad intervenire per domare le ribellioni delle molte tribù locali. Spartaco (111 circa - 71 a.C.), gladiatore originario della Tracia, è stato il capo di una ribellione di schiavi in Italia. 10 mar 2014. Nel frattempo Lucullo è sbarcato a Brindisi. Il rimanente, guidato da Spartaco, avanza verso nord. Si dirige quindi a nord, mentre Lentulo, che si trovava sopra Spartaco, si dirige verso sud: l’idea è quella di chiudere gli schiavi ribelli in una morsa. Tuttavia, il Trace, dopo una serie di tentennamenti, poiché in campo aperto aveva subito dei parziali rovesci da parte dell'esercito romano, decise di forzare il blocco, facendo attraversare le sue truppe in un punto delle opere di difesa che era stato neutralizzato. Tuttavia, a causa della stanchezza dei suoi uomini, Spartaco non poté sfruttare al meglio il suo successo, avvenuto nel gennaio del 71 a.C., anche perché l'esercito romano, ora numeroso e ben armato, costrinse il Trace prima alla fuga verso Brindisi (dove due suoi ex-alleati, Casto e Gannico, vollero muovere battaglia da soli ai romani, perdendo nettamente) e poi alla ritirata, verso la Calabria (corrispondente al Salento ed alla Piana di Metaponto). Spartaco ebbe la meglio anche sul governatore della Gallia Cisalpina, il proconsole Gaio Cassio Longino Varo[10], che gli venne incontro nei pressi di Mutina (l'attuale Modena) con un esercito di 10.000 uomini, ma fu letteralmente sbaragliato e a stento si salvò, dopo un'enorme strage di legionari romani. 3.5K likes. I traci erano abili cavalieri ed addestratori di cavalli: probabilmente i romani non si aspettano che Spartaco è riuscito a mettere insieme un efficace corpo di cavalleria. Ma il principale responsabile di quest'ennesimo rovescio era stato un amico di Crasso, Mummio, che, insieme ad altri nobili, si era posto agli ordini del proconsole, com'era consuetudine per la nobiltà quando s'intraprendeva qualche campagna al comando di valorosi condottieri, per mettersi in luce nelle campagne politiche. Una storia di esperienze e di uomini pensanti. Grazie alla cavalleria Spartaco riesce a sconfiggere Lentulo, infliggendo un altro duro colpo all’esercito di Roma, e avvicinandosi ulteriormente alle Alpi. Secondo Plutarco era una sacerdotessa di Dioniso ed una profetessa. Le fonti arrivate fino a noi, tutte scritte molto tempo dopo la sua morte, ci insegnano che Spartaco veniva dalla Tracia, una regione dell’Europa orientale che faceva parte formalmente del regno di Macedonia. La scuola al cinema Arrivano i film. Terminava così la rivolta di Spartaco. Le legioni comandate dal console Clodiano Lentulo, nel tentativo di sbarrare il passo agli insorti, sarebbero state sconfitte (estate del 72 a.C.) presso l'Appennino tosco-emiliano[8]. È opportuno ricordare che, in epoca romana, fino alla famosa eruzione del 79 d.C. che distrusse. Sulla strada che portava alla montagna i ribelli si scontrarono con un drappello di soldati della locale guarnigione, che gli erano stati … Ma come potrò mai rispondere alla domanda rivolta a me se l'utente in questione mi ha BLOCCATO? Glabro arruolò, letteralmente strada facendo, una piccola legione raccogliticcia di 3.000 unità circa, composta da uomini inesperti e non addestrati. Le lucciole per lanterne : la storia di un allucinato / Spartaco Chiarini 1: Io sono un ferrarese / Spartaco Chiarini; SBN ID MIL0394372; Visualize by name Visualize as in Marc 21 Visualizza in formato Unimarc. Edizioni Spartaco, Santa Maria Capua Vetere. Nel frattempo a Roma Marco Licinio Crasso, un ricco uomo politico in cerca di consensi, si offre di fermare Spartaco ed ottiene il comando di otto legioni, per un totale di 40.000 soldati. Non sappiamo dove si svolge di preciso questa battaglia, anche se molto probabilmente nei pressi delle sorgenti del Silaro. Sembra che Spartaco sia nato in una di queste tribù: una comunità di nomadi e pastori. In queste zone, contro gli ordini stessi di Spartaco, i ribelli galli e germani si abbandonarono a ogni sorta di violenza, saccheggio e devastazione: interi villaggi bruciati, donne stuprate e assassinate, bestiame depredato, ecc. Le forze di Pompeo non prenderanno mai parte allo scontro, ma cattureranno alcuni ribelli in fuga. «Spartaco è l'uomo più folgorante della storia antica. easy, you simply Klick Spartaco.Le armi e l'uomo brochure implement banner on this listing with you shall targeted to the costless enrollment sort after the free registration you will be able to download the book in 4 format. Appiano riporta anche la teoria secondo la quale Spartaco non fu schiavizzato per diserzione, ma perché prigioniero di guerra in quanto alleato, con la sua tribù, di Mitridate VI del Ponto durante la guerra di questi contro la Repubblica romana. Nella primavera del 71, Crasso sconfigge Casto e Gannico. La città di Roma ha dedicato al suo antico nemico una strada e una piazza: Viale Spartaco e Largo Spartaco, al Quartiere Tuscolano. Spartaco ci riesce grazie ad un espediente brutale ma ingegnoso: riempire un punto del fossato (sembrerebbe con corpi umani), per poi sfondare la barriera con la cavalleria. Nel 72 a.C. sembrò che il Senato cominciasse a prendere sul serio la rivolta spartachista, sull'ondata d'indignazione popolare che aveva sollevato la scia di sangue, saccheggi e stupri commessi dagli schiavi fuggitivi, e deliberò pertanto che i consoli di quell'anno, Lucio Gellio Publicola e Gneo Cornelio Lentulo Clodiano, schiacciassero la rivolta una volta per tutte. Dopo aver riunito decine di migliaia di schiavi ribelli in un vero e proprio esercito, per due anni Spartaco porterà avanti una guerra per la libertà contro la Repubblica romana, che ricordiamo come Terza Guerra Servile (73-71 a.C.). Sembra che Spartaco, negli scontri tra gladiatori, svolgesse il ruolo di mirmillone: si trattava dei gladiatori più robusti, equipaggiati in modo pesante. Sappiamo che Spartaco è esistito davvero e cercheremo qui di ripercorrere la sua vicenda storica, pur non avendo moltissime informazioni su di lui: ad esempio non sappiamo di preciso la sua data di nascita. Evidentemente i consoli in carica Gaio Cassio Longino e Marco Terenzio Varrone Lucullo non avevano particolare interesse a impegnarsi in questa campagna e la sottovalutazione nei confronti di Spartaco fu la principale causa dell'espandersi del conflitto, che causò molte perdite umane ed economiche. Per un certo periodo sembra che Spartaco sia stato un soldato ausiliario di Roma. Un libro di gran valore. Gli schiavi ribelli invece formarono un esercito che fu in grado di sconfiggere almeno nove volte gli eserciti romani inviati a reprimerli. Dopo questa vittoria, Spartaco si mosse verso nord con i suoi uomini (circa 120.000) alla massima velocità possibile, «avendo bruciato tutto l'equipaggiamento inutile, ucciso tutti i suoi prigionieri e macellato tutti i suoi animali da soma per rendere più rapida la sua marcia».[6]. Tutte le fonti che abbiamo a nostra disposizione concordano su un fatto: Spartaco combatte valorosamente ma viene circondato, e poi ucciso. Glabro tenta la via dell’assedio, bloccando le vie principali verso il Vesuvio per affamare gli schiavi ribelli. L'esito fu così disastroso che Quinto Arrio, il propretore di Gellio, riuscì, assolutamente indisturbato, ad uccidere Crisso con un pugnale. Con l'uso della verberatio, Crasso si guadagnò più di Spartaco la paura e il timore reverenziale dei suoi uomini, ristabilendo, in questo modo alquanto sanguinario, ma non inconsueto nella storia dell'esercito romano, la disciplina e la fedeltà delle sue truppe. Già la sua ribellione viene citata dal poeta latino Claudiano, quasi cinque secoli dopo i fatti, nel poema De bello Gothico, accostando la debolezza dei Romani del V secolo alla ignominiosa sconfitta delle forze romane per opera dello schiavo Spartaco[17]. Riassunto sull'avvento al potere di Pompeo, la rivolta di Spartaco, l'alleanza di Pompeo e Crasso e il trionfo di Pompeo su Mitridate… Continua, Spartaco e la rivolta degli schiavi: riassunto breve… Continua, Gli eventi principali che hanno segnato la vita di Giulio Cesare, una utile sintesi per un ripasso generale sulla vita dell'imperatore… Continua, Riassunto breve sull'ascesa al potere di Pompeo, dalla morte di Silla alla congiura di Catilina… Continua, Appunto di ricerca sulla Germania di Adolf Hitler. Glabro cinse d'assedio la posizione sulla quale si erano asserragliati Spartaco e i suoi, accampandosi, senza peraltro fortificare il castrum, all'imbocco dell'unico sentiero percorribile per salire il Monte Somma. Everyday low prices and free delivery on eligible orders. Una volta neutralizzato il nemico, i ribelli depredarono dei loro armamenti i cadaveri dei soldati romani caduti e si diressero ai piedi del monte in cerca di un rifugio. Quanto a Spartaco, alla guida della fanteria, cerca lo scontro diretto nella speranza di uccidere Crasso. La Repubblica affida il comando di una milizia al pretore Gaio Claudio Glabro. Si tratta di un vero e proprio muro protetto da un fossato, la cui costruzione tiene occupati i legionari per molto tempo. L’obiettivo di Spartaco era di marciare verso Nord, per permettere ai suoi di raggiungere le Alpi e, quindi, di fuggire verso la Gallia e la Tracia. [3] La spiccata conoscenza delle tattiche legionarie romane dimostrata dal Trace nel corso della sua rivolta, però, ha fatto propendere gli storici moderni e contemporanei per un suo trascorso in qualità d'ex-legionario ausiliario.[3]. Altri reparti dell'esercito ribelle, circa 5.000 uomini, tentarono la fuga verso nord, ma vennero intercettati e spazzati via dalle truppe di Gneo Pompeo Magno, che sopraggiungeva direttamente dall'Hispania dove aveva sedato la rivolta di Sertorio. Questo non può essere decretato da una autorità quale che sia, commissione o parlamento. L'esercito di Spartaco incappò in quello di Lentulo e lo sconfisse; poi, capovolto il fronte di battaglia, annientò anche l'esercito di Gellio, costringendo le legioni romane alla rotta. Probabilmente da lì avrebbero sarebbero poi usciti dall’Italia, magari raggiungendo la Tracia o tentando di uscire dalle regioni sotto il controllo di Roma. È un mistero come dopo questa ennesima vittoria che apriva la strada verso oltralpe, Spartaco anziché proseguire verso nord e quindi verso la libertà propria e del suo esercito si diresse inspiegabilmente verso il sud Italia, fino in Bruzia, fermandosi nei pressi di Thurii, ove riarmò il suo esercito, attraverso razzie e saccheggi, e si scontrò nuovamente con i Romani che furono ancora una volta sconfitti. Gli eserciti consolari sconfitti si ritirarono a Roma per riorganizzarsi, mentre i seguaci di Spartaco decisero di puntare a nord; i consoli ingaggiarono nuovamente battaglia con i ribelli da qualche parte nella regione del Picenum (corrispondente grosso modo alle Marche meridionali ed all'Abruzzo settentrionale e centrale), venendo nuovamente sconfitti.[6]. [...] Spartaco emerge come uno dei migliori protagonisti dell'intera storia antica. A Capua, Spartaco fu obbligato a combattere all'interno del famoso anfiteatro campano contro belve feroci ed altri gladiatori, com'era in uso a quel tempo, per divertire popolo e aristocrazia.[3].