Come nella prima novella, anche nella seconda siamo nel campo del fantastico meraviglioso in cui l’elemento soprannaturale consiste soprattutto nell’accettazione del doppio creato dalla moglie e nella gelosia provata per il suo doppio (per Stefano). Aiutooooo Mi potete dire per favore che rapporti aveva con il padre e con le compagne la monaca di monaza nei promessi sposi? ? Teoria e storia del doppio, Firenze, La Nuova Italia, 1998, p. 8. Chi sono i soggetti specchianti? In tal modo egli si avvicina a quello che è uno dei temi fondamentali della psicoanalisi: la scissione psichica dell’uomo che, tra rigore e controllo da una parte e sregolatezza e conflitto dall’altra, sottostà al paradosso tanto drammatico quanto grottesco del singolo individuo nonché della società. Il fallimento si sdoppia e si pone alla base di entrambe le generazioni. In seguito alle nozze, un giorno Stefano si rende conto del fatto che, a casa e nella loro vita di coppia, niente gli appartiene. Pirandello:Il Fu Mattia Pascal Inglese Il tema del doppio Di: Elisabeth Summo (VB) Grazia Deledda A.S 2016-2017 Oscar Wilde: The Picture of Dorian Gray Filosofia Spagnolo Italiano Jorge Luis Borges : Borges y Yo Freud: L'interpretazione dei sogni In maniera analoga la generazione successiva è di tipo fallimentare: dalla precedente eredita gli ideali risorgimentali ma non è in grado di comprenderli a pieno provocandone l’abbandono e la scomparsa. Verbo presente nella commedia stessa al verso 399. il verbo alienare in latino, riferito ad uno schiavo, significa “far passare di proprietà”. A tale sensazione del «vedersi vivere», si accosta un altro turbamento che prende origine dal nonsense di tutte le cose e che Pirandello esplicita ancora nella lettera 1 L. Pirandello, Se… in Novelle per un anno, a cura di I. Borzì e M. Argenziano, Milano, Newton, 1994, p. 116. io? Nel suo ultimo romanzo Pirandello esaspera il tema del doppio trasformandolo nel molteplice: in “Uno, Nessuno,Centomila” il protagonista è convinto che il suo aspetto sia perfetto un giorno però la moglie gli fa notare che ha il naso leggermente deviato. Piccolo Teatro di Milano La sua essenza è “sospesa”, come è detto da lui stesso in un passo del libro “io non saprei proprio dire ch’io sia”. Il narratore con tali interventi frequenti coinvolge anche se stesso nella narrazione e non permette al lettore di immergersi nella storia raccontata e questo dà origine a un distacco tra la storia narrata e il lettore stesso. Luigi Pirandello(1867-1836) tratta nelle sue opere il tema del doppio in modo originale e umoristico, come ad esempio nel "Fu Mattia Pascal": il protagonista non riesce nè a sdoppiarsi fino in fondo, nè a morire sul serio. I personaggi pirandelliani sono spesso trasportati dal desiderio di confermare il proprio aspetto psico-fisico e per questa ragione sono incessantemente impegnati nella ricerca di sé. propriamente? di R. Berardi, Napoli, Pironti, 1986, p. 3. Nella terza e ultima fase della narrazione, l’avvocato svela che è la sua cagna a guardarlo con quegli occhi terrorizzati e spiega la sua trasgressione della carriola. Di Prosa in Prosa Io vidi a un tratto, innanzi a quella porta scura, color di bronzo, con la targa ovale, d’ottone, su cui è inciso il mio nome, preceduto dai miei titoli e seguito da’ miei attributi scientifici e professionali, vidi a un tratto, come da fuori, me stesso e la mia vita, ma per non riconoscermi e per non riconoscerla come mia. Un altro? (…) È necessario infine che il lettore adotti un certo atteggiamento nei confronti del testo: egli rifiuterà sia l’interpretazione allegorica che l’interpretazione «poetica». Tutte e due le novelle non hanno un finale compiuto: sono aperte all’immaginazione del lettore. Ebbene, fu nella sala della mia casa; fu sul pianerottolo innanzi alla mia porta. Nelle opere di Pirandello il tema del doppio è presentato sempre in maniera diversa: nel Fu Mattia Pascal si esprime attraverso l’interazione tra le due esistenze del protagonista. (…) Ecco perché dobbiamo giudicare il racconto fantastico non tanto dalle intenzioni dell’autore e dai meccanismi dell’intreccio, ma piuttosto in funzione dell’intensità emozionale che provoca. Chi era? La novella inizia con la confessione del protagonista di un delitto il cui contenuto è rivelato soltanto nella parte finale. In questo romanzo, Pirandello crea attraverso il suo personaggio una contraddizione tra il ruolo fisso che la vita impone e il bisogno dell’uomo di realizzare una vita autentica. A questo proposito, ricorrendo allo schema teorizzato da Todorov in cui vengono classificate diverse accezioni del fantastico, è possibile collocare questa novella nel fantastico meraviglioso, poiché essa presenta elementi fantastici e termina con l’accettazione dell’insolito o del soprannaturale; il quale è espresso, qui, nel gesto liberatorio compiuto dal protagonista per sopperire alla confusione d’identità. ma quando mai? L’utilizzo di tale tecnica fa sì che il lettore non consideri il narratore un intermediario neutro tra testo e destinatario, bensì un vero e proprio personaggio della novella, che contribuisce alla costruzione della finzione. Di Prosa in Prosa Sfida la tela e l’attenzione Poe, Stevenson, Wilde Categoria: Tesine Doppio - Mappa concettuale per tesina Ciascuno di noi quindi è uno rispetto alle proprie convinzioni di se, centomila per quello che lo conoscono gli altri, di conseguenza risulta non riconoscibile in nessuna precisa identità: è nessuno. E’ il tema del rapporto dell’ego con se stesso e con gli altri, il tema della duplicità, affrontato da Robert Louis Stevenson in Lo strano caso del dr. Jekyll e mister Hyde ( 1886) e di Oscar Wilde con Il ritratto di Dorian Gray (1891). Nobel Prize 1934 (in english) ), dall’altra, di esorcizzare l’esperienza che fa Pirandello della duplicità della sua stessa natura e dei suoi rapporti con gli altri. Il tema del racconto, fatto per scongiurare la morte, subisce uno scacco e la sua. Il protagonista non riesce a percepire ciò che gli succede e tutto gli sembra un caso strano. L’avvocato non solo si rende conto di essersi comportato, fino a quel momento, a seconda del volere degli altri, ma dichiara anche “nemica” la forma/maschera che non gli appartiene realmente. Invece, dopo, scavare all’interno dell’uomo, esplorarne le profondità nascoste e cercare di dare un significato a ciò che prima era stato ignorato rappresenta un’operazione proficua poiché non passa molto tempo prima che trovi un’effettiva corrispondenza nell’ambito letterario. Il tema del doppio evoca in letteratura trame formidabili. Piccolo Teatro di Milano Per quanto riguarda la sua affermazione, il periodo più fruttuoso fu l’Ottocento, secolo in cui la letteratura fantastica toccò le vette più alte grazie a degli autori importanti, per poi approdare, in forme sempre più elaborate, ai nostri giorni: da Poe a Gautier, dalla Radcliffe a Mary Shelley, fino a Capuana e Pirandello. [7]. Ma visto il luogo in cui questo verbo si trova, proprio nel mezzo dello scontro di identità con il proprio doppio, assume una sfumatura simile al nostro “diventar pazzo”. io penso che ... è forse un po' impegnativo da capire .. anche perchè nella pagina successiva non potrai mai sapere il ruolo che sostituisce il protagonista .. penso che sia assolutamente intigrante ma allo stesso tempo geniale , per il tema del doppio e quindi lo sdoppiamento del personaggio .. ma è un ottimo libro Inoltre il tema del doppio è spesso legato al tema della morte. se dico il tema del "doppio" (la maschera) cosa vi viene in mente? Fissa il mondo esterno e all’improvviso ha la percezione del «brulichio d’una vita diversa» e il ricordo di «desideri prima svaniti che sorti». di M. G. Cocconi Poli, Milano, SugarCo Edizioni, 1978, p. 35. Per un beffardo scherzo del destino, Mattia Pascal è identificato nel cadavere di un suicida che è stato rinvenuto annegato in un fiume. La follia, costituendo uno dei temi ricorrenti nella poetica pirandelliana, in questa novella non conduce a nessuna liberazione concreta dalla maschera, ma rappresenta l’unico rimedio o, meglio, la necessaria fuga provvisoria da quella forma/maschera che altrimenti causerebbe la distruzione dell’individuo. Dico forse, perché, quando mi destai, tutto indolenzito e con la bocca amara, acre e arida, già prossimo all’arrivo, mi ritrovai d’un tratto in tutt’altro animo, con un senso d’atroce afa della vita, in un tetro, plumbeo attonimento, nel quale gli aspetti delle cose più consuete m’apparvero come votati di ogni senso, eppure, per i miei occhi, d’una gravezza crudele, insopportabile. Se così ella se lo era creato, non era segno che questo soltanto corrispondeva a’ suoi gusti, al suo desiderio? Alla base di tale prospettiva fantastica si ravvisa un particolare approccio tanto narrativo quanto analitico che punta sull’individuazione della certezza nell’incertezza, della chiarezza nell’oscurità, della ragione nell’irrazionalità. Concorso per referendario al Consiglio di Stato – Novella, con audio, Lettura e commento di “Novelle per un anno”, Lettura ed analisi de “I vecchi e i giovani”. Il desiderio di eliminarla completamente porterà al tragico finale del romanzo. Conobbi d’un tratto d’essere stato sempre come assente da quella casa, dalla vita di quell’uomo, non solo, ma veramente e propriamente da ogni vita. sono accetti film, quadri, pittori, musicisti, canzoni, autori, testi, brani o citazioni che trattano questo tema..tutto ciò che vi viene in mente..grazie. Nel teatro di Pirandello, il Palco riflette la vita che a sua volta riflette la crisi e l'uomo recita una parte che non sa se gli appartiene veramente. Ciononostante, la prima novella, narrata in prima persona, risulta quella più attendibile fino al finale umoristico, che avverte il lettore del fatto inaspettatamente surreale; mentre la seconda, narrata in terza persona, non fornisce alcun riferimento che renda la storia credibile agli occhi del lettore; ciò è dovuto soprattutto alle tecniche utilizzate dal narratore. Inoltre il tema del doppio è spesso legato al tema della morte. Nella seconda fase della narrazione il narratore racconta l’episodio del viaggio e della porta, quando si rende conto di tutto il suo malessere: cagione dell’atto misterioso. Nonostante sia difficile riassumere l’insieme delle caratteristiche letterarie non soltanto delle novelle ma di tutte le opere pirandelliane, il punto fermo a cui va riportata la sua poetica è l’uomo in tutti i suoi atti: quelli morali, intellettuali, psicologici, fisici. Il motivo del doppio, incontrare un altro sé stesso che può essere il proprio esatto opposto, un alter ego; oppure non incontrarlo affatto perché situato in un luogo a noi irraggiungibile dal quale riesce ad influenzare negativamente le nostre scelte quotidiane senza che ce ne rendiamo conto. La sua esistenza “alternativa” gli permette però di vedere e giudicare spietatamente le assurdità del mondo, si rende conto che i meccanismi regolatori della società sono l’ipocrisia e la menzogna. Realtà e apparenza : il doppio in storia dell'arte. Trama, personaggi, sviluppo Nel rappresentare l’uomo, Pirandello si serve spesso del fantastico, che consente di varcare mondi proibiti e sfere dell’indicibile, come per esempio l’inconscio umano. metamorfosi in scrittura si lega al nulla, al sacrificio stesso della realtà: esso si. (…) Un racconto è fantastico semplicemente se il lettore avverte profondamente un senso di paura e di terrore, la presenza di mondi e di potenze insolite. Il nome, insomma, serve a definire il rapporto della coscienza identitaria e della soggettività del personaggio tra prima e dopo il momento del ri-conoscimento di ognuno. ... in letteratura Pirandello, nei film fight club. Nella poetica di Luigi Pirandello la novellistica funge da esercizio analitico rivolto a indagare i diversi aspetti che riguardano la società, la vita e il mondo, e che rende a lui possibile una ponderata riflessione sulle svariate sfaccettature dell’essere umano e sui cambiamenti psicologici che subisce nel tempo. Mattia Pascal è un uomo del passato, e per la società la sua esistenza rimane circoscritta ad essa: continua ad esistere per se stesso, ma senza riscontro al di fuori di sè. Il romanzo di Stevenson è estremamente interessante in quanto il tema del doppio viene trattato attraverso due figure mutevoli (Hyde è fisicamente e non solo psicologicamente diverso rispetto a Jekyll), nonché in quanto rivela apertamente come anche una figura positiva (il dottor Jekyll) possa finire con il soggiacere al fascino del male. Per favore, mi servirebbe un riassunto abbastanza approfondito dell'INFERNO, PURGATORIO E PARADISO? [7] L. Pirandello, Novelle per un anno, a cura di M. Costanzo, vol. Invece, ne “Il ritratto di Dorian Gray” (1890), Oscar Wilde approccia al tema del doppio sempre nell’ottica morale, ma focalizzandosi sull’estetica e sulla spiritualità. io, così? [3]. Ridurre il mondo e la vita ad una pura rappresentazione, è eludere ciò che l’originario timore di essi ha d’insostenibile. Il tema del doppio 1.1 Il tema del doppio nella letteratura. ... Letteratura italiana -"Il fu Mattia Pascal" ,Pirandello -"Non chiederci la parola" ,Montale. Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Centro Nazionale di Studi Pirandelliani Ciononostante, data la vastità di temi cui attinge, definirlo in modo esaustivo e compiuto è stato un impegno tanto curioso quanto difficile: a partire dal suo esordio come motivo narrativo, molti studiosi e scrittori si sono impegnati a elaborarne una definizione quanto più onnicomprensiva possibile. Non si sarebbe ella messa a cercare in altri il suo ideale, che ora credeva pienamente raggiunto in quello? Tesina di maturità per liceo linguistico sul tema del doppio. Prosegue il ciclo di articoli dedicato al 150° compleanno di Luigi Pirandello. Nel romanzo “I vecchi e i giovani” si individua il tema del doppio analizzando il fallimento delle due generazioni di cui tratta il libro. In questa prospettiva la porta ha un ruolo significativo in quanto simboleggia l’ingresso in un mondo sconosciuto, in un’identità non sua, non reale ma costruita dagli altri e dalla società, nonché il valico che separa l’identità vera dalla maschera che gli è stata imposta. [15] L. Pirandello, Novelle per un anno, op. [16]. Ed è proprio alla luce di quest’ultima forma di perdita di identità e di moltiplicazione dell’io che si intende analizzare due novelle pirandelliane appartenenti alla raccolta Novelle per un anno. Teatro prosa per raccontare il tema del doppio, dell’identità, per la rassegna “Teatro Liquido”, alla sua sesta edizione a cura di Guascone Teatro. In secondo luogo, anche un personaggio può provare la stessa esitazione; in tal modo la parte del lettore è per così dire affidata a un personaggio e l’esitazione si trova ad essere, al tempo stesso, rappresentata, diventa cioè uno dei temi dell’opera. Questa crisi, alla fine, trova corrispondenza in due interpretazioni diverse del doppio per ciascuna delle novelle: nel caso dell’avvocato, si può parlare di uno sdoppiamento interiore: vedere la propria vita dall’esterno come se fosse vissuta da un altro. [18]. [4] Sono importanti le parole di Freud che mettono in rilievo la causa di tale disagio umano nella società: «il programma del principio di piacere stabilisce lo scopo dell’esistenza umana. All’inizio della novella egli accenna a un atto misterioso che compie, e che è segno della sua «cosciente follia». L’artista s’inserisce nella scena o si tiene delicatamente in disparte? I campi obbligatori sono contrassegnati *. del tema del doppio con la magia, in particolare con la magia di trasformazione. Il protagonista finisce per accettare questa realtà amara, ma essa può essere sopportabile soltanto con un gesto insolito e folle: una trasgressione che gli procura una sensazione di libertà anche se soltanto per pochi minuti. Luigi Pirandello si allontana dalla Sicilia. Il finale della novella sorprende il lettore in quanto nello svelamento del delitto prevalgono il senso umoristico e il contrasto tra il serio e il faceto, mentre, prima, la narrazione era accompagnata da un’atmosfera angosciosa e drammatica; la tanto attesa rivelazione dell’atto segreto riporta il lettore all’umorismo pirandelliano che fino alla fine della storia risulta assente. Lasciata nella più ampia libertà di disporre a suo capriccio di tutti questi elementi, ella ne aveva cavato fuori un marito come le piaceva, si era creato quello Stefano Giogli che più le conveniva; gli aveva dato a suo talento gusti e piaceri e desideri e abitudini. cit., p. 1122. it. Titolo: Il fu Mattia Pascal Autore: Luigi Pirandello Prima edizione: 1904. Rank, Il doppio. La sua vita gli è ormai stata tolta per sempre. Il tema del doppio attraversa la letteratura e il folklore di tutti i tempi, in quanto l’uomo ha sempre sognato di duplicare se stesso, per poter osservare la propria vita da un punto di vista privilegiato. [9]. Nel suo ultimo romanzo Pirandello esaspera il tema del doppio trasformandolo nel molteplice: in “Uno, Nessuno,Centomila” il protagonista è convinto che il suo aspetto sia perfetto un giorno però la moglie gli fa notare che ha il naso leggermente deviato. Il personaggio di Anselmo Paleari, presso cui va ad abitare Mattia/Adriano nella città di Parole chiave: Belluca, treno, fischio, Pirandello, Mattia Pascal, Binet La lucida follia di Belluca, protagonista della novella pirandelliana “Il treno ha Lo spirito mi s’era quasi alienato dai sensi, in un lontananza infinita, ove avvertiva appena, chi sa come, con una delizia che non gli pareva sua, il brulichio d’una vita diversa, non sua, ma che avrebbe potuto esser sua, non qua, non ora, ma là, in quell’infinita lontananza (…). – Analisi dei «Quaderni di Serafino Gubbio Operatore», Analisi de «La patente»: rabbia e indignazione come valvole d’azione. In questa prospettiva non bisogna tralasciare il ruolo delle condizioni imposte dalla società poiché non raramente conducono, anche esse, alla creazione di un altro io in cui diventa impossibile identificarsi. [5] J. M. Gardair, Pirandello e il suo doppio, trad. Ah che fuoco! I fatti e le azioni sono una prigione per l’individuo. - Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Verga e Pirandello dalla Sicilia all’Europa, 092. La crisi storica ed esistenziale dell'uomo moderno viene così rappresentata in un romanzo, che proietta Pirandello in una dimensione europea. Egli, avvocato e professore di diritto, afferma che, compiendo tale delitto, riesce a provare la voluttà d’una divina e cosciente follia, che per un attimo lo rende libero. Continua la sua esistenza sentendosi sperduto, solo, senza casa, senza meta. Tale presa di coscienza dell’inconsistenza dell’io lo rende straniero a se stesso, nemico di sé, costretto a vivere in un corpo e in una vita di cui percepisce, a un tratto, l’inautenticità. Casa natale Edizione usata per la recensione: Einaudi, 2005 . La presenza di un doppio, uguale in tutto e per tutto ad un altro personaggio sulla scena, senza una spiegazione naturale/logica del fatto, era interpretato come il frutto di un atto magico o divino. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati, Introduzione ai romanzi di Luigi Pirandello, «Cu nesci, arrinesci». [2]. La presenza del doppio impone un confronto con la realtà, con la perplessità di non essere quello che crediamo di essere. In questa novella, in cui Pirandello ha intessuto con cura elementi fantastici a partire dallo sguardo e dall’occhio, emerge il tema del doppio sotto la forma della scissione d’identità e del contrasto tra vita e forma/maschera, tra realtà e apparenza. [8]. [14]. Esso si fonda sulla necessaria compresenza di due condizioni opposte: una parte buona e una cattiva, una idonea e l’altra inetta, una felice e l’altra triste. Nephelai Mattia Pascal è un uomo scisso, sdoppiato, che sente di essere solo uno spettatore estraneo della vita. Nuova Compagnia Teatrale – Verona A questo punto è necessario ricorrere alle parole di Otto Rank sul doppio: «incontriamo due forme della stessa costellazione psichica contrapposte sul piano figurativo: abbiamo davanti infatti due diverse esistenze vissute da una stessa persona ma separate dall’amnesia». Teatro nel teatro, realtà e finzione, follia e normalità: il tema del doppio, tanto caro a Pirandello e anche a Carlo Cecchi, che decide di rappresentare un teatro sospeso tra verità e rappresentazione. Personaggi minori nell’opera di Luigi Pirandello: Quei perfetti sconosciuti. Si diventa testimoni della scoperta di un vero io del protagonista, della sua scissione d’identità, che non sente più sua la vita che sta conducendo da sempre.