I beduini, abitanti della steppe arabe, erano invece dediti al piccolo e grande nomadismo a causa del loro speciale modo di sussistenza che si basava strettamente sull'allevamento di ovini e di dromedari e sull'assalto di altri gruppi nomadi e delle carovane dei mercanti. Fu cruciale per la storia europea l'atto, giuridicamente illegittimo, dell'incoronazione papale (fino ad allora i re erano stati solo benedetti dal Papa, mentre lo status giuridico a regnare doveva provenire dall'unico erede dell'Impero romano, il sovrano bizantino). Franchi, Burgundi e Turingi occuparono le zone della Gallia e tra Meno e Elba, mentre la Britannia veniva conquistata da Sassoni, Angli e Frisoni, ai quali si aggiunsero anche gli Juti dello Jutland (attuale Danimarca). Il monachesimo benedettino fu propagato e diffuso in Italia grazie all'opera di papa Gregorio I (540-604), il quale, monaco presso il monastero di Sant'Andrea a Roma, divenne vescovo di Roma. I conti erano i più importanti tra i capi militari, ma erano presenti anche capi alla guida di contingenti più ridotti, come i millenari, centenari o decenari. Si calcola che tra VII e VIII secolo la popolazione europea registrò il livello più basso. ECONOMIA L'Alto Medioevo, ovvero il periodo che gli storici fanno iniziare con la caduta dell'Impero romano e finire intorno all'anno mille, fu caratterizzato, nei territori dell'occidente europeo, da una grave decadenza politica ed Nel caso di terreni più ampi il vassallo riceveva anche diritti giuridici consistenti nell'immunità e nella delega ad amministrare la giustizia ed a goderne dei proventi pecuniari. Questa, pertanto, si svolgeva in modo privato ovvero il processo aveva uno scopo esclusivamente dichiarativo. Da lì compirono una profonda opera di cristianizzazione, ai danni del paganesimo residuo. e s. medio [dal lat. Teodosio I, imperatore d'Oriente, concesse loro la Pannonia come foederati (cioè come difensori dell'Impero in cambio dell'autorità per riscuotere le tasse per pagarsi i costi militari). Il riconoscimento da parte dell'imperatore di Bisanzio e il titolo di patricius purpureus erano ritenuti importanti in quanto consentivano al re "barbaro" di legittimare il possesso delle terre di cui si era appropriato con la conquista e, soprattutto, di istituire una dinastia che si incaricasse di questi possessi. Tra gli sciiti si ebbe un ulteriore scisma con la formazione del gruppo dei kharigiti, che sostenevano il principio radicale secondo il quale qualsiasi fedele può ricoprire la carica di califfo. Quest'ultima nel nome porta il carattere di "nuovo" che caratterizzò le nuove fondazioni urbane. Dopo il suo assassinio (408), i Visigoti non ebbero più rivali ed arrivarono a saccheggiare Roma nel 410, episodio che sconvolse l'opinione pubblica del tempo come testimoniato da Sant'Agostino e da San Girolamo. L' economia nel medioevo è una branca della filosofia, dell'etica e della teologia. economia Complesso delle risorse (terre, materie prime, energie naturali, impianti, denaro, capacità produttiva) e delle attività rivolte alla loro utilizzazione, di una regione, [...]. Col sinodo di Whitby (663) la chiesa britannica completò il processo di fondazione e sottomissione a quella di Roma, organizzandosi gerarchicamente attorno all'arcivescovo di Canterbury. Alto Medioevo - Economia e società - Skuola.net Quella che, con il trionfo del modello economico capitalistico, sarebbe diventata la massima virtù dell'uomo d'affari, la spregiudicatezza cinica e aggressiva, viene considerata nel Medioevo come un'autentica aberrazione, come una indulgenza inammissibile nei confronti di uno degli aspetti Nonostante le difficoltà (alle quali va aggiunta la sconfitta durante la seconda crociata), Luigi VII ebbe il merito di riuscire a riorganizzare la burocrazia regia, con una rete di prevosti e balivi, che riscuotevano le imposte ed amministravano la giustizia. Sebbene poi gli altri musulmani rispettassero la formale sudditanza alla dinastia sunnita di Baghdad, ormai il processo di frammentazione era inarrestabile e vide il fiorire di alcune dinastie locali che spesso diedero vita a splendide culture: la dinastia degli Hamdanidi tra Aleppo e Mosul (890-1003), la dinastia dei Tahiridi e Samanidi in un immenso territorio in Asia centrale con capitale a Bukhara (819-999), o i Buwayhidi in Iran (932-1055), che arrivò a governare Baghdad e il territorio tra Siria meridionale, Giordania e Iraq. Grande preoccupazioni causavano gli sciiti e i kharigiti, quando nacque un forte contrasto tra la dinastia al potere e la famiglia degli abbasidi, che sconfissero l'ultimo califfo omayyade in una grande battaglia nel 750. Re Clodoveo fece allora una scelta singolare, cioè quella di convertirsi, imponendo il battesimo al proprio popolo, non secondo la fede ariana, predominante nei popoli germanici, ma secondo il credo niceno accettando la sottomissione solo e soltanto al vescovo di Roma. Il re (o giudice) governava sulla base di un patto col popolo (cosiddetto "bannus-consensus"), venuto meno il quale il sovrano poteva essere detronizzato ed anche ucciso legittimamente dal popolo medesimo, senza che questo incidesse sulla trasmissione ereditaria del titolo all'interno della dinastia regnante. Nuove città del genere si trovano da Quntovic nelle Fiandre fino a Novgorod in Russia. Si fece vivo anche l'ultimo erede di Etelredo II, Edoardo il Confessore, esiliato in Normandia, che tornò in patria nel 1042, ma venne in seguito sconfitto e fatto ostaggio dei danesi fino alla morte. Egli non era un "re": il re era sempre Dio, che guidava il popolo dei credenti. Se i suoi predecessori avevano avuto come modello l'Impero di Carlo Magno, Ottone III dovette sicuramente essere attratto dai fasti della Roma imperiale di Costantino, scegliendo la città eterna come capitale nella quale insediarsi e dalla quale governare il regno secondo l'ideale della renovatio imperii. Nella penisola iberica frattanto però resistettero focolai di resistenza cristiana, dai quali il goto Pelagio organizzò nel 720 il principato delle Asturie, che circa venti anni dopo si trasformò in regno con capitale a Oviedo (fondata nel 760).[59]. Si diffuse l'economia curtense, ritenuto dalla storiografia ottocentesca e primonovecentesca un sistema chiuso praticamente autarchico, mentre gli storici contemporanei sottolineano la presenza di un seppur modesto commercio. L'espansione dei Franchi, che possedevano ormai quasi tutta la Gallia attirò l'attenzione di Teodorico, che cercò di aiutare i Visigoti inviando loro delle truppe, sia dell'imperatore Anastasio, che cercò di allearsi con Clodoveo, per ridimensionare i Goti, e di ottenere la sua sottomissione formale. La presunta centralizzazione dell'Impero carolingio pertanto, deve essere considerata in base al più frequente legame del re, la cui carica popolare era ora maggiormente legittimata nella nuova veste di imperatore cristiano, con i capi militari. Innanzitutto è importante osservare che in seguito allo stanziamento nelle terre conquistate, i capi militari acquisirono almeno due terzi delle terre dell'aristocrazia romana. Dopo la caduta di Ravenna e dell'Esarcato (751), in Italia restava sotto il controllo bizantino l'Italia meridionale, la Sicilia e la Sardegna, ma progressivamente i bizantini persero queste terre tra IX e XI secolo. [13] La definitiva conversione avvenne attorno alla metà del VII secolo, quando ormai la società longobarda era profondamente mutata rispetto alle sue origini. Per la rinascita del 1000 (ovvero per il passaggio da Alto medioevo a Basso medioevo) si ha la presenza di diversi elementi: 1. La caratteristica principale di questi regni consisteva principalmente nella permanenza delle istituzioni e delle cariche romane, che continuavano ad operare per le popolazioni conquistate e che, pertanto, assicuravano una certa continuità con l'ordinamento tradizionale; d'altra parte, i Germani continuavano ad essere organizzati secondo la loro organizzazione dell'esercito popolo in cui i capi militari guidavano singole comunità, così come i romani rispondevano alle proprie cariche e istituzioni. Nel 631 Grimoaldo, figlio di Pipino di Landen, riprese la carica di Maestro di Palazzo; credendo i tempi maturi per un colpo di mano, intendeva assicurare il trono a suo figlio Childeberto. Venne scelto Arduino d'Ivrea, ma egli incontrò dure resistenze soprattutto tra i feudatari ecclesiastici della pianura padana. Con la caduta dell'Impero romano d'Occidente le terre della Venetia et Histria vennero invase a più riprese da diverse popolazioni germaniche organizzate: parte transitarono, come gli Unni, parte vi si fermarono, come i Goti e i Longobardi, sostituendosi alla nobiltà locale precedente e venendo in breve tempo culturalmente assorbite nella numerosa popolazione storica. Entrambi vennero poco tempo dopo assassinati e dai loro seguaci si instaurò la frattura tra sunniti (che riconoscono la Sunna, ossia gli scritti con detti e fatti del Profeta) e gli sciiti (che riconoscono una Sunna diversa quanto a trasmettitori delle tradizioni e che non riconoscono l'autorità califfale dopo quella di ʿAlī ibn Abī Tālib, legittimo successore di Maometto). Leggi gli appunti su alto-medioevo qui. ʿAffān e Abū Bakr, mentre solo verso la fine del decennio successivo iniziò a predicare in pubblico una rivelazione monoteistica. Un effetto particolare ebbero sulla nobiltà queste invasioni: infatti, essendo gli invasori per lo più guerrieri, rispettavano i contadini perché questi garantivano loro il sostentamento e le tasse (per esempio la "Sala" per i Longobardi, da cui il nome di alcuni paesi). La sua corona fu oggetto di contese feroci, ma il fatto di detenerla raramente portava a un potere effettivo, come d'altronde accadde in Italia. La Britannia fu invasa nel V secolo e cristianizzata tra il V e il VI secolo. L'intervento di papa Alessandro II scongiurò una crisi dovuta alla morte di re Ramiro I, permettendo la conquista nel 1064 della piazzaforte di Barbastro, vicino Saragozza, grazie all'intervento di numerosi cavalieri francesi: sul piano del diritto ecclesiastico, grazie alla richiesta di intervento tramite bolla papale, questo avvenimento è ritenuto il modello per la prima crociata. Si formarono così, con l'andare del tempo, emirati e sultanati indipendenti, non di rado in lotta fra loro. La scelta ebbe una portata storica molto forte, in quanto i Franchi furono di fatto il primo popolo che accettò il primato del vescovo di Roma. Importanti personaggi dell’Alto Medioevo… che (quasi) sicuramente non conoscete 16 giugno 2020 In questa rassegna, suddivisa per epoche e tematiche, vedremo in breve personaggi dell’alto medioevo dimenticati dalla Storia, che però alla Storia contribuirono. D'altra parte è importante considerare che erano diversi gli elementi a capo di una clientela vassallatica, e la interpretazione tradizionale che trasferisce al Regno franco una piramide feudale che fa capo al re, in cui tutti i funzionari erano suoi vassalli, non è accettabile, e si tratta di un trasferimento all'età carolingia di un sistema organizzativo presente soltanto a partire dal XIII secolo quando il re, in effetti, legò a sé i principi territoriali tramite il suo riconoscimento di signore feudale di tutto il regno. La parte Orientale toccò al figlio maggiore, Arcadio, mentre quella occidentale al secondogenito Onorio. Tale vincolo di fedeltà era forte per lo più in tempo di guerra, ma anche nei periodi di pace doveva restare ben saldo. Maggioritario rimase comunque l'elemento latino e greco; e non si deve trascurare il ruolo delle comunità ebraiche, che abbandonarono l'isola solo molti secoli dopo, per disposizione spagnola. Il Corpus Iuris Civilis era formato dal primo Codice (Novus Iustinianus Codex),[32] Digesto (Digestum, seu Pandectae, raccolta degli iura, cioè le opere di giuristi presieduti dal grande giurista Triboniano),[33] le Istituzioni (Institutiones Iustiniani sive Elementa, destinate all'insegnamento del diritto nelle scuole)[34] e il secondo Codice (Codex repetitae praelectionis, ovvero il Codice vero e proprio con la raccolta delle leges imperiali), con il quale le nuove leggi si armonizzavano con quelle antiche. L'enorme dilatazione del califfato e la sempre minor efficienza dell'amministrazione favorirono rivendicazionismi nazionali e, dopo l'autonomia di governo riconosciuta dagli Abbasidi ad Aghlabidi e Tahiridi, si ebbero le prime esperienze indipendentistiche, prima delle quali fu quella dei Tulunidi in Egitto e Siria. La penetrazione araba in Sicilia ebbe inizio nell'827, sostenuta dal nobile locale Eufemio in chiave anti-bizantina, ma l'esercito arabo-berbero, guidato inizialmente dall'anziano giureconsulto Asad ibn al-Furāt, impiegò numerosi decenni prima di superare la forte resistenza locale e quella dei Bizantini che avevano il controllo dell'isola. Quando venne eletto al trono il duca sassone Enrico detto l'Uccellatore (919-936) egli seppe dare una risposta forte a questi problemi iniziando una riforma amministrativa e militare del regno, facendo edificare una serie di fortezze che facessero da centri difensivi, amministrativi, politici ed economici (un po' come erano state le abbazie al tempo di Carlo Magno). Il tempio fu distrutto solo nel corso dell'XI secolo. Nell'860 i variaghi tentarono di attaccare Costantinopoli, che vennero respinti e divennero da allora oggetto di attenzione per i basileis, che iniziarono a reclutare alcuni di loro come guardie di palazzo. Le popolazioni europee intrapresero un ritorno all'agricoltura sistematica nella forma del feudalesimo, con importanti innovazioni come la rotazione delle colture e l'aratro pesante. Gli animali maggiormente allevati erano i suini, anche se nel mondo romano-bizantino restò la predilezione per gli ovini. Organizzò le circoscrizioni locali (shires) con funzionari regi (sheriffs) e creò un catasto, il Domesday Book, con il quale censì tutte le strutture fondiarie del regno. Ciò costrinse i sovrani che si avvicendarono sul trono a legittimare il proprio diritto a regnare rinegoziando i propri rapporti con i grandi aristocratici, allo scopo di garantirsi il loro supporto politico-militare, più spesso di quando fosse avvenuto in età carolingia, quando il sostegno aristocratico era garantito dall'appartenenza alla stirpe di Carlo Magno. Se sul piano militare, demografico, economico e sociale le politiche di Giustiniano furono degli insuccessi, almeno parziali, egli conquistò una fama duratura per la sua rivoluzione giuridica, che organizzò il diritto romano in una forma e uno schema organico che rimane alla base della legge di diverse nazioni odierne. Alcuino di York, fu importante per la direzione della Schola Palatina. L'Inghilterra si evolse in maniera quasi "naturale", dato il suo carattere insulare, dall'eptarchia a un regno unitario. Il regno di Clodoveo si frammentò tra gli eredi, secondo le usanze del tempo che consideravano le conquiste territoriali alla stregua del patrimonio personale di beni mobili. I principali artefici della conversione regale, sempre secondo Gregorio, furono la burgunda regina Clotilde e san Remigio, vescovo di Reims. [158], Archeologia ʿAffān, furono raccolte le tradizioni orali e i pochissimi appunti scritti relativi al Corano, il libro sacro dell'Islam, ma anche la sua legge, perché nello Stato islamico la sovranità appartiene a Dio. Il modello benedettino si impose lentamente, nel corso di un paio di secoli, su un'altra grande tradizione, quella del monachesimo irlandese, che faceva capo a san Colombano (nato attorno al 540): nel suo peregrinare dall'Irlanda, passando per la Gallia, fino all'Italia settentrionale, fondò numerose comunità monastiche che rispettavano la regola irlandese colombaniana. Alla fine del X secolo esisteva una frontiera tra cristiani e musulmani verso il fiume Duero, che era abbastanza fluida. In seguito nacquero delle leggende secondo le quali Igor avrebbe chiamato al suo cospetto rappresentanti di tutte le religioni dell'epoca (ebrei, musulmani, cristiani latini e cristiani orientali), scegliendo quella più adatta al suo principato. Il vescovo di Roma, diversamente dagli altri, andava acquisendo maggiormente quel ruolo di guida della gerarchia ecclesiastica che lo portò a frequenti confronti in materia teologica con la Chiesa ortodossa, come la questione dell'iconoclastia nell'VIII secolo. Invece non avevano scrupoli per la nobiltà ed i proprietari terrieri perché sottraevano loro il controllo delle terre e le relative rendite. Le razzie infatti non terminarono negli anni successivi e si assistette piuttosto a un graduale esaurirsi della spinta araba che forse era la naturale conclusione del processo di espansione. medius, da cui anche mezzo1]. generale o studio dell’attività economica dal punto di vista generale, sia per i secoli del Basso Medioevo. Il Medioevo si distingue in alto Medioevo, durato fino al 1000; e in basso Medioevo. Il figlioletto Ottone III aveva appena tre anni, per cui l'Impero venne tenuto in reggenza da Teofane. Il loro re Teodorico ottenne dall'imperatore Anastasio I il titolo di patricius e il suo popolo ottenne pieni diritti sulle terre occupate. économie (così come i der. [79], Con la morte di Lotario si avvicendarono sul trono gli altri due fratelli Ludovico il Germanico e Carlo il Calvo, per poi vedere l'ascesa di Carlo il Grosso, figlio di Ludovico il Germanico. In Sicilia, dopo la caduta di Palermo nell'831, sorse così un emirato che, nell'899, diventò di fatto autonomo per quasi un secolo dal potere dei Fatimidi che, nel frattempo, avevano sostituito in Ifrīqiya gli Aghlabidi. A differenza di Brunechilde, Clotario doveva avere l'indiscutibile vantaggio per la nobiltà franca di lasciare un ampio margine di potere. La corona tedesca veniva aggiudicata dal IX secolo attraverso un sistema elettivo che gravitava tra questi quattro duchi, impostando un carattere tipicamente federale che ancora oggi sopravvive nelle istituzioni della Germania contemporanea. Inoltre le società sviluppatesi al di fuori dall'impero romano vedevano nella guerra e nel saccheggio un'attività utile e legittima, quindi fu sempre presente la minaccia di incursioni. L'eccessiva ampiezza fece lentamente esaurire le spinte verso l'esterno, che conobbero un arresto nel terzo decennio dell'VIII secolo. Non solo Carlo dovette rinunciare al suo assedio di Saragozza, vuoi per l'indisponibilità dei cristiani spagnoli di avere Carlo come loro "difensore", vuoi per l'arrivo di inquietanti notizie circa un'improvvisa grave ribellione dei Sassoni, ma la sua retroguardia, nel valicare i Pirenei per tornare in territorio franco, fu decimata dalle popolazioni basche (in parte sommaria cristianizzate ma ancora sostanzialmente pagane) nel famoso passo di Roncisvalle: episodio ricordato nei secoli avvenire dalle Chansons des gestes. Gli Ostrogoti si trasferirono in Italia nel 489 e riuscirono a sconfiggere Odoacre. L'equilibrio che ne nacque fu la necessaria premessa per l'affermazione del carattere "corale" della monarchia inglese, che divenne in seguito la prima monarchia costituzionale europea. L'Europa nell'814, anno della morte di Carlo Magno, L'apporto culturale delle tribù germaniche, La Chiesa greca e l'evangelizzazione dell'Europa orientale, Società ed economia europea tra VI e VIII secolo, Nuove incursioni barbariche: Ungari, Normanni e Saraceni. L'Alto Medioevo è, per convenzione, quella parte del Medioevo che va dalla caduta dell'Impero romano d'Occidente, avvenuta nel 476, all'anno 1000 circa. Nella società germanica, peraltro, iniziò la rottura di una organizzazione sociale teoricamente egualitaria, in cui tutti gli uomini che possono combattere sono liberi: i possessori romani e i nuovi possessori germanici formarono un'aristocrazia fondiaria dai contorni sempre più definiti (a partire soprattutto dal VII secolo), mentre alla popolazione romana già inquadrata nelle ville, legata al padrone da regime colonico, si aggiungevano elementi germanici di rango più basso. Una situazione di maggior stallo si determinò nel VII-VIII secolo, quando emerse una situazione poi chiamata eptarchia, cioè dei sette regni: tre angli a est (Northumbria, Mercia, Anglia orientale) e quattro sassoni (Wessex, Sussex, Essex e Kent). Roma si stava sottraendo definitivamente all'influenza di Costantinopoli, rafforzando la sua rivendicata superiorità sulle altre chiese patriarcali. Se tra il V e l'VIII secolo le incursioni di popolazioni "barbare" erano state pressoché ininterrotte, esse erano venute prevalentemente da est, con popolazioni di ceppo uro altaico, quali àvari e bulgari. Rimangono solo i … [69] Un sostanziale fallimento fu invece la sua azione contro gli Arabi di al-Andalus che doveva servire a qualificarlo come "difensore" della Cristianità, rinverdendo il passato trionfo del nonno Carlo Martello contro i musulmani nella Battaglia di Poitiers. Il Giudicato d'Arborea sopravvisse fino al 1400, arrivando alla quasi unificazione della Sardegna in un unico regno sotto Mariano IV prima ed Eleonora d'Arborea dopo. Ulteriori dissapori si sommarono quando Ottone I rinnovò il titolo imperiale nell'incoronazione papale, irritando il "legittimo" imperatore bizantino, anche se allora si cercò di rimediare col matrimonio tra la principessa bizantina Teofane e il figlio di Ottone, Ottone II. Dall'Inghilterra, dove più fertile fu il movimento benedettino, iniziò un percorso di evangelizzazione che interessò soprattutto il nord della Germania: l'anglosassone san Bonifacio nell'VIII secolo evangelizzò la Turingia e l'Assia e fondò diverse abbazie prima di subire il martirio. Nel VI secolo, la Penisola arabica era abitata, nelle sue aree centrali e settentrionali, da tribù nomadi indipendenti mentre in quelle meridionali erano attive, sotto il nome di Himyariti (i latini homerites), gli eredi dei grandi regni sabei, del Hadramawt, del Qataban, di Awsan e dei Minei, tutte culture sedentarie estremamente progredite nelle conoscenze idrauliche e assai attive fin dal secondo millennio a.C. nel commercio dei cosiddetti "aromata", fra cui il famoso incenso, assai richiesti in area mediterranea, mesopotamica e iranica. [58][60] Nel 734 infatti veniva presa Avignone e contemporaneamente veniva saccheggiata Arles. In un'ottica più ampia, è a partire dall'inizio del secolo IX, nonostante le invasioni, che inizia quel movimento che comporterà un aumento della resa agricola e conseguentemente demografico, fondamentale per la rinascita dell'occidente medievale. Da allora la corona d'Italia passò ai successori di Ottone I fino al 1002. Nel 1004 il dogato sconfisse i pirati illirici e decise di dare un nome al proprio "stato": Repubblica di Venezia (o Venetia). Già nel VI secolo la cosiddetta peste di Giustiniano aveva decimato la popolazione delle città, mentre fin dalla tarda antichità continuava il processo di spopolamento con abbandono delle città e dei villaggi nelle campagne in favore di villae difese militarmente dove i contadini si assoggettavano a un regime di semi-libertà in cambio di protezione. Il processo di conversione al cristianesimo orientale fu graduale e culminò nel 957 con il battesimo della vedova di Igor, la principessa Olga. Nel 1064 fu conquistata Coimbra, dopo un pellegrinaggio di Ferdinando I al santuario di Santiago di Compostela, che in quel periodo guadagnò la fama di Santiago Matamoros (Santiago Ammazza Saraceni), grazie all'apparizione di san Giacomo durante la battaglia di Clavijo, secondo tradizione. Velleio Patercolo, Historiae romanae ad M. Vinicium libri duo, II, 106.2. Nello stesso anno Clotario mise a morte Brunechilde, che aveva perso l'appoggio della nobiltà. Nell'Alto Medioevo vi si trovavano una serie di principati attorno a varie città-mercato governate da principi-guerrieri. Il feudo però restava di proprietà del signore, concesso in possesso al vassallo che quindi non poteva né trasmetterlo in eredità, né alienarlo. Nel 1066 Guglielmo il Conquistatore, duca di Normandia, sbarcava in Inghilterra sbaragliando con la battaglia di Hastings (14 ottobre) la resistenza anglosassone e venendo incoronato re d'Inghilterra il 25 dicembre di quell'anno. A quell'epoca Kiev divenne una grande capitale, sede metropolitica e centro di irradiazione culturale e cristiana per il territorio circostante. Alla fine del IX secolo vennero alla luce anche delle eresie, quali quella degli estremisti sciiti-ismailiti, detti Carmati, nel Bahrein, che rese necessario il taglio delle rotte commerciali nel Golfo Persico dirottate nel Mar Rosso e nel Corno d'Africa. Sei anni più tardi i Visigoti invasero l'Italia (401) ma vennero ripetutamente sconfitti dal generale di origine barbarica Stilicone, che però non poté impedire il massiccio superamento della ormai sguarnita frontiera danubiana da parte delle popolazioni germaniche a partire dal 406. [38] Basilio II cercò di contenere l'aristocrazia, colpendo duramente chi creava problemi, lottò contro i Musulmani e soprattutto contro i Bulgari, vincendo lo czar Samuele e guadagnandosi l'appellativo di "Ammazzabulgari" (Bulgaroctonos).[39]. Alla fine del Quattrocento l'economia dell'Europa centrale e occidentale era ancora in parte definita dall'eredità lasciata dall'alto e tardo medioevo. I regni germanici erano spesso in conflitto tra loro, soggetti a guerre, scissioni e accorpamenti. Scriptores rerum Langobardicarum et Italicarum saec. Era la cosiddetta iconoclastia, che generò una crisi che si protrasse fino al IX secolo. Le resistenze degli slavi vennero sconfitte solo con un continuo martellamento dei tedeschi. Nell'800 il titolo di "Imperatore" fu riproposto nell'Europa occidentale con Carlo Magno, detto "Il Grande", il cui impero carolingio influenzò di molto la struttura sociale e la storia europea. Lo squilibrio creato a Oriente dalle campagne in Europa occidentale fu subito colto dai persiani, che tra il 540 e il 562 invasero l'Armenia e la Siria, conquistando anche la metropoli di Antiochia. Questi però scomparve già nel 950, per cui gli successe il marchese d'Ivrea Berengario II, che a sua volta elesse come successore il figlio Adalberto.