Alla fine del 1942 ai britannici si unirono le forze aeree statunitensi, organizzate nella Eighth Air Force del generale Carl Andrew Spaatz; gli statunitensi adottarono un approccio diverso, puntando su bombardamenti di precisione condotti di giorno e confidando nella corazzatura e nel pesante armamento difensivo dei bombardieri Boeing B-17 Flying Fortress e Consolidated B-24 Liberator per respingere i caccia tedeschi. L'esercito tedesco era stato gravemente danneggiato, subendo 1 400 000 tra morti, feriti e dispersi tra luglio e dicembre[89]. Tra i pochi casi che diedero luogo a inchieste ufficiali vi furono il massacro di Biscari del 10-14 luglio 1943 (l'uccisione di 73 soldati italiani e tedeschi presi prigionieri[180]) e il massacro di Dachau del 29 aprile 1945 (l'uccisione di un certo numero di guardie delle SS, mai accertato con precisione ma probabilmente intorno alle 50, subito dopo la liberazione del campo di concentramento di Dachau[181]). ● La posizione geografica e una fitta rete di canali navigabili – che ... Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. Ormai l'Armata Rossa era esausta dopo tre mesi di offensive ed estenuanti inseguimenti, con i reparti stanchi e gravi carenze logistiche. L'offensiva tedesca scattò il 16 dicembre, cogliendo completamente di sorpresa i comandi alleati: alcune colonne corazzate tedesche penetrarono in profondità, superando i deboli sbarramenti statunitensi, catturando più di 6 000 prigionieri sul massiccio dell'Eifel e avanzando verso Bastogne. La controffensiva fu preparata contemporaneamente in Africa Orientale e in Libia: nel primo territorio, per il netto squilibrio delle forze opposte, dopo circa un anno e mezzo di operazioni, la difesa italiana non poté evitare la vittoria britannica (6 aprile 1941, capitolazione di Addis Abeba; 27 novembre 1941, caduta di Gondar, ultimo presidio italiano in Etiopia a deporre le armi). Conflitto nel quale furono coinvolti quasi tutti i Paesi del mondo, combattuto dal 1939 al 1945. Questa enorme disponibilità navale consentì ai comandi statunitensi di allestire una seconda grande flotta con cui condurre, in contemporanea agli attacchi nelle Salomone e in Nuova Guinea, una grande avanzata nel Pacifico centrale. Il 6 febbraio 1945 un ordine di Stalin dispose la deportazione di tutti i tedeschi atti al lavoro compresi tra i 17 e i 50 anni, perché contribuissero a riparare i danni della guerra in URSS; poiché la maggior parte degli uomini era sotto le armi, i deportati furono in maggioranza donne. La capitolazione tedesca a ovest fu firmata ufficialmente dal generale Alfred Jodl il 7 maggio a Reims, alla presenza del generale Eisenhower; la notte dell'8 maggio, al quartier generale del maresciallo Žukov a Berlino, il feldmaresciallo Wilhelm Keitel firmò un secondo documento di resa incondizionata della Germania, ponendo ufficialmente fine alle ostilità in Europa. Allo scoppio della seconda guerra mondiale nel settembre 1939, gli Stati Uniti d'America avevano adottato una posizione di rigida neutralità: benché il presidente Franklin Delano Roosevelt avesse più volte espresso preoccupazione per l'aggressivo espansionismo adottato da Germania e Giappone, il paese era pervaso da un forte sentimento di isolazionismo e pertanto, nel corso degli anni 1930, il Congresso aveva approvato una serie di "atti di neutralità" che vietavano formalmente agli Stati Uniti qualsiasi coinvolgimento in guerre straniere. Il comando francese, poiché la rottura sulla Mosa misurava solo 50 km e la linea Maginot (➔ linea) era intatta, pensò fosse sufficiente concentrare truppe di riserva, a N e a S delle colonne nemiche di sfondamento, per tamponare il versamento e prendere più tardi l’offensiva. La decisione di Hitler di rompere il patto Molotov-Ribbentrop e di scatenare un attacco generale contro l'Unione Sovietica, manifestata per la prima volta già nel luglio 1940, nasceva in primo luogo dalle concezioni ideologico-razziali del dittatore volte alla costituzione di un Lebensraum ("spazio vitale") per la nazione tedesca; a questi fondamenti ideologici si accompagnarono però anche complesse motivazioni strategiche, politiche ed economiche: sconfiggere l'ultima potenza rimasta sul continente europeo per poi riversare l'intera potenza della Wehrmacht contro i britannici, e organizzare un'area di sfruttamento economico autosufficiente per condurre l'attesa lunga guerra transcontinentale contro gli Stati Uniti[34]. Nonostante il peggioramento delle condizioni climatiche i sovietici, partendo dalla loro grande testa di ponte a Kiev, progredirono nell'Ucraina occidentale nel tentativo di schiacciare le forze tedesche sulla costa del Mar Nero. Il conflitto ideologico tra blocco occidentale e blocco orientale finì ben presto per affermarsi anche in Asia: nel 1949 i comunisti di Mao ottennero infine la vittoria nella lunga guerra civile cinese obbligando il Kuomintang di Chiang Kai-shek a rifugiarsi a Taiwan, mentre nel 1950 lo scoppio della guerra di Corea tra la Corea del Nord satellite dei sovietici e la Corea del Sud spalleggiata dagli statunitensi rischiò seriamente di trascinare il resto del mondo in un nuovo conflitto. Ad ogni modo, le forze partigiane italiane riunite nel Corpo volontari della libertà arrivarono a organizzare un gran numero di unità armate, capaci anche di operazioni su vasta scala che portarono, nel corso del 1944, alla temporanea creazione di vere e proprie "Repubbliche partigiane" nei territori occupati; la reazione dei tedeschi e delle forze collaborazioniste della Repubblica Sociale Italiana fu di pari intensità, concretizzandosi spesso in sanguinose azioni di rappresaglia contro la popolazione civile (come nei casi della strage di Marzabotto, dell'eccidio delle Fosse Ardeatine, e dell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema). Le colonne meccanizzate sovietiche, a cavallo del Danubio, accerchiarono completamente Budapest e le cospicue forze tedesche e ungheresi poste a sua difesa il 27 dicembre 1944[109]; l'assedio di Budapest infuriò fino al 13 febbraio 1945 come una dura battaglia urbana, con perdite ingentissime per tutte e due le parti e devastazioni della città altrettanto enormi, prima che le residue forze tedesche e ungheresi capitolassero[79]. L’Italia fin dal 1° settembre aveva invece dichiarato la ‘non belligeranza’, l’astensione dal conflitto essendo imposta tanto dall’impreparazione militare e morale del paese, quanto dall’ostilità della corona e di gran parte delle stesse sfere dirigenti fasciste. Dalla Gran Bretagna l’Italia ricevette due sconfitte navali vicino alla Calabria e vicino a Creta. La furia suicida contagiò anche la Marina, che il 7 aprile fece salpare con le ultime scorte di carburante disponibili l'unica grande unità rimasta operativa, la corazzata Yamato: la nave doveva incagliarsi deliberatamente al largo di Okinawa e lottare fino alla fine con i suoi cannoni, ma fu colata a picco a metà strada da ripetute incursioni aeree[132]. Altri risultati per guerra mondiale, Seconda. La decisione di Hitler di lasciare forti guarnigioni a presidiare i porti lungo la costa occidentale della Francia e nella zona dello stretto di Dover, se da un lato lasciò tagliati fuori migliaia di soldati tedeschi, dall'altro impedì agli anglo-statunitensi di disporre di scali dove scaricare i rifornimenti, i quali dovevano essere convogliati unicamente attraverso i porti della Normandia o della Provenza lungo strade e ferrovie sconvolte dalla guerra. Secondo alcuni studi, tra il 1942 e il 1945 militari statunitensi commisero circa 14 000 stupri in Inghilterra, Francia e Germania[186][187][188]. Per ordine diretto di Roosevelt, MacArthur si sottrasse alla cattura e riparò in Australia, mentre le sue forze dovettero capitolare il 9 maggio; circa 76 000 soldati statunitensi e filippini caddero prigionieri dei giapponesi, venendo sottoposti a una serie di vessazioni e marce forzate che causarono la morte di migliaia di loro[54]. La battaglia nel centro di Berlino si concluse definitivamente il 2 maggio con la resa della guarnigione[127], dopo aver provocato 135 000 perdite nei ranghi dell'Armata Rossa e 400 000 tra morti e feriti e 450 000 prigionieri tra i tedeschi[38]. Davanti a questi disastri, il governo giapponese non poté fare altro che capitolare. Il trattato del 1919 aveva separato dal resto della Germania la regione della Prussia orientale, circondata da territorio polacco; Hitler reclamò allora la restituzione della città di Danzica e del territorio a essa vicina, il "corridoio polacco". A costo di gravi perdite, con oltre 1 milione di soldati morti o feriti dal 22 giugno 1941 al 30 marzo 1942[61], la Wehrmacht riuscì a fermare la prima controffensiva dell'Armata Rossa, altrettanto provata con 1,5 milioni di perdite[38]. La rapida e schiacciante vittoria delle potenze dell'Asse nei Balcani non segnò la fine della guerra in questo teatro operativo. [06-2011] 13 - La Seconda Guerra Mondiale. L'epoca successiva alla prima guerra mondiale vide la completa affermazione dell'Impero giapponese come grande potenza: dopo aver inglobato parte delle colonie tedesche dell'Oceano Pacifico e aver assunto il controllo di diverse lucrose rotte commerciali nel bacino, con il Trattato navale di Washington del 6 febbraio 1922 il Giappone ottenne il diritto di disporre della terza più grande flotta da battaglia del mondo, una condizione che gli garantiva una superiorità militare visto che i suoi più forti contendenti (gli Stati Uniti e il Regno Unito) dovevano dividere le loro flotte tra Pacifico e Atlantico. Mentre alcune unità attaccavano Hong Kong (che capitolò il 25 dicembre seguente), l'8 dicembre 1941 truppe giapponesi invasero la Thailandia, dove il governo dittatoriale del generale Plaek Phibunsongkhram si affrettò a siglare un trattato di alleanza con Tokyo. La Campagna del Nordafrica è storicamente conosciuta anche come Guerra nel deserto: fu un importante capitolo della Seconda Guerra Mondiale. Alle politiche razziali tedesche non sfuggirono i prigionieri di guerra sovietici, privati in tutto e per tutto dei diritti concessi loro dalle convenzioni internazionali in merito: con l'approvazione delle più alte cariche militari tedesche sul fronte orientale, dei 5,5 milioni di soldati sovietici caduti in mano tedesca, circa 3,3 milioni morirono in enormi campi di prigionia per esecuzioni, fame, privazioni e gelo[165]. La Luftwaffe bombardò fin dai primi giorni di guerra svariate città sovietiche come Minsk, Leningrado e Sebastopoli; il primo bombardamento aereo di Mosca fu effettuato il 21 luglio 1941 con varie azioni che si ripeterono fino al dicembre seguente, Stalingrado fu letteralmente rasa al suolo da ripetuti attacchi della Luftwaffe tra l'agosto e il novembre 1942 mentre gli attacchi aerei al grande centro industriale di Nižnij Novgorod proseguirono fino al giugno 1943. secondo conflitto globale combattuto fra il 1939 e il 1945, Le due rese della Germania: in alto la delegazione tedesca sigla la resa a Reims il 7 maggio, in basso sigla la resa a Berlino l'8 maggio, Il contenuto è disponibile in base alla licenza, Documenting Numbers of Victims of the Holocaust and Nazi Persecution, The “Comfort Women” Issue and the Asian Women’s Fund, UNIT 731 - Japan's Biological Warfare Project, Sicilia 1943, l'ordine di Patton: «Uccidete i prigionieri italiani», Prisoner Taking and Prisoner Killing in the Age of Total War: Towards a Political Economy of Military Defeat, Taken by Force: Rape and American GIs in Europe during World War II (review), 3 Dead Marines and a Secret of Wartime Okinawa, Judicial system United States Amry - Report of the Committee on Military Affair - House of Representatives, The unspoken secret: Sexual violence in World War II, The Soviet Union and Communist China, 1945-1950, Massacres in Dismembered Yugoslavia, 1941-1945, Die AVNOJ-Bestimmungen und der Völkermord an den Deutschen in Jugoslawien 1944 – 1948, Germany and the Second World War, Volume VI: the global war, Storia controversa della seconda guerra mondiale, Le battaglie decisive della Seconda guerra mondiale, Storia militare della seconda guerra mondiale, Tora, tora, tora – Il giorno del disonore, La guerra partigiana 1941-45 e la Resistenza 1940-45, Stalingrad to Berlin: the german defeat in the east, Ultima modifica il 12 gen 2021 alle 02:46, attacco della Germania nazista alla Polonia, bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki, Eventi precedenti la seconda guerra mondiale in Europa, Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori, Entrata dell'Italia nella seconda guerra mondiale, Mandato francese della Siria e del Libano, Sfera di co-prosperità della Grande Asia orientale, American-British-Dutch-Australian Command, gli scontri aeronavali nella zona dell'Artico, Comitato Polacco di Liberazione Nazionale, Supreme Headquarters Allied Expeditionary Force, offensive concentriche sferrate dagli Alleati, Offensiva della primavera 1945 sul fronte italiano, Fine della seconda guerra mondiale in Europa, Bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki, Bombardamenti strategici durante la seconda guerra mondiale, Bombardamenti sulla Germania durante la seconda guerra mondiale, Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia, Esercito anti-giapponese dei popoli malesi, Corps expéditionnaire français en Italie, Modifiche territoriali causate dalla seconda guerra mondiale, Conseguenze della seconda guerra mondiale, Conteggio delle vittime della seconda guerra mondiale per nazione, United Nations Relief and Rehabilitation Administration, dalle popolazioni italiane della Venezia Giulia e della Dalmazia, Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord, Armi da fuoco portatili impiegate nella seconda guerra mondiale, Aspetti politici e sociali della seconda guerra mondiale, Bambini e adolescenti durante la seconda guerra mondiale, Evoluzione in mappe della seconda guerra mondiale, Impiego dei carri armati nella seconda guerra mondiale, Nazioni coinvolte nella seconda guerra mondiale, Operazioni militari durante la seconda guerra mondiale, Statistiche correlate alla seconda guerra mondiale, Tecnologia e logistica nella seconda guerra mondiale, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Seconda_guerra_mondiale&oldid=117923373, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. L'entrata in linea dei grandi quadrimotori a lunga autonomia come gli Avro 683 Lancaster e gli Handley Page Halifax consentì di mettere in pratica questa nuova strategia a partire dal marzo 1942, quando gli antichi centri storici di Lubecca e Rostock furono devastati da una serie di incursioni incendiarie; seguì il lancio dell'operazione Millennium tra maggio e giugno: Harris tentò di concentrare l'intera forza di bombardieri della RAF (poco meno di mille velivoli per volta) su un unico obiettivo, radendo al suolo Colonia ma subendo anche forti perdite da parte dei caccia notturni della Luftwaffe quando attacchi simili furono tentati su Essen e Brema[141]. È anche vero che i rivoltosi stessi avevano la necessità di agire nel minor tempo possibile proprio per evitare la presa del potere da parte dei sovietici in Polonia, visto che il 22 luglio, poco più di una settimana prima dell'inizio della rivolta, il Comitato Polacco di Liberazione Nazionale (filo-comunista) venne riconosciuto come il nuovo governo legittimo dall'URSS[99]. I rifornimenti giungevano nel Regno Unito non senza contrasto. 0 0. I danni economici e alle infrastrutture erano enormi: 25 milioni di persone in Unione Sovietica e 20 milioni in Germania erano senzatetto, nei Paesi Bassi il 60% del sistema viario e dei canali era stato distrutto col conseguente allagamento di 219 000 ettari di territorio, in Grecia i due terzi della flotta mercantile erano stati affondati, in Jugoslavia un terzo della capacità industriale era andato perduto[213]. Piccoli nuclei di resistenza tedeschi rimasero attivi nella regione del Frisches Haff fino alla capitolazione del Terzo Reich. Il piano difensivo sovietico considerava obiettivo fondamentale il mantenimento del settore di Voronež, per evitare l’avvolgimento diretto di Mosca da E. I successi conseguiti a luglio e nella prima decade di agosto contro il nemico in rotta che abbandonava, decimato, immensi territori, condussero l’alto comando tedesco alla decisione di sottrarre all’armata corazzata di von Bock, diretta verso Stalingrado, un buon terzo degli effettivi, per lanciarlo alla conquista dei petroli del Caucaso. Le offensive alleate nel Pacifico stavano ormai convergendo sul Giappone stesso. Fai clic per espandere i titoli correlati. In campo tedesco lo sforzo venne a gravitare quasi solo sul gruppo sud che, al comando di, Dall’inizio del conflitto fino al maggio 1945, ebbe luogo nell’Atlantico il confronto tra gli Alleati e le forze dell’Asse per il controllo delle rotte di navigazione utilizzate dai primi per i rifornimenti di armamenti e materie prime.All’inizio della guerra il naviglio di superficie pesante franco-britannico era enormemente superiore a quello tedesco. Nel frattempo, il 15 agosto truppe francesi e statunitensi sbarcarono in Provenza (operazione Dragoon), suggellando la disfatta tedesca: mentre gli Alleati avanzavano verso Marsiglia e Lione, i tedeschi dovettero evacuare in fretta l'intera Francia occidentale per non rimanere tagliati fuori; a metà settembre le armate provenienti dalla Provenza si ricongiunsero con le truppe che scendevano dalla Normandia nei pressi di Digione. Calcolare il numero delle vittime causate dalle politiche razziali della Germania è molto difficile, per quanto svariati studi susseguitisi negli anni siano giunti a una stima compresa tra i 15 e i 17 milioni di morti comprendente circa 6 milioni di ebrei, 6 milioni di civili sovietici, 1,8 milioni di civili polacchi, più di 250 000 disabili e tra 196 000 e 220 000 romaní[166]. Soldati statunitensi compirono stupri tanto nel teatro di guerra europeo che nel Pacifico. La guerra portò a una ridistribuzione del potere mondiale, ora passato stabilmente nelle mani di statunitensi e sovietici mentre le potenze europee si avviavano a un periodo di declino; ciò fu testimoniato dalla grande ripresa del fenomeno della decolonizzazione, in particolare in Asia dove le sconfitte per mano dei giapponesi avevano infranto l'aura di invincibilità di cui avevano goduto i colonizzatori occidentali[220]. 8.2 Il fronte orientaleCon la terza campagna invernale del 1943-44 e con la quarta campagna estiva del 1944, i Sovietici, la cui superiorità sui Tedeschi era ormai notevole in uomini e in armamenti, si rovesciarono sull’Europa orientale, portandosi contemporaneamente sulla Vistola, nei Balcani e in Ungheria, fino a Budapest. La battaglia d'Inghilterra vide la prima grande campagna di bombardamento strategico della guerra: la Luftwaffe iniziò la battaglia prendendo di mira principalmente obiettivi militari ma in seguito cambiò strategia e attaccò le città, per distruggere le industrie e soprattutto per scuotere il morale della popolazione civile. Nel marzo 1938 si ebbe l’annessione tedesca dell’Austria. Le colonie italiane in Africa furono ben presto teatro di ampi scontri. A partire dal 19 febbraio, le Panzer-Division tedesche del feldmaresciallo Erich von Manstein sferrarono il loro contrattacco nel settore di Char'kov: i sovietici furono colti di sorpresa, e i tedeschi riguadagnarono la linea del Donec e del Mius riconquistando la stessa Char'kov. … La distruzione del sistema di produzione del carburante si rivelò catastrofica per la Germania: per quanto le industrie tedesche continuassero a produrre grandi quantitativi di carri armati e aerei di ottima qualità, questi erano inutilizzabili perché privi della benzina per muoversi. I tedeschi tentarono disperatamente di rallentare l'avanzata per permettere il deflusso delle forze che rischiavano di rimanere tagliate fuori ad est della Beresina, ma l'avanzata sovietica fu inarrestabile: Minsk venne liberata il 3 luglio, decretando in pratica l'annientamento del Gruppo d'armate centro tedesco, che alla fine delle operazioni perse tra 350 000 e 400 000 uomini, fra morti, feriti e prigionieri[79]. Nel frattempo, il 20 gennaio truppe giapponesi provenienti dalla Thailandia avevano dato il via all'invasione della Birmania, mossa strategica per assicurare la difesa delle recenti conquiste nel sud-est asiatico e interrompere i rifornimenti bellici ai cinesi: nonostante l'aiuto di un corpo di spedizione cinese arrivato dallo Yunnan, i britannici dovettero abbandonare Rangoon l'8 marzo e ritirarsi alla volta dell'India, lasciando virtualmente l'intera Birmania in mano ai giapponesi entro il maggio seguente[56]. Università non definita La fine della seconda guerra mondiale: Questa … Le forze italiane, indebolite dai precedenti impegni in Etiopia e in Spagna, non erano però ancora pronte a sostenere un conflitto deficitando gravemente di preparazione e armamenti moderni, ma queste contestazioni furono sbrigativamente rigettate da Mussolini, conscio della situazione italiana ma convinto di un'imminente vittoria tedesca e quindi dell'impellente necessità di entrare in guerra per motivi di prestigio personale e di convenienza geopolitica[17].