Alla fine del primo millennio la maggioranza delle popolazioni viveva nelle campagne, producendo tutto ciò di cui si aveva bisogno; le comunicazioni erano difficili ed incerte e le carestie e le epidemie si ripetevano con regolare frequenza. Qui essi acquisirono le competenze indispensabili per la gestione di comunità complesse e raggiunsero una maturità politica che permise loro di liberarsi, in seguito, dalla stessa tutela del vescovo. Una trasformazione determinante si produsse fra il XII e il XIII secolo, quando prese forma un sistema istituzionale di maggiore complessità – il “comune podestarile” – imperniato sulla figura di un podestà, politico professionale e itinerante chiamato di anno in anno a svolgere la sua funzione in città diverse e ricompensato per questo. Historiae rerum in Italia gestarumIII - Ferreto de' Ferreti. L’anno mille. Esse fornivano sedi organizzative alla componente mercantile e artigiana della popolazione. Le repubbliche marinare 1. 1085, Asti 1095, Milano 1097, Arezzo 1098, Genova 1099). La coniuratio, il giuramento comune che pose le basi dell’emancipazione dei cittadini dal potere vescovile, riunì in un medesimo progetto di autonomia componenti diverse: uomini della guerra, cioè aristocratici di tradizione militare, spesso appartenenti alla clientela vassallatica vescovile ma non di rado residenti in città pur continuando a mantenere nel contado castelli e diritti signorili; uomini del denaro (mercanti, cambiatori, monetieri), ai quali la ripresa economica del secolo XI aveva fornito un peso sociale rilevante; uomini del diritto e della parola: notai, giudici, esperti di leggi, tutti detentori di una competenza giuridico-retorica che ne faceva i padroni dei circuiti della comunicazione orale e scritta. • Sai collocare su una carta le repubbliche marinare? Mediante l’acquisizione di particolari privilegi economici e sfruttando le opportunità offerte dal movimento crociato, Genova e Venezia, riuscirono così nel secoli XIII-XV ad ampliare in modo straordinario i propri domini in Oriente. Sviluppo delle città marinare… 28-ott-2015 - Le Repubbliche marinare rappresentano una variante alla civiltà comunale, frequente in quell'epoca (X-XIII), dove i mercanti istituirono le prime nuove forze economiche: coniarono monete d'oro, misero a punto nuovi generi di trattative, brevettarono nuovi sistemi di contabilità e incentivarono i progressi nella navigazione. La constatazione implica una conseguenza importante, e cioè che il terreno su cui si formarono ovunque in Europa le autonomie cittadine è il medesimo terreno su cui si formarono per altro verso i poteri signorili: la disgregazione delle strutture di inquadramento assicurate dall’impero costruito dai franchi. Solo quando si giunse alla formazione di società popolari unitarie lo schieramento poté talvolta rifondarsi su base corporativa, abbandonando l’originaria struttura territoriale. Infine, il comune si espanse, subentrando alle presenze vescovili e ulteriormente incrementandole, perché aveva in sé le forze per farlo. Alla ne di ogni unità, una prova generale della verifica, in un’ora e con il punteggio per autovalutarsi. Riassunto dettagliato sulle repubbliche marinare di Amalfi, Pisa, Genova e Venezia… Continua. Sei pronto per la verifica? Venezia per contro continuò a combattere con alterna fortuna contro l’impero ottomano vedendo sempre più ridursi, in seguito alla perdita dell’Eubea (1470), delle isole dell’Egeo e di Cipro, il proprio impero coloniale, limitato ormai, dopo la perdita di Candia (1669), alle isole ioniche e a pochi centri costieri dalmati. Ed evidenzia la straordinaria occasione di arricchimento che le … Sotto il profilo politico il movimento comunale si collocò perciò all’interno di un fenomeno di ordine assai più vasto, quello della crescita generale di poteri su base locale che contrassegnò l’Europa postcarolingia. Nel loro complesso le crociate si sono rivelate un affare soprattutto per le repubbliche marinare italiane, che hanno affittato ai crociati navi da trasporto e da battaglia. La sua struttura istituzionale era almeno relativamente semplice. La questione delle origini comunali è stata affrontata negli ultimi decenni secondo prospettive che considerano il caso italiano in un contesto molto ampio. In secondo luogo, la città vescovile precomunale aveva già posto le premesse per un’espansione, perché il vescovo esercitava all’intorno, al di là della sua già rilevante presenza nelle strutture del possesso fondiario, una precisa egemonia territoriale di tipo signorile. Per comprendere le ragioni lontane del suo avvento occorre guardare a una storia minore che si svolse nei quartieri e nei rioni fra una torre, una chiesa e una piazza. Tratto da: La storia medievale attraverso i documenti, a cura di Anna Maria Lumbelli, Giovanni Miccoli, Bologna, Zanichelli, 1974, pp. Il movimento di “popolo” in questa prima fase ebbe dunque una base territoriale e diede voce a ceti privi fino ad allora di un’adeguata rappresentanza politica. Hostaria Le Repubbliche Marinare, Pisa: See 1,495 unbiased reviews of Hostaria Le Repubbliche Marinare, rated 4.5 of 5 on Tripadvisor and ranked #34 of 958 restaurants in Pisa. Che cosa signi ca “rotazione biennale”? Le repubbliche marinare Grazie alle repubbliche marinare si riattivarono i contatti tra l'Europa, l'Asia e l'Africa; la loro storia s'intreccia sia con l'avvio dell'espansione europea verso Oriente, sia con le origini … D’altro canto, il cambiamento al vertice fu solo l’aspetto più visibile di una ristrutturazione complessiva dell’apparato comunale, che venne ora articolandosi in consigli maggiori e minori, commissioni e uffici con compiti determinati: insomma, in un sistema di governo del quale l’istituzione del podestà fu il fulcro e il centro di coordinamento. Se ti va di affrontare la prova, ti auguro buon divertimento. Fu un complesso normativo capillarmente diffuso, i cui esempi più organici furono gli Ordinamenti sacrati di Bologna (1282) e gli Ordinamenti di giustizia fiorentini (1293). Fu così nel caso di Genova e Pisa che cacciarono gli Arabi dalle loro basi in Sardegna e Corsica. Almeno tre fattori concorsero a determinare tale trasformazione. Ed è noto che anche le principali famiglie che alimentarono il grande circuito dei podestà itineranti furono per lo più di ascendenza aristocratica (per esempio i milanesi Pusterla, Pirovano, Pietrasanta, i bolognesi Andalò e Lambertini, i modenesi Rangoni). Andrea Mussinelli (IA) Le repubbliche marinare … Che cosa sii ca “rotazione biennalei ne di ogni unità, una prova generale della vi ca, in un’ora e con il punteggio per autovalutarsi. Hostaria Le Repubbliche Marinare, Pisa: See 1,486 unbiased reviews of Hostaria Le Repubbliche Marinare, rated 4.5 of 5 on Tripadvisor and ranked #39 of 955 restaurants in Pisa. Il termine Repubbliche marinare venne attribuito nell'Ottocento (quindi molti anni dopo) ad alcune città costiere italiane che tra il X e il XIII secolo prosperarono grazie alle proprie attività navali.Di solito il termine viene utilizzato per descrivere le quattro città portuali più importante: Amalfi, Pisa, Genova e Venezia. UNASGTORIA IORNATA R OSADMONETA DELLA ENTELLO 23 Le repubbliche marinare: D L’emissione opo il Mille alcune città bio Genova, il cui nome viene da costiere iniziarono a ma- alcuni studiosi fatto … Book B&B Le Repubbliche Marinare, Venice on Tripadvisor: See 128 traveller reviews, 103 candid photos, and great deals for B&B Le Repubbliche Marinare, ranked #286 of 574 B&Bs / inns in Venice and rated … Pisa, che durante il regno longobardo conservava ancora una colonia di romei – e cioè di bizantini – penalizzata dalla deviazione verso Lucca della strada per Roma e minacciata inoltre dagli arabi, visse mediocremente grazie allo sfruttamento delle sue paludi salate sino a che nel secolo XI le prime spedizioni navali, dirette in Corsica e alle Baleari, in Sicilia, al Maghreb, non permisero ai suoi cittadini di intraprendere una proficua attività mercantile. Fuori dal tessuto feudale, esposte alle incursioni dei musulmani e dei normanni, così come alle razzie dei pirati illirici, esse costituirono flotte che, inizialmente destinate alla difesa, si trasformarono in seguito, durante il XII secolo, in efficaci strumenti di una vasta azione mercantile lungo tutto il bacino mediterraneo fino al Mar Nero. CONCORRENTI Amalfi Pisa Genova Venezia LE REPUBBLICHE MARINARE CONCORRENTI Amalfi Pisa Genova Venezia A volte si alleano: Pisa e Genova per cacciare gli arabi A volte si fanno la guerra: 1135 … X sec. [Walter Haberstumpf]. Le … E occorreva infine costruire un diritto, legittimare il fatto compiuto, mettere per iscritto i rapporti che la città intratteneva con comunità, signori ed enti del contado: furono giudici, notai e intellettuali a svolgere questa funzione, innescando un processo di documentazione, destinato a divenire imponente nella seconda metà del Duecento, che fa della civiltà comunale italiana il trionfo della parola scritta. b furono protetti con solide muraglie . lióne) s. m. [lat. - XIV sec. Le repubbliche marinare: riassunto. Le città che si affacciavano sul Baltico e le città marinare tedesche fondarono una lega commerciale chiamata Lega anseatica. Quanto a Genova, distrutta la gloriosa marineria di Pisa, lottò a lungo e con alterne fortune con Venezia per l’egemonia militare ed economica in Levante, facilitata in questo dal sorgere della Maona: associazione di privati cittadini costituitisi allo scopo di condurre azioni di guerra o di conquista a vantaggio proprio e del comune. Le flotte di Venezia e di Genova, di Gaeta e di Pisa, minacciate dai pirati e in balia delle frequenti tempeste, esitavano ad affrontare il mare aperto preferendo la navigazione costiera. Ma non fu un percorso obbligato, perché non mancarono esempi di forti movimenti di “popolo” in assenza di significativi raggruppamenti di mestiere. Il comune podestarile, nella prima metà del Duecento, era ancora un comune a netta prevalenza aristocratica, nel quale le famiglie che avevano governato in età consolare subirono tutt’al più un processo di parziale selezione e ricambio. La crisi di fine secolo, sacrificando la libertà del gioco politico all’esigenza di ordine e di pacificazione, rese evidenti tutte le difficoltà di questo progetto. Man mano che si avvicinava l’anno milleaumentava la paura delle fine del mondo. Occorreva denaro, perché spesso l’accrescimento territoriale si svolse pacificamente con acquisto di terre e di diritti da signori e da enti ecclesiastici: la disponibilità economica fu assicurata dalla componente mercantile-commerciale, che considerò conveniente l’investimento di capitali nel contado perché garantito dalla forza politica del comune. L’eBook multimediale Tutte le … Uniformemente disseminate lungo la penisola italiana - al Nord, al Centro e al Sud - le repubbliche marinare furono importanti non solo per la storia della navigazione e del commercio: oltre a preziose merci altrimenti introvabili in Europa, nei loro porti arrivavano anche nuove idee artistiche … Alla ne di ogni unità, una prova generale della verifica, in un’ora e con il punteggio per autovalutarsi. Da un lato si impose la necessità di una figura che fosse in grado di ricomporre sul piano politico le diverse competenze tecniche presenti nell’amministrazione, ciò che si poteva ottenere solo con l’esperienza e con un impegno totale, di tipo professionale. Queste furono le Repubbliche Marinare … Il governo cittadino era assicurato, oltre che dall’assemblea generale della cittadinanza (i cui poteri effettivi non sono chiari), da gruppi di consoli, continuamente rinnovati, appartenenti per lo più alle aristocrazie già legate al vescovo. Yes, Le Repubbliche Marinare Guesthouse does have fully refundable rooms available to book on our site, which can be cancelled up to a few days before check-in. Zanichelli Benvenuti nella scuola italiana - Insegnare l'Italiano agli … Nelle contrade urbane si era andata organizzando durante la prima metà del secolo una rete di società territoriali armate che riunivano quanti, nell’esercito comunale, prestavano servizio come fanti (pedites). Parimenti nel Mezzogiorno italico Gaeta, sebbene dipendente dal ducato longobardo di Napoli, conobbe l’affermarsi di un ceto dirigente locale che, grazie all’appoggio dell’impero di Costantinopoli e della chiesa romana, trasse dai possessi fondiari i mezzi per armare flottiglie destinate alla difesa del territorio. Nel corso dei secoli IX-X mentre la penisola italica, territorialmente frammentata e con i suoi ordinamenti pubblici in via di rapida dissoluzione, sperimentava le incursioni delle flotte saracene, non più contenute dall’impero bizantino e favorite anche dalla conquista islamica della Sicilia, alcuni centri urbani, periferici e marginali sul piano politico, riuscirono a svilupparsi come autonomi nuclei di potenza navale con peculiari forme istituzionali e proprie capacità economiche. Ciò viene spesso sintetizzato, a proposito dell’Italia, nella formula del comune come “signore collettivo”, che vuole indicare l’omogeneità di fondo che lega le autonomie cittadine ai poteri dei signori rurali. Occorreva la potenza militare, che fu assicurata dagli aristocratici, gli uomini della guerra che parteciparono alla formazione dell’ente comunale. Contro gli attacchi dei pirati barbareschi, lunghi tratti di costa nel Mediterraneo: a vennero difesi da eserciti permanenti. leóne (ant. Esso consistette in un’acquisizione generalizzata di capacità di autogoverno da parte delle comunità urbane nel basso medioevo, ed ebbe come presupposto lo sviluppo demografico ed economico che investì il continente a partire dal secolo XI. Nondimeno Genova, sebbene espulsa dal Levante, divenne per circa un secolo (1557-1627) uno dei più attivi centri finanziari d’Europa, anche grazie al suo controllo sulle fiere di Piacenza. Ciò posto, bisogna però riconoscere le grandi specificità dello sviluppo comunale italiano, che prese le mosse negli ultimi decenni del secolo XI nel centro e nel nord della penisola (il riferimento cronologico …