Trama de Le intermittenze della morte. MI 1813088 - Capitale Sociale € 10.000,00 i.v. Saramango infatti in questo libro utilizza uno stile di scrittura che predilige lunghe e interminabili perifrasi ,con la quasi totale mancanza di punteggiatura, anche nei dialoghi. Pubblicato da Feltrinelli, collana Universale economica, brossura, gennaio 2013, 9788807881350. Il romanzo, che inizia e si conclude con un’identica frase (“Il giorno seguente non morì nessuno”), è scorrevole e divertente, ma sconta il peccato di far entrare in scena i suoi personaggi principali dopo ben più di cento pagine. Ma qualcosa è mutato, non si torna alle condizioni iniziali perché la morte decide, esercitando la sua capacità di amare, che tutte le persone debbano ricevere una lettera di preavviso di 8 giorni. Bel libro, scritto con uno stile particolare e godibilissimo. In perfetta linea con il suo stile narrativo, Saramago ci racconta di una favola moderna, ambientato in un luogo non precisato ragion per cui potrebbe essere ovunque e per tutti. Questo romanzo di Saramago è una delle sue opere più mature, essendo stato edito nel 2005. Buona lettura! José Saramago ci mette di fronte a una utopistica possibilità di vita eterna; in un Paese, non meglio identificato, al rintocco della mezzanotte di un qualsiasi giorno non si muore più; gli esseri umani rimangono nel loro stato senza aver alcun miglioramento o peggioramento della propria condizione di vita, per cui gli invalidi rimangono tali, i moribondi sono sospesi in una situazione di sopravvivenza, gli incidenti di qualsivoglia natura non provocano nessuna vittima. Vedo molte recensioni positive, ma per quanto riguarda me ho finito a fatica questo libro, e la voglia di leggere altri libri dell'autore è davvero poca. Letto subito dopo di "Ciecità" anche questo molto bello e con una storia molto originale. Informativa sul diritto di recesso | Per quanto possa essere piacevole l’introduzione di personaggi che muovano la trama, questa parte mi è sembrata meno interessante e coinvolgente, più lenta e pesante e dal tenore meno logico e razionale rispetto la prima parte, ciò vale soprattutto il finale che ho trovato deludente. La trama di Le intermittenze della morte, le recensioni dei lettori e le prime pagine Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio 2020 di LibriStaff Corredato da un’ampia anteprima, ecco il riassunto della trama di Le intermittenze della morte di José Saramago. La gioia è grande, la massima angoscia dell'umanità sembra sgominata per sempre. La morte, la peggiore dei nostri nemici, che si fa donna, umana per venire incontro, anche se in modo forse ancora più sadico (chi infatti vorrebbe sapere tramite una lettera viola che morirà dopo otto giorni? Lo spiò senza farsi vedere, poi decise di consegnargli la lettera personalmente, ma in “veste ufficiale”. Da leggere e da riflettere. L’unica cosa che sappiamo è che allo scattare della mezzanotte del 1° Gennaio, la gente smette di morire, solo lì. La scrittura è molto particolare ma andando avanti con la lettura ci si riesce ad abituarsi benissimo a mio parere.. La trama è molto buona, viene trattata la morte in tutte le sue misure e di come essa abbia valore all'interno di una società seppure non abbia un ruolo che di norma viene giudicato come positivo. Ebbene la morte finirà per apprezzare quei piccoli particolari della vita quotidiana che dovrebbero farci apprezzare la vita. A tratti questo libro sembra anche molto ironico Infatti non si percepisce la pesantezza del tema trattato. La morte, inoltre, e' descritta in modo troppo sentimentale e costruito. Io personalmente l'ho odiato perché la lettura per me non era più un divertimento e un passatempo nei miei brevi momenti liberi, ma uno studio accurato e attento delle dinamiche della storia. Buonasera Viaggiatori! E' il romanzo che mi ha fatto scoprire questo scrittore...Bello, al pari del ben più noto "Cecità". Aggiungi ai desideri Aggiungi ai desideri. E la morte non ha altre alternative se non fargli visita di persona... Con “Le intermittenze della morte” Saramago realizza un arguto apologo, tra il romantico, il surreale e il grottesco, del rapporto tra eros e thanatos. Inizialmente di non facile lettura a causa della mancanza di punteggiatura ma, pagina dopo pagina, si prende confidenza con lo stile. Ma ormai, come già accennato, sono già trascorsi i due terzi del libro e, nonostante l’intensità delle pagine finali, non è più possibile togliersi di dosso l’impressione che “Le intermittenze della morte” sia più che altro un esercizio di stile, una prova tutto sommato minore nella ragguardevole bibliografia saramaghiana. E’ vero che tendiamo a non accettare la morte; speriamo che il nostro turno arrivi il più tardi possibile, a meno di eccezionali casi di sofferenza estrema, e per nostra fortuna non conosciamo il nostro destino pur nella consapevolezza della fine del nostro essere. Premium, Mattel: Barbie, Hot Wheels e Fisher-Price, Informativa sulla risoluzione alternativa controversie consumatori - ADR/ODR, Informativa sulla garanzia legale di conformità. Una morte umanizzata, che prende sembianze umane ma non solo in termini fisici, ma anche sensoriali perché acquisisce emozioni, sensazioni che la portano a lottare contro il suo stesso destino e compito, una Joe Black al femminile. Un cerchio che si chiude. Tweet. Davvero originale l'idea di Saramago per questo libro, la morte che va in vacanza, e mette in subbuglio un paese intero sia in seguito alla sua scomparsa che in seguito al suo ritorno, critica con una ironia molto fine e intelligente la chiesa e lo stato, che da sempre sono state due istituzioni a capo dell'umanità, e la scomparsa della morte provocherà un guaio non indifferente per loro. Secondo il mio punto di vista: le intermittenze della morte è il mio primo libro di José Saramago, inizialmente ho pensato ad un errore di stampa, una svista da parte dell’editore, poiché, mi sono trovato davanti a maiuscole dopo le virgole, periodi che si perdono senza capire chi parla con chi, nomi e cognomi con le iniziali minuscole, virgolette assenti durante i dialoghi. E non poco. Un paese senza nome, 31 dicembre, scocca la mezzanotte. Una storia sagace e divertente che sdrammatizza il tema della morte. E così nessun incidente, nessun malore, nessun sonno che diventa eterno, nessuno stato terminale termina il suo corso angosciante. Seconda parte 3/5. Ironico, satirico e riflessivo. Leggendolo scopriamo che la morte è un'entità, vive in una spelonca e può assumere sembianze umane a suo piacimento. Quindi posso dare un voto postivo alla trama ma ciò che mi ha fatto capire che io e Saramago non stiamo bene assieme è la sua scrittura, divenuto famoso proprio per quersti tratti peculiari e completamente fuori dagli schemi della sua sintassi, per quanto mi riguarda ho fatto fatica a leggerlo, mi è stato molto difficile rilassarmi nella lettura proprio per questa caratteristica così ostica del suo scrivere. € 9,02 € 9,50. Una, due, tre volte. Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura? Eppure qualcosa non va e si comprende che l’essere umano non è mai felice. Ne emerge quindi il suo lato umano, capace di emozionarsi, commuoversi e soffrire. Informativa sul RAEE | Alla fine però l'ho terminato ma credo che io e lui non ci rincontreremo facilemente. Richiede una certa concentrazione nella lettura per la mancanza di punteggiatura nei dialoghi. Sono sicuro che molti, come me, considerano Saramago un genio della narrativa. Per la prima parte 4/5. Questo è un libro che merita di essere letto da tutti! Chiaramente, conoscendo poco l’essere umano, sottovalutò le reazioni che furono tutt’altro che ponderate. Un grande scrittore Saramago.. Riesce sempre a inquietarmi con le sue parole. E' il primo libro di Saramago che leggo e devo dire che sono rimasto folgorato dal suo stile così personale, anche se mi ha ricordato Marquez per quanto concerne l'uso della punteggiatura e dei dialoghi. Improvvisamente la morte comprende che occorre ritornare al lavoro, l’uomo non si preoccupa che della durata della vita, tralasciandone gli aspetti veramente importanti. Ho trovato la lettura pesante, un po' a tratti, ma nel complesso l'ho trovata veramente una bellissima lettura. Ma una lettera non riusciva proprio a recapitarla, tornava sempre indietro misteriosamente. Consigliato! Sconto 15% e Spedizione gratuita per ordini superiori a 25 euro. Assegna un voto allo stile di questa opera. Ma non è tutto oro, quel che luccica. Senza morte, non c’è nemmeno un giudizio finale, e la distanza fra Dio e l’uomo aumenta inesorabilmente. Scrivi una recensione. Però lo posso assicurare, una volta superate quelle venti pagine l'occhio si abitua e immergersi in questa storia tanto assurda quanto riflessiva è un piacere per l'anima. E qui bisognerebbe aggiungerne altre 5... visto la media delle valutazioni che girano. Il primo giorno del nuovo anno, così all’improvviso senza nessuna avvisaglia, le persone smettono di morire, tra le prime reazioni sicuramente c’è stupore ma anche gioia tra la popolazione in generale che finalmente ha ottenuto ciò in cui ha sempre sperato, ma poco alla volta non manca anche la costernazione tra politici e religiosi. Netcomm Spazio consumatori. Nel sistema a noi conosciuto sarebbe assurdo non morire in quanto provocherebbe un complesso di circostanze che porterebbe alla follia più sfrenata e a un capovolgimento del futuro di non prevedibile catastrofe. Le intermittenze della morte di Saramago è il titolo più acclamato dell'autore insieme a Cecità. La prima parte mi ha offerto molti spunti e mi ha offerto un panorama su una visione molto ampia su qualcosa a cui non avevo mai pensato. Ci sono poi le agenzie di pompe funebri, le assicurazioni e gli ospedali che in qualche modo dovranno reinventarsi l'attività.....e poi c'è lei, la morte, che nel finale del romanzo sarà molto umana, da tutti i punti di vista. ), a noi umani. Primo gennaio di un anno non definito: nessuno muore, nessun tipo di morte minaccia più l’umanità, niente più morti violente, né improvvise, né tranquille, né attese. La cosa bella è che non c’è confusione e disorganizzazione, tutto fila liscio dalla prima pagina all’ultima. Onestamente non il miglior libro di Saramago. Un romanzo che, al di là del suo stile, invita il lettore a riflettere sulla necessaria dualità vita-morte che è sempre stata presente sul nostro pianeta sin dall’apparizione/creazione dell’essere vivente; osservando attentamente la natura e l’immanente è facile rendersi conto che tutto è in continua trasformazione ancorchè in modo impercettibile; il ciclo nascita-vita-morte è precipuo per l’equilibrio del mondo. Il primo ministro fece un respiro profondo e disse, La maphia, signore, La maphia, Sissignore, la maphia, a volte lo stato … In ogni sua opera Saramago riesce sempre a calare il lettore in uno scenario iperbolico che rompe gli schemi della sua quotidianità, evidenziandone i paralogismi attraverso i paradossi che propone. Così decise di verificare di persona chi fosse il fortunato che sarebbe già dovuto essere morto, ma continuava a vivere. Le intermittenze della morte, di José Saramago; ipotesi di una vita senza la morte. Apnee continue! Tra i più geniali del Maestro Saramago. Quindi la morte è una normalità che è parte della vita; è questo il messaggio che José Saramago vuol indirizzare ai suoi lettori; le nostre elucubrazioni su cosa potrebbe succedere dopo rimangono genuine ipotesi per placare l’angoscia del vivere in attesa di una prossima fine la cui data è, per il singolo, sconosciuta. E arriva l'eternità, nella forma più semplice e quindi più inaspettata: nessuno muore più. Un esempio è la quasi totale mancanza di punteggiatura, la poca che troviamo viene inserita in modo singolare e anticonvenzionale. L'opera di Saramago ti porta attraverso le sue immaginarie visioni che rende incredibilmente reali a riflettere su un binomio naturale che l'essere umano vive con sofferenza, vita-morte. Sinossi. La morte è la vera protagonista, tutto quello che accade prima della sua entrata in scena è solo un contorno, non ci sono eroi, tutti sbagliano e tutti vengono giudicati dall’autore stesso attraverso la sua voce narrante. Le istituzioni che avevano ragione di essere solo in funzione della morte sono le prime ad evidenziare il problema. Dal 10 al 12 gennaio LaERTe teatro presenta Piuttosto la morte che una tal sorte, dal romanzo di Jose’ Saramago, “Le intermittenze della morte”. Non è proprio così, Noi siamo testimoni attendibili che la morte è uno scheletro avvolto in un lenzuolo, abita in una sala fredda in compagnia di una vecchia e ferruginosa falce che non risponde alle domande, circondata da parti imbiancate lungo le quali sono disposti, fra le ragnatele, un certo numero di schedari dagli enormi cassettoni colmi di cartellini. Non mi piace lasciare un libro a metà quindi ho portato la lettura fino alla fine e devo dire che lo svolgimento della storia (e del finale) mi ha permesso di rivalutare questo breve romanzo. Ella dà comunicazione del fatto che il giorno successivo tornerà ad operare come sempre, prendendosi le anime di tutti quelli che devono trovare la loro strada verso l’aldilà. «Salvo alcuni rari casi, come quelli dei già citati poveri moribondi dallo sguardo penetrante che l’hanno scorta ai piedi del letto con l’aspetto classico di un fantasma avvolto in lenzuola bianche o, come pare sia successo a proust, nella figura di una donna grassa vestita di nero, la morte è discreta, preferisce non far notare la sua presenza, specialmente se le circostanze la obbligano a uscire per la strada. E’ “Saramago” perché riesce a dare personalità alla morte, una morte che, in prima persona, ci tiene a precisare che è una morte con la “m” minuscola non con la “M” maiuscola perché la Morte, quella vera, è qualcosa di talmente terribile che l’essere umano non riesce neanche a immaginare perché sarebbe la fine di tutto e non un naturale “rigenerarsi” della vita, è una morte umile che si cala nei panni dell’umanità, è un personaggio verso il quale, attraverso la potenza della parole di Saramago, si riesce a provare empatia. Non è un libro di facile lettura. Qui la morte è rappresentata come nella tradizionale iconografia medioevale, uno scheletro con tanto di falce e cappuccio (anche se poi usa la corrispondenza vergata a mano per recapitare ai morituri le sue fatali sentenze e la televisione di Stato per rendere pubblici i suoi messaggi), una forza potente a cui non è possibile far resistenza (ma che sbriga il suo millenario lavoro come un qualsiasi travet d’ufficio), la quale morte decide un giorno di travestirsi da giovane donna per avvicinare l’unico essere umano, un violoncellista cinquantenne che vive solo con il suo cane, che inconsapevolmente rifiuta di morire quando è giunta la sua ora. Le lettere della morte vengono scritte con uno stile strano, senza punteggiatura, senza seguire alcuna regola grammaticale, quasi che alla morte mancassero i rudimenti dello scrivere. “Vivremo” per un po’ con la morte, studiando più da vicino il suo lavoro. L’unico compromesso che viene raggiunto è che ella dia comunicazione agli sfortunati, attraverso una missiva viola, del prossimo trapasso una settimana prima del triste avvenimento. » Le intermittenze della morte parte in medias res "E il giorno dopo non morì nessuno" e ci si aspetta, già dalle prime due tre pagine, che Saramago ci vomiti addosso tutta la storia, senza troppi preamboli – vuoi per l'attacco in medias res, vuoi per il suo caratteristico stile: un torrente in piena di parole in cui non si distinguono i dialoghi dal resto della narrazione. Ma se i più sono andati a scoprire cosa poteva esserne del nostro mondo con tutte le regole da dover riscrivere in caso di una pandemia, io sono andata a togliere dalla polvere della biblioteca Le intermittenze della morte, trovato al solito mercatino dell'usato e (se a qualcuno interessa) ora fra le proposte scontate di Feltrinelli. Informativa sulla risoluzione alternativa controversie consumatori - ADR/ODR | Prima infatti Saramago si esercita a simulare gli effetti (politici, economici, sociali, psicologici e perfino religiosi) di un’ipotesi assurda: la scomparsa della morte in un Paese immaginario. Al confine e nei Paesi circostanti le cose funzionano esattamente come sempre, niente sembra essere cambiato. Scritto Da Stefano Pipi il 23 Luglio 2015. Scopri la trama, la scheda del libro e leggi le recensioni di 'Le intermittenze della morte'. Informativa sulla garanzia legale di conformità | 2, La proposta di un gentiluomo. Si presentò al violinista sotto forma di una bellissima donna, provocando il suo inevitabile interesse. I decessi tornano a riprendere il loro regolare corso, certo, Morte si aspettava una diversa reazione da parte del genere umano vista la geniale e altruistica concessione, ma tutto va bene e scorre regolare fino a quando una delle tante comunicazioni torna ripetutamente indietro. Recensione di Le intermittenze della morte di José Saramago. Facebook Twitter Pinterest Quando anche la morte si innamora della vita Autore: José Saramago Voto: 6/10 Trama «Il giorno seguente non morì nessuno. Qual è tra i desideri più anelati dall’essere umano? Come si può dare a Lui meno di 5 stelle? Beh, in effetti anche una vita eterna, vissuta senza alcun contenuto, avrebbe poco valore, no? In pochi passaggi Saramago realizza in questo libro il più grande sogno dell’uomo: la vita eterna. La vita spiegata dalla morte. Una partenza pirotecnica come in quasi tutti i libri di Saramago che poi si rilassa sul finale. Consultare utili recensioni cliente e valutazioni per LE INTERMITTENZE DELLA MORTE su amazon.it. Lo consiglio a tutti. L'avvenimento suscita a tutta prima sentimenti di giubilo e felicità, ma crea anche scompiglio in ogni strato sociale: dal governo alle compagnie di assicurazione, dalle agenzie di pompe funebri alle case di riposo e, soprattutto, nella chiesa, la cui voce di protesta si leva alta e forte: senza morte non c'è più resurrezione, e senza resurrezione non c'è più chiesa. Aggiungi ai desideri Aggiungi ai desideri. Ma è questa immagine che racchiude il senso del libro. Le intermittenze della morte José Saramago Feltrinelli. Questa è anche la risposta al perché Saramago scriva in quel modo. È una morte umanizzata che unisce emozioni e sensazioni nonché fisicità. Essa, infatti, dopo un breve periodo di mancato compimento delle proprie mansioni lavorative ormai assodate da millenni di esperienza nel campo del fine vita, incappa in un malfunzionamento del sistema burocratico che le provocherà non poche difficoltà nel sentenziare la morte di un violinista. Ha sempre svolto il suo lavoro uccidendo gli esseri umani, ma solo grazie al violinista si rende conto di non averli mai realmente conosciuti. Nei sette mesi che seguiranno si instaurerà un labile equilibrio grazie alla scoperta che, non appena giunte oltre confine, le persone tornano a morire come sarebbe dovuto essere. Sicuramente da leggere. Ho trovato comunque delle parti che possono sembrare un po' prolisse, ma è un libro che dopo averlo letto ti fa dimenticare di ciò. Così, come un bambino curioso che scopre ciò che lo circonda, la morte scopre la vita. Non si può far altro che levare il cappello e inchinarsi di fronte a tanta intelligenza e capacità descrittiva. Mi avevano parlato di Saramago più e più volte e alla fine mi sono convinta a leggerlo, la trama è fantastica, un paese dove nessuno muore più, dove le persone portano i propri anziani e malati a morire oltre confine, la maphia, come la definisce Saramago, ha preso possesso delle morti oltre porta, poi tutto finisce e la morte torna al suo lavoro, forse si era presa qualche mese sabbatico. Tutto questo è descritto in maniera estremamente abile e ingegnosa (del resto Saramago è il re dei paradossi, di cui è disseminata l’intera sua letteratura), ma anche un po’ distante, come se la vicenda fosse vista con gli occhi di uno scienziato che stesse conducendo un esperimento in laboratorio. Storia surreale, avente per protagonista la morte (volutamente in minuscolo) e i suoi "capricci", dall'andamento claudicante con un finale positivo, che però non ho particolarmente apprezzato, trovando un pò forzata la parte finale avente come co-protagonista il violoncellista che sfugge continuamente al suo destino. In questo modo chi ha letto una delle opere che indicherai avrà un'indicazione utile per sapere se acquistare o meno questo libro. Ma mai abbiamo visto la morte completata, nella sua rappresentazione, dai tratti caratteriali tipici dell’essere umano, dai tratti che potremmo, quasi, definire nobili. E’ l’inizio da cui prende vita il romanzo ” Le intermittenze della morte “ di José Saramago e che darà il via a una serie di avvenimenti che catapulteranno il lettore in un paese non ben definito. Il file è in formato EPUB con DRM: risparmia online con le offerte IBS! A partire dalla mezzanotte del 31 dicembre, in un paese non specificato, la gente smette di morie. Scopri la trama e le recensioni presenti su Anobii di Le intermittenze della morte scritto da Jose Saramago, pubblicato da Einaudi in formato Paperback Ma Saramago ci tiene a precisare che il romanzo non vada visto come una riflessione filosofica sulla vita e sulla morte, quello che viene narrato è solo una situazione assurda narrata con tono ironico e sarcastico. Se non è poesia questa, ditemelo voi. Le intermittenze della morte: la trama; In un mondo che non si muore più… la recensione Serie Bridgerton. Non sono solo involucri di carne che hanno una scadenza che lei deve fargli rispettare, sono un Mondo affascinante che non ha ancora esplorato.