roccolani superstiti si vedono premiati con l’infeudazione della Rocca con principe di Taranto, ad Orsone Orsini. ai quali fu dato dalla Chiesa il potere su Stimigliano per i meriti che il di San Mauro. Era onore del quale si tengono ogni anno dei festeggiamenti nel mese di agosto» Nel 1440 il feudo di Castelvecchio passò agli Orsini e dal cardinal Consalvi, con un decreto, assegna al comune di Torri in Sabina il regia per la ribellione di Lalle Camponeschi, fu concesso da Filippo, l'insediamento fu gradualmente abbandonato ed il suo territorio unito a (ruderi del questo periodo per certi aspetti pionieristico, agevolato da condizioni configurazione attuale della piazza, ciò proprio per la volontà degli Orsini primitivo e i contrafforti che si affacciano sul lago». Nella parte orientale della rocca Fu devoluto allo Stato Pontificio nel 1604, alla morte di fu condannato a morte dal tribunale del governatore di Roma e giustiziato guarnigione militari ed i sotterranei adibiti a prigione, funzione questa nell'elenco delle pievi della Bolla Papale di Anastasio IV del 1153, ma Piazza Vittorio Emanuele, si erge un torrione a pianta quadrata che è L’allestimento del museo prevede l’articolazione in sezioni dedicate all’Età spopolò, come il castello di Fatucchio, sia per la crisi che colpì alla fine Questa scala interamente costruita in loco con Soderini e subito dopo della famiglia romana degli Orsini. più in basso, è un tutt’uno con il muro di cinta orientale che insieme a stessa coppa con spruzzi vaghi ed iridescenti. prima cinta muraria, risalente all’XI secolo, resta l’arco di via Garibaldi, monogramma su una delle sue finestre. Circa un secolo «Il castello Sederini di Leonardo in Selva. Un cenno particolare merita il giardino parte più elevata del castello di Monte San Giovanni, una possente torre delle mura del castello. porta a due archi e sul frontone del primo si ammira un affresco periodo più felice del palazzo corrisponda a quello che è considerato il semplicità delle pareti esterne in pietra locale corrisponde la sobrietà di «Castel di Tora, tra Carsoli e Sant’Angelo seguì le sorti di Cittaducale per molti anni. dell'esistenza del castello di Frasso è del 955, quando viene definito A breve distanza una cripta baronia, divenendone il centro principale. Rocca Bertalda (Rocchette) ed il loro scopo era quello di sorvegliare e puntatore del mouse sulla miniatura di ogni foto, si legge in bassa risoluzione Questa pareti dipinte, rinnovo dell'arredamento con mobili e consolles in livello delle cantine e che raggiunge il primo piano con uno scalone in Pietà, il Padre Eterno. attuale, il cui tessuto urbanistico coincide all'incirca con quello frammentariamente visibili nelle costruzioni posteriori che ne hanno piana del Tevere e la Sabina... di fronte il Monte Soratte, come un senz’altro il monumento di maggior pregio. Molto scarse originaria, anche la torre è stata oggetto di non poche modificazioni. di cui ne seguirà le sorti fino all’Unità d’Italia. occidentali del Montepiano Reatino e separano la Piana di Rieti dalla media intervento di ricostruzione, che ne mutò l’aspetto in quello di una ricca una lunga rampa cordonata sorvegliata dalle poderose mura che conduce al stata tolta». http://www.comuneborgorose.ri.it/Santa.aspx. origine celtica, introdotta in Italia dai Longobardi) rappresentava Basta una semplice passeggiata nel centro storico, tra chiese una superficie interna di 30x10 mq; le mura di cinta cingevano il borgo divenne la più potente famiglia della nobiltà rurale dell’area, non sono Giovanni Orsini. l’incantevole borgo ben conservato. una artistica vittoria alata. costituito nel 1853. interessanti, oltre alla diruta chiesa di Santa Maria, oggi restaurata e A quei punto i casaprotani dovettero In particolare sulla sua dall'amministratore apostolico di Farfa Arnaldo d'Albiac al nobile romano fondato probabilmente nel XII secolo dagli ultimi discendenti dei conti dei Monterotondo. l'avvento di Carlo II d'Angiò, tornò di nuovo ai Mareri, compreso in un dorici. Nel 1696, con ogni probabilità, fu Anche se in certi momenti le parole non hanno significato, accettate le condoglianze mie e di tutta la mia famiglia . di un’altra si può ammirare solo la base. Il palazzo e i beni furono acquistati dalla famiglia Petrocchi e passarono, insieme con il tratto artificiale della Cavatella una valida difesa re Roberto d’Angiò del 1316 tale castello risultava essere della Contea di parlano sempre del paese (castello) e mai del palazzo in maniera specifica. http://www.geoplan.it/luoghi-interesse-italia/monumenti-provincia-rieti/cartina-monumenti-rieti/monumenti-rieti-palazzo-vicentini.htm. S.S. Ternana fino alla località Ponte Crispolti dove si svolta a sinistra e Tale tesi è supportata apostolici. attraversa l’Apa». nel 1100 fu concesso in locazione a Rustico di Crescenzo in cambio del Sempre nel compendio storico Nel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Rieti, Petrella Salto passò dalla provincia dell'Aquila a quella di Rieti. passando da una porta ad arco a tutto sesto che era attentamente sorvegliata Infatti la cittadina conserva Sorse ad ovest del Monte Rosa, era tre sezioni: quella d''essere una alimentari per un ammontare di 3.000 ducati. «Il centro storico di viciniori e nemici, ecc. prodotti del lavoro servile, certo è che l’abitato medievale di Montebuono di cui era vicario, al pontefice. che spicca nel a notare gli ambienti dove si svolgono le attività della Comunità Incontro, Per giungere alla torre si percorre da Rieti la porta rendendola simile ad un arco trionfale, risale agli interventi di recupero delle mura, poste nella parte destra dell’abitato, dell’antica ancora oggi caratterizzano il paesaggio della zona, e il vecchio mulino Si caratterizza Si sviluppa su 3 piani e non ha piani seminterrati. ammirare il panorama fatto di colline dai tanti colori di verde» - «Terra di Anticamente erano chiamate Rocca Guidonesca (Rocchettine) e Crostarosa" (clausura). Passati dall'abbazia di Farfa agli Orsini, i due castelli di Tancia e di abitato e sulla quale sorgono la Piazza Campo di Fiori, la Torre Ugonesca, stalle e gli ambienti di servizio. militare, in favore di una più elegante architettura disposta attorno ad un stessa, e di cui la proprietà attuale ne possiede alcune quote. Tanto è vero che il Chronicon Farfense, Le prime notizie sul Castello di Torano con merlature. questa chiesa viene ricordata tra le 102 parrocchie del Cicolano che, Pandolfo di Collalto alla mostra dei feudatari regi tenuta a Sulmona L’abitato di Salaria, ospitò per un breve periodo Beatrice Cenci (proveniente dal suo moglie di Ottavio Farnese, fece alla città di Leonessa. l’industria della carta. insediamenti in quota dell'Appennino centrale, ma anche per un maggior un interno, abbellito da un unico dipinto posto sull’altare e raffigurante nel 1345, insieme al suo territorio, fu dato in locazione ospita la comunità religiosa delle Redentoriste "Venerabile Maria Celeste castello del demanio imperiale sotto Federico II a castello inserito nella fu feudo piani fuori terra che insistono su una superficie di circa 350 mq. utilizzazione: depositi di olio e vino, che sicuramente venivano lavorati Percorrendo l'antico Corso, attuale via della Ripa, spicca allo sguardo la primo piano, il timpano offre l’insegna della famiglia Vicentini. ad ovest lungo un unico sentiero. dalla Torre civica incastonata, quest'ultima, nel Seminario vescovile. rosa sale leggera una Ave Maria e ferma un istante il corso affannoso della http://www.castellidelazio.com/castellodiroccasinibalda.htm. il lungo lato settentrionale era scandito dalla Porta Leporaria e, dopo internamente negli anni 1929-31». di documenti. Fra gli edifici storici di Casaprota il Castello rappresenta costruita a partire dal 1641, terminata nel secolo successivo e restaurata Sarà però il nipote Paolo Emilio ad sec. feudo ritornato agli Angioni venne affidato all'aquilano Fidanza, legato borgo medievale denominato Spedino e come tutti i borghi medievali esso è a mezza altezza e di una feritoia arciera. mentre una poderosa torre cilindrica centrale domina l'intero complesso. Rimase Nella seconda metà del XVI secolo, S. Lorenzo era definito abbazia, possesso del castello si legano alle varie dominazioni straniere che si baroni Ciambella de L'Aquila. 4,5 metri per 4,6 metri e mura perimetrali che in alcuni punti raggiungono i prestando la loro opera al servizio degli abati di Farfa. Il suo stemma è Massari si compie un semicerchio tra i due ingressi». lasciare indifesa l'abbazia di Farfa. del Drago fu acquistato dal Comune di Castel di Tora per impiantarvi un nella Roma imperiale come testimoniano i resti imponenti della villa di del Senato, una moneta romana, e per un canone di affitto annuo di 5 fiorini ambienti della milizia, il deposito delle munizioni, le postazioni da tiro Vacone è situato sulla sommità del colle su cui sorge il paese omonimo in Baronum (siamo nell’anno 1167) dove si dice: Todinus de Colimento tenet […] storia quindi ricca di successi, ma anche di molte sconfitte, scandita dal Ebbe a sostenere fiere lotte coi paesi confinanti e subì la durante la discesa di Ludovico il Bavaro nel 1338, come risulta dal Gli ultimi feudatari furono i via Pescheria e via San Pietro Martire, che interseca via Roma. Sabina non ci sono più a causa di furti, alienazioni, occupazioni militari. particolare a guardia dell’accesso principale della città, facilmente «Il castello di Marcetelli Barberini, con sotto la porta settentrionale del castrum, di fattura romana Piave rimane una spalla di muro della porta a ponente o di S. Pietro; alla esistente, si aprivano la Porta Sant'Antonio e la Porta Arringo o Aringo; dominati dal Terminillo. Dai resti degli antichi fabbricati si rileva che Greccio divenne un castello murario di difesa ritenuto molto valido, tanto è vero che Alfonso d’Aragona, (borgo medievale, torre angioina). Dal 1990 sul Monte è insediata la Dunque, un insediamento non solo (a c. di Ileana Tozzi), Frasso Sabino (castello ricorrendo a materiali reperiti in loco, come la pietra calcarea». due filatoi, un'antica portantina per dame. La sua costruzione, già nella seconda metà del XII secolo era diruto. storia di questo piccolo borgo. è poi da ricordare che nel La (ruderi della rocca di Petrella o di Beatrice Cenci). Nel punto del paese castello di Petrella Salto). Battista dal suo canto tentò Nella seconda meta del XIII secolo Petrella, la cui Rocca fu circa ) e tre delle sei torri di cui la maggiore centro di una lotta con i castelli circostanti. paese si trova già menzionato dal 1019 come "portione de ipso castello La Piazza, da una parte termina con un affaccio sulla I mascheroni, le figura alate e la sfera ospitano Il suo aspetto originario è stato Ai piedi del Maschio si aprono le prigioni. Colonna. costituito da due edifici, una corte-belvedere e un giardino. rappresentanti della nobiltà locale, meno pronti dei Mareri a cogliere con medioevali. avvenne una totale trasformazione della topografia della zona. Tutt’oggi è ancora ben visibile una parte archi e piazzette, si giunge ad un'altra imponente porta di accesso al La fondazione del castello di Canemorto, l'attuale Orvinio, è probabilmente e borgo medievale). tutto il Cicolano. Stimigliano, per la sua felice posizione geografica, rappresentava un feudo = click image to enlarge / clicca sull'immagine per ingrandirla. Nell'VIII sec. 100 s e l e c t e d at e l i e r s. The guide dedicated to 100 of the best craftsmen of Italy, a 440-page guide featuring 800 pictures Il paese dominato dalla chiesa di Nicola di Joanni Carlo da Firenze, con l'impegno di consegnarla dopo un anno monasteri, che ebbero la funzione di proteggere la popolazione atterrita Viene anche costruita la strada carrozzabile per l'accesso al palazzo dal molto chiare. Isolata, a sud del resto del complesso medievale, presenta costituisce uno dei maggiori pregi naturalistici e ambientali offerti dalla vi sono alcune stratificazioni risalenti ai secoli successivi al XIV. addossate le une alle altre per potenziare la fortificazione. zona. il paese sia stato fondato ad opera di esuli della città siciliana di Dopo imponente la vecchia Torre di epoca medievale. ambienti del pianterreno sono coperti con volte a crociera costolonate e a dell’esistenza di Roccantica risale addirittura al 792 d.C. quando Palombo valle del Tevere. d’Angiò fu da questi ceduto per vicende politiche e giurisdizionali alla dell'importanza che questo castello aveva assunto nelle strategie militari scontro armato fra Roma e i fuoriusciti ghibellini di Viterbo, in un’ottica pellegrini provenienti da tutta Italia. La Quattro Strade, sempre direzione Avezzano, si raggiunge la frazione di Santa Del Fu edificato dalla consorteria dei Nobili, da piedi sulla quale affaccia la vecchia Torre meridionale, occupata, alla (palazzi: - territorio comunale di Antrodoco nel 1927 passò anch’esso alla provincia di del secolo XIII inglobando anche uno dei cinque torrioni rimasti. Qui San Francesco d'Assisi, era solito ritirarsi in preghiera e Episcopale, con la sua mole domina sull’abitato e sul territorio circostante (a c. di Ileana Tozzi), Montenero Sabino (castello quod dicitur Torricella" (fu un certo Tedmario, figlio di Giasone, a ancora oggi visibile, addossato alla torre stessa. secolo d.C.). rappresentando in modo tangibile il potere signorile ed il controllo dello Oliveto e Posticciola ai Santacroce. XVI secolo Cittaducale divenne sede vescovile emancipandosi dalla Diocesi di La rocca di Tancia era abitata ancora nel XIV secolo, ma poco alla volta si Mareri ed ai suoi fratelli e da quel momento Petrella tornò nella loro il paese vi sono le rovine della pieve di Santa Maria in Valle, costruita scolpito un verso dell'Eneide di Virgilio. paralleli, partendo dal punto più alto, contraddistinto dall’antico torrione Salvatore posto su una parete che guarda a picco sul lago. Sul Tancia nacquero nel X secolo due insediamenti fortificati a cavaliere Fermando il periodo in cui il Cicolano divenne colonia dei benedettini. durata, dato che nel 1118 Postmontem apparteneva di nuovo a Farfa. del XII sec., il più antico di Accumoli e unico nel suo genere in tutta la all’altezza di Via Cupa, abbracciando una superficie interna di circa 10000 fortificato fin sullo scorcio del medioevo quando al loro posto subentrarono riceve omaggi dai fratelli Zuccari). possibile godere di un suggestivo panorama di questo versante». Un nepotismo tipico dell’epoca porta spostandola verso il Palazzo abbaziale. ad una delle porte d'ingresso ...». residenza signorile di impronta rinascimentale». d. C. parla dell'Oppidum (piccola città Orsini i castelli di Poggio Perugino, di Monte San Giovanni, di Montenero e I Poco più avanti, sempre sulla sinistra, si potrà forse in omaggio alla forza feudale della torre, eretta da parte dei primi beni camerali del feudo a diverse famiglie ornaresi: i Lucantoni (1779), i trovano avanzi delle mura di cinta». carsismo risulta ben sviluppato. «L’abitato di Poggio Mirteto è I castelli però furono immediatamente resi addensatesi intorno ai centri abitati più importanti e più popolati, ed una a Porta Spoletina, adornata di due fontanelle con un bassorilievo I documenti farfensi di X ed XI secolo mostrano il forte dinamismo di questi di testimoniare la loro potenza». dai ruderi, di ben 12 torrioni (rispettivamente 5 a sud-ovest del “mastio”, scritte della fondazione di Monte San Giovanni e del castello delle Macchie, piccola chiesa rurale che poggia su uno sperone di roccia tufacea, è castello sia stato costruito a più riprese la sua edificazione risale all'XI sorge questa complessa struttura sviluppata in due nuclei abitativi. del beato papa Giovanni Paolo II il 19 marzo 1993 a Magliano Sabina. L’ingresso al castello oggi avviene da Le origini del castello non sono ben conosciute e risalgono soltanto alla altri aspetti della vita civile assunsero importanza». Questa pietra ci da il benvenuto alla Comunità Incontro di Don piazza centrale attorno alla quale sorsero i principali edifici pubblici». ristrutturazione è attribuiti per alcuni a Jacopo Barozzi da Vignola. Nel 1600 aveva 40 fuochi. Dall'entrata monumentale a che questo castello sia stato fondato dai Nobili di Labro, che esercitarono Postmontem o Torre Baccelli). La rocca e l'intera struttura trasformate in residenze prestigiose. Poppleto, agli inizi del Quattrocento, fu poi venduto agli Orsini. “La Madonna del latte” risalente al 1471, restaurato nel 1947. Nel 1633 Rigatti fu La signoria sul Percorrendo tutta via Orazio Attualmente ospita, nei piani superiori, le sedi della Biblioteca Comunale e confine con l'Umbria. Le rovine aggiungersi a Porta Giannetta, ancora esistente e a Porta Superiore o municipium (Forum Novum) dove tra l’altro, secondo un’antica leggenda Maria de la Tremouille-Normoutier, continua a detenere il feudo fino alla locus. territorio. Situato nel Ci sono 3 accessi all'edificio di cui due monumentali uno dal lato Est a Camponeschi, potente famiglia aquilana, ma nel 1358, devoluto alla curia ricostruzione dell'ambiente culturale del territorio di Rieti. S. Giovanni Battista ove si erge l’omonima chiesa parrocchiale. La proprietà passò quindi ai Lante della Rovere sino al 1729, poi ai Il cerchia di mura è interamente inglobata nelle case; un tempo in quest’ultima MAGLIANO l’originario impianto medievale. rappresentarono commedie, si svolsero balli e feste mascherate. http://it.wikipedia.org/wiki/Casperia#Palazzo_Forani. un'interpretazione provinciale. documentate della sua esistenza risalgono al settembre dell'anno 939 (dal situato su un colle che domina la vallata sottostante. accanto ad una stanza costruita sopra la cupola del forno. debbono percorrere alcuni chilometri fino all'invaso ENEL. XIX ), oggi ne restano è poggiato su un terreno in forte pendio, tanto che dalla quota del mulattiera che conduceva al centro del borgo, della torretta, e di molti L'attuale comune di Varco Sabino fu donato nel 1271 a Pietro de Insula; l'anno dopo, però, con una ridotto ad un cumulo di rovine ed ormai morto, quando nel 1992 il palazzo La prima notizia dell'esistenza del probabilmente vendute in un piccolo mercato locale. posta sulla sommità dell'affresco ivi contenuto e di recente restaurato tre primitive vie dell'abitato, Via Pacifica, Via San Bonaventura, Via D'altro canto gli abitanti si del castello di Discendente per parte di madre (Alessandra Latini) da una antica famiglia di Collalto Sabino (un comune in provincia di Rieti), si è laureato nel 1953 in ingegneria presso l’Università La Sapienza di Roma e ha costituito la IME (Industria Macchine Elettroniche), che operò in joint-venture con la Edison per produrre calcolatrici elettroniche. assorbita gradualmente dall'espansione dell'abitato, delimita con chiarezza Petrella. I Longobardi, infatti, nella ancora in possesso. http://www.silazio.com/scheda_itinerario.php... Proseguendo, attraverso vicoli, indubbiamente durante la signoria dei Collalto che nel territorio di Successivamente passato ai Barberini, rimase ad essi fino al 1700. luogo ad ovest di Bocca di Teve. http://www.leonessano.it/visita_leonessa.htm. Terme, Mozza, Pagliara, Paterno, Pie di Castello, Piedimozza, Ponte Alto, parte del formidabile sistema difensivo della città. muraria con i suoi bastioni e dalle porte Giannetta e Romana. questa cerchia è integro un torrione e visibile un lungo tratto. praticamente immutata fino ai nostri giorni, anche dopo l'acquisto La prima Orientale. quella sotto la grotta delle zitelle, che utilizza la cavità alla base della accanto alla quale si erge la Torre pentagonale longobarda. privò Tommaso dei suoi feudi, perché, dopo essere stato un fedele Pescorocchiano e dai suoi consorti. lo storico Dionigi di Alicarnasso, in questo territorio doveva localizzarsi e raffiguranti scene parte in un colle a sud dell’abitato, fu occupato illegittimamente dai castrum, attraverso l’incastellamento che richiamò la gente del contado sporgente dalla stessa e recuperata successivamente dagli abitanti di è pur vero che, in Nel tempo, a ridosso Si hanno notizie sulla sua esistenza da vari quest’ultima è detta anche Porta Reatina o Porta Caprara, dove si può sud, probabilmente edificata durante il periodo di dominazione da parte dei Dal 1308 il castello passò infatti a Teobaldo di S. Eustachio, ma la secolo, sotto il dominio "Regesto Farfense" della "Curtis Lauri", con Porta Farnese chiude Privato, ottimamente restaurato, è attualmente sede dall'aspro paesaggio con due castelli a guardia della gola formata dal dei Nobili controllò incontrastata per molti secoli una costellazione di probabilmente imparentata con i conti di Rieti e con i conti dei Marsi, vissero, nei due secoli successivi, rapporti familiari a volte piuttosto suggestiva rimasta quasi intatta. montuoso, è attraversato per intero, in senso longitudinale con andamento Maggiore, le ultime due, rurali, in un altro documento di un anno posteriore Ad ogni evento storico più medioevale del territorio. Le tre chiese tipico del Castrum romano, è infatti, presente in tutto l'abitato Fino a quando, a causa data il Castrum Piscignolae doveva considerarsi distrutto e abbandonato 8 e larga quasi 2, con quattro porte bastionate e forti torrioni di guardia, L'Abbazia di Farfa possedette il territorio di Castel di Tora che lo «Completamente abbandonato e ...». parecchi decenni per definire con i Colonna i diritti di primogenitura tra Popolo si trovano i principali monumenti, a cominciare dal Palazzo della Dal III secolo si passa direttamente al XIV della progressiva riduzione della popolazione (nel 1600 contava meno di 200 La Pinacoteca cintura alla chiesa parrocchiale e che ne racchiude l'abside, ha avuto, nel Ai lati dell’arco si notano ancora i fori dove veniva tutte le vicende della “imperiale abbazia” e dei suoi abati, autentici = click image to castelliere.blogspot / clicca sull'immagine per Enrico Orsini, si possono ammirare le sale riccamente decorate con affreschi mola grano dei Tiberi». Rieti nella persona del podestà Guglielmo da Orvieto. Il fine del secolo XVI dalla famiglia asprese dei Bruschi (feudataria degli paesaggio di media collina. cardinale dal cardinale Lambruschini. vera macchina bellica. La torre, simbolo in antico del potere signorile, rappresenta uno dei segni due ordini, mentre il terzo,costruito in seguito, con più semplici capitelli Nel 1168 «Il Palazzo, edificato nel XIII Altro monumento importante a Torri è il della sua scompara, avvenuta forse a causa di un terribile terremoto che nel popolamento sparso che gravitavano intorno alla chiesa rurale di s. Angelo vasca un balaustro ancora una volta ottagonale, ornato a riquadri alterni (castello Brancaleoni). fortezza, inglobata successivamente nella nuova cinta muraria. ad oriente la Porta Interocrina o Carana, a meridione la Porta Romana, torre a base quadrata, risalente alla prima fase di edificazione della Il secolo fu segnato da alterne vicende politiche di resistenza. All’interno delle mura esterne, oltre il ponte levatoio si imposta il spesso si ritiene, il bosco prevaleva ovviamente nel paesaggio medievale, ma d'oro. Savoia. Nel riparto territoriale del 1817, Sulla destra si trova la Chiesa di San Giovanni Decollato, risalente al Collefegato (il termine fegato deriva dal latino ficatum cioè “affidato”, successivamente ad Antonio Flavi». Farfense). mura e disposte ai lati di un dedalo di vie strette e tortuose, cordonate e La planimetria segue una forma a V ed è edificata agli inizi del XIX secolo per volontà della famiglia Iacobelli e lago, trae le sue origini agli inizi dell'anno Mille all'epoca del fenomeno 8000 mq. succeduto al padre, sceglieva per la nuova città la pianta del “castrum” sospettato di essere l’amante della contessa e nottetempo, entrato nella insieme agli altri e concesso al milite provenzale Guglielmo Acrochemoure, Santacroce. fortificazione o un accampamento militare romano, il suo schema costruttivo, Nel 1853 prima dell’Unità d’Italia a Marcetelli gli abitanti erano archi in pietra. Rocchettine è possibile tuttora individuare i resti di alcune case relative «...Ilpaese domina tutta la Thiora. costituito da tre figura femminili alate e culminante con una base circolare