Il suo animale prediletto era il cane (altro indizio della sua origine non greca: presso i Greci i cani erano tenuti in scarso conto; e anche altro indizio del suo legame con le partorienti e il dare alla luce: il cane era sacro anche a Eileithyia , dea della nascita). Reita è la somma Dea dei Veneti antichi , un popolo pacifico di origine indio-europea che attraverso le sue migrazioni è venuto a contatto con varie culture ed ha fatto sue molte usanze dei popoli celtici e nordici in generale; nel santuario di Este si ipotizza un utilizzo delle Rune a scopo magico dal momento che non erano utilizzate per creare racconti o annotazioni a quello scopo erano utilizzati i caratteri di origine latina. Nel video, indicato in Youtube come “Venezia, Acqua alta: un mantra alle dea Reitia”, oltre a immagini di Marghera, del Mose, delle grandi navi che attraversano il cuore di Venezia e a riprese dell’ “aqua granda” del 12 novembre scorso sulla porta di una casa veneziana, compare il disco votivo in bronzo indicato dagli archeologi come “il disco di Reitia”. Dea di Caldevigo, Museo Archeologico di Este, museo atestino, paleo veneti, paleoveneti, 25-mag-2018 - History of my ancestors. LA CORNACCHIA, IL LUPO E LA DEA REITIA. Sviluppatosi tra il 7000 e il 3500 a.C., ha fatto parte esclusivamente della zona abitata dal popolo dei Venetkens (i paleoveneti), probabilmente anche per il legame esoterico attribuito all’alfabeto venetico, utilizzato nella composizione di orazioni dedicate alla Dea. Penso che il recente movimento contro la violenza ostetrica sia molto vicina a Reitia nella sua forma di protettrice dei parti e risanatrice dei torti e dei mali fisici. Dimenticata piu` non sarai 👉 13 marzo-27 giugno 2. Il protagonista maschile è un figo della madonna, che non guasta. 27-28; inoltre Jenkins 1957, p. 65-68.; 3 Dal santuario della dea Reitia a Este, attivo forse già dalla fine del VII sec. Antonella Pietrogrande, “I giardini di Reitia. Visualizza altre idee su corfù, archeologia, posti per le vacanze. Per quanto mi riguarda non c’e` stata nessuna chiamata ‘divina’ , la consapevolezza dell’esistenza di questa divinta` e` stata il risultato dello studio scatenato dalla curiosita` legata ad alcuni ritrovamenti archeologici nella zona di Este. ḥḳt/ḥqt. Come ogni dea che si rispetti, Reitia aveva un importante santuario che fu scoperto nel 1880 proprio vicino ad Este (Padova), in un isolotto sul fiume Adige. Quello di Reitia è un culto unico nel suo genere. L'incursione di M49 in val dei Mocheni Che disastro a malga Cambroncoi. Considerando i tratti salienti di Mamma Oca/Berchta mi pare doveroso sottolineare delle corrispondenze con la dea dei Veneti antichi, di cui ancora poco si sa: Seconda metà del I sec. Un tempietto in suo onore si trovava anche a Schio (Vicenza) nella frazione di Magrè, mentre la sua raffigurazione più completa è in un disco bronzeo scoperto a Montebelluna (Treviso). Reitia. A Reitia ad esempio venivano attribuiti poteri sananti legati al culto delle acque medicamentose, un antico richiamo alle fonti termali che oggi ben conosciamo. Sgaialand Agency: Comunicazione, Eventi, Ufficio Stampa e PR in Veneto, Il Maestro Luigi Biasetto lancia “Sfornata a casa tua”, Le fave dei morti, la tradizione veneziana e le lumere venete, Dalla Cantina Colli Euganei, i vini solidali per la ricerca. C’era una volta una dea… sulle le tracce di Reitia, l’antica madre... Dea di Caldevigo, statuetta di devota con le braccia aperte nel gesto di preghiera, Dea di Caldevigo - statuetta di devota con le braccia aperte nel gesto di preghiera, Dea di Caldevigo - dettaglio - statuetta di devota con le braccia aperte nel gesto di preghiera, Rilievo del disco bronzeo di Montebelluna, Disegno tratto dal profile Tumblr di Ilaria “Shishitsunari”, 🛰 Una piattaforma online che acquisisce ed elab, ❌Quello che ha ideato il green team di @tedxcort, 🎶 Il Concerto di Capodanno 2021 del @teatrostab, @carloegiorgio, la coppia più longeva della comi, 🖤Addio a Pierre Cardin, il cui nome e lo stile, 📆 Save the date 📅 L'Iliade svelata (Italiano) Copertina flessibile – 1 gennaio 2011 di Piero Favero (Autore) 1,0 su 5 stelle 1 voti. 47-48), ma sperimentando la sua rabbiosa empietà lo maledice: lo chiama due volte «cane» (v. 63: κύον, κύον: il rovesciamento rispetto al τέκυον τέκυον dei vv. Tutto inizia su un isolotto del fiume Adige, antica dimora di Reitia, la dea madre dei Veneti. a.C. al II-III sec. supportalo con una donazione:paypal.me/stregadicitta, © 2021 Appunti di una Strega di Città — Powered by WordPress, Apri un sito e guadagna con Altervista - Disclaimer - Segnala abuso - Indice - Privacy Policy - Personalizza tracciamento pubblicitario. 3) Simboli e immagini di questa divinità. Dea della fertilità e della rigenerazione, le sue principali sedi di culto erano a Hur, nel Medio Egitto, e ad Abido. In origine e` un Inno alla Dea Cibale, ma trovo che si adatti molto bene alla Dea Reitia. Ma la Dea Reitia (Potnia Theròn) ha anche altre funzioni, ... questa epifania di immagini, esce l’aspetto inquietante del femminile” il demone che si agita nascosto”, la Lilith, sepolta nell’animo femminile, che ogni donna dovrebbe liberare, padrona della propria esistenza e della propria luce. REITIA E POTNIA THERÒN DUE LUOGHI DI CULTO ALLA DEA MADRE NELLA VICENZA PALEO-VENETA E ROMANA Vicenza, Museo Civico: antefissa fittile rappresentante la Potnia Theròn (h. cm 42,5). Tanto per completare il quadro, non sarà inutile aggiungere che nel testo fassano la Vivana toglie la maledizione invocando Reza e le soe sozze ‘Rezza e le sue compagne’ (< SOCIAE): e in questa figura riconosciamo agevolmente la grande dea della civiltà venetica, quella Retia – usualmente identificata con Artemide Ortia – che nella sua più famosa raffigurazione, il cosiddetto disco di Montebelluna, ci appare, guarda caso, in compagnia di un lupo, con una grande chiave in mano, e circondata da una corona di fiori. I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. Disco bronzeo ritrovato a Montebelluna ( una delle poche immagini ritrovate attribuite alla Dea Reita) – La Dea Veneta – Dal Baltico alla Bretagna Di Piero Favero. Simboli e immagini di questa divinità. Secondo la versione più antica, quella che Callimaco ci ha conservato nel suo sesto inno, la dea gli compare innanzi assumendo l’aspetto di una sacerdotessa – «tiene in mano corone e papavero e sulle spalle aveva la chiave» (v. 44) – e tenta di sedare Erisìttone («Figlio, che colpisci gli alberi sacri agli dèi, / figlio, fermati, figlio…», vv. © 2015- 2021 Sgaialand srl - all rights reserved. Al suo nome talvolta si aggiunge l’epiteto “Sainate”, che ne evidenzia le caratteristiche di divinità guaritrice. Era venerata come dea dei boschi, delle acque, della caccia, della fertilità e della salute. Il rogo si fa il 6 gennaio e l’ interpretazione moderna vuole che la vecia che si va bruciando sia la befana che porta via con se tutti i resti del vecchio anno lasciando l’augurio che i campi siano fecondi e produttivi. Con Mini alla ricerca delle tradizioni natalizie italiane, partendo da Verona. che la tua memoria veglia. Ed Ecate è naturalmente la triplice dea delle streghe, quelle streghe che, sin dalle origini stesse del Medioevo sono inestricabilmente connesse coi lupi mannari, che cavalcano ai lupi per recarsi al sabba, e hanno la facoltà di tramutarsi in lupo, come narrano, per esempio, Virgilio nell’ottava bucolica, la Saga dei Volsunghi o il Persiles y Sigismunda di Cervantes. Immagine di Heket, a destra, da un rilievo del mammisi di Dendera. La qualita` che piu` ammiro in questa divinita` e` la saggezza, in tutti i brevi racconti e informazioni sommarie che sono riuscita a trovare Reita era sempre interpellata per sanare i torti. Vediamo allora di illustrare con ordi… Nei Veda Aditi è la 'Dea-Madre' ed il suo simbolo terrestre è l’infinito e sconfinato spazio. forme alternative. La Sportiva produce mascherine protettive. Pora Reitia Apono Alkomno Ercole Trumusiate Henotos Esci Pora Reitia Pora Reitia è la più nota degli Dei degli antichi veneti. http://www2.lingue.unibo.it/studi%20celtici/7-Don%C3%A0.pdf, https://books.google.it/books?id=6lCsBQAAQ…epage&q&f=false, Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale, Documentario di Ronald Hutton sulla Wicca, The Last Witch Hunter - L'ultimo cacciatore di streghe [Streaming- raiplay], Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale. Nella bellissima raccolta di fiabe fassane che Hugo de Rossi mise insieme fra il 1904 e il 1910 si trova un racconto particolarmente interessante, Le Vivane e il čan (v. 34), in cui vediamo un pastore che scaccia una fata – una Vivana (o Anguana, Viviana, ecc.) Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Questa Dea e` fortemente legata al mondo femminile , non puo` che esaltare la sessualita` come forza creatrice della realta` in cui viviamo. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Un luogo magico, felice, circondato da acque e vegetazione, dedicato dagli antichi alla divina sovrana della Natura. se alla mia preghiera risponderai. I reperti finora acquisiti consentono di individuare in Magrè di Schio un centro di culto paleoveneto in onore della dea Reitia che si venerava pure ad Este dove aveva, in epoca pre-romana, almeno tre santuari. La Dea veniva rappresentata con una chiave magica in mano che si presume aprisse le porte dell' Aldila` , quindi decidesse le sorti degli uomini. Si sa che, corteggiata da Poseidone e da Apollo, la Dea ottenne da Zeus di poter mantenere per sempre la sua verginità, in cambio ottenne grandi onori e il culto in tutte le case degli uomini e nei templi. Dea Madre di tutto e di tutti, la femminilità di Reitia era così forte da determinare anche il nome dei fiumi, delle montagne e delle città più importanti, allora sempre declinati al femminile (la Brenta, ad esempio). Dea dei veneti. Furioso incendio a Levico. Qualche traccia resta nei racconti popolari e nelle favole. Non aveva scettro, ma stringeva in mano una chiave magica, con la quale regolava le sorti del mondo intero. Storia e tipologie dei giardini del Parco dei Colli Euganei”, ed. Videogallery. Per approfondimenti: Importante anche conoscere sia gli uni sia gli altri, sapendo che nel primo caso veniamo a conoscere quello che “si raccontava”, “si tramandava”, “si credeva”; nel secondo caso invece possiamo disporre d’informazioni vere, reali, concrete. Signora delle Acque Risultati immagini per antichi veneti. In quanto Signora delle Acque i suoi templi e altari erano presenti lungo i fiumi e le fonti termali. E` completamente sparito, si e` ipotizzato che la massiccia presenza di altari votivi dedicati alla madonna presenti in Veneto siano un pallido riflesso del culto di Reitia ma non vi e` alcuna prova concreta che lo prova. Tre cose su un’isola deserta, anzi meglio su un laghetto di montagna? Pochi o meglio nulli sono i documenti che narrano le gesta di questa Dea. Protettrice dei parti , Signora degli Animali Selvaggi, Signora delle Acque e delle Selve, Signora di Magia e Guarigione; veglia sui viaggiatori e sul susseguirsi del tempo e delle stagioni per questo in alcune leggende è descritta come la Tessitrice. – NEL TEMPO DELLA DEA: Storia della civiltà fluviale Di Anna Maria Annette Ronchin Home; Cronaca; Sport; Tempo Libero; Veneto; Salute; Green&Blue; Dossier. Aditi: La madre-spazio/tempo Dea del cielo infinito della mitologia induista, il suo nome significa letteralmente “libera da ogni legame”, o “priva di limiti”. 5 Bolla 2008, c. 46-47, fig. Armarsi di molta pazienza , tessera della biblioteca e tanta voglia di leggere di tutto alla ricerca delle sue esili traccie, Bibliografia da te ogni cosa nacque. 17.; 7 Bolla 2008, c. 53, fig. Pochi sono i reperti che la raffigurano, le testimonianze scritte sono frammentate e dei suoi templi non resta che qualche rovina. Fonte: http://www2.lingue.unibo.it/studi%20celtici/7-Don%C3%A0.pdf, Venne identificata in un secondo momento con Cibale (con la quale condivideva i simboli) e Minerva, dai reperti ritrovati nell’ antico tempio nel veronese si ipotizza che prima fosse dedicato alla Dea Reita. 18.; 6 Bolla 2008, c. 45-46, fig. Gruppo Editoriale Gedi. In alcuni paesi del trevigiano ci sono ancora dei roghi di mezzaquaresima. L’origine e l’identità di Reitia è ancora oggi avvolta nel mistero. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale. Le immagini dal reparto di terapia intensiva Covid di Rovereto. Dea Madre di tutto e di tutti, la femminilità di Reitia era così forte da determinare anche il nome dei fiumi, delle montagne e delle città più importanti, allora sempre declinati al femminile (la Brenta, ad esempio).Non aveva scettro, ma stringeva in mano una chiave magica, con la quale regolava le sorti del mondo intero. I due corsi sono autonomi e indipendenti l’uno dall’altro “Narrare e mettere in scena nei luoghi dei Miti” VENERDì MATTINA ore 10.00 – 12.00 Ispirandoci a […] I giardini di Villa Barbarigo a Valsanzibio, Villa Papafava dei Carraresi a Frassanelle, Villa Cornaro a Este, Il Cataio a Battaglia Terme e molti altri più o meno importanti nascondono tutti le tracce dell’antica dea. Qui troviamo la dea, sempre raffigurata in atteggiamenti benevoli e materni, con uno stile che seguiva la moda dei popoli veneti e nordici: una bella veste, finemente lavorata, un corsetto di cuoio sbalzato, bracciali e collane di ambra, stivaletti in pelle con la punta all’insù e capelli raccolti a chignon. Venerdì 30 settembre giornata di apertura/presentazione “Narrare e mettere in scena nei luoghi dei Miti” dalle 10.00 alle 12.00 “Dall’antica dea Reitia ai social networks” dalle 14.00 alle 16.00. Durante gli scavi al tempio di Este vennero ritrovate tracce di roghi che contenevano resti animali, da questo si e` avanzata l’ipotesi che si facessero dei sacrifici animali in onore a questa Dea. Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale. Il suo culto è antichissimo e il mito è praticamente dimenticato. La presenza della chiave, tanto nel disco che nell’inno callimacheo, mi pare soprattutto di grande importanza. Visualizza tutti i formati e le edizioni Nascondi altri formati ed edizioni. Ecate dea antichissima, Dea del Tempo Circolare, della magia, delle erbe, protettrice della vita. Nel quadro di quanto si va qui considerando, cantata del Lago Albano: Maggiani 2005a, pp. Il suo nome originario è Pora; Reitia era un appellativo che in un secondo momento diviene nome autonomo della stessa divinità. Potente come Zeus, Reitia era un Odino al femminile. Le scintille che si sprigionano dal rogo hanno sia una funzione divinatoria (se il vento le spinge a sud-est sara` un buon anno a nord-ovest al contrario prevede carestia.) Dea di Caldevigo, V sec a.C. Este. Ma ancor più affascinante è la teoria di alcuni studiosi secondo i quali la sacra isola di Reitia sul fiume Adige sia stata l’origine dei meravigliosi giardini che circondano le ville euganee. Sul significato dei nomi della dea ci … 46-47 è palese) e «subito in lui scagliò una voracità dura e feroce, / bruciante e tenace: si logorava in grave malattia. Sciagurato, di quanto mangiava, di tanto lo prendeva desiderio di nuovo» (vv. A.C. “Giacea questa mole molto maestosa mezzo miglio e più distante dalla vecchia città a settentrione in perfetta sabbiosa pianura fra il