Immaginando un mondo dove per un periodo di tempo la morte decide di scomparire (con la m minuscola perché la morte non si arroga il diritto di superiorità sulle altre morti con cui si è divisa equamente il mondo così come lo conosciamo ed i regni animali), strappandoti spesso un sorriso ti porta a riflettere su quanto questo "nemico" del genere umano sia in realtà necessario per tante ragioni. In questo testo Saramago si riconferma “Saramago” caratterizzato dalla sua solita scrittura dove la punteggiatura è scarsa e all’improvviso, da bravo narratore quale è, interviene nel racconto per meglio spiegare il susseguirsi degli eventi e con opinioni al limite del personale, sembra quasi che al sorgere di un pensiero nella sua mente d’impulso questo venga scritto, cosicché il racconto nasce, cresce e si sviluppa dinanzi al lettore. Vol. In generale si crede che la morte, essendo, come qualcuno ama affermare, la faccia di una medaglia di cui dio, dall’altro lato, è la croce, sarà, come lui, per sua stessa natura, invisibile. Non è un libro di facile lettura. Ho trovato comunque delle parti che possono sembrare un po' prolisse, ma è un libro che dopo averlo letto ti fa dimenticare di ciò. L'autore infatti ha uno stile particolare: frasi lunghe e interminabili (dove è facile perdere il filo del discorso) e mancanza di punteggiatura (soprattutto nei dialoghi). «Salvo alcuni rari casi, come quelli dei già citati poveri moribondi dallo sguardo penetrante che l’hanno scorta ai piedi del letto con l’aspetto classico di un fantasma avvolto in lenzuola bianche o, come pare sia successo a proust, nella figura di una donna grassa vestita di nero, la morte è discreta, preferisce non far notare la sua presenza, specialmente se le circostanze la obbligano a uscire per la strada. Salta fuori anche la maphia, iena dello stato, che in accordo con quest'ultimo, svolgerà i suoi affari sporchi. Il risultato è che il lettore possa perdersi tra la narrazione e fare fatica a capire se quanto narrato fa parte appunto della narrazione oppure se siamo di fronte a dei dialoghi. Uno dei capolavori più belli, veramente. A tratti questo libro sembra anche molto ironico Infatti non si percepisce la pesantezza del tema trattato. Non è proprio così, Noi siamo testimoni attendibili che la morte è uno scheletro avvolto in un lenzuolo, abita in una sala fredda in compagnia di una vecchia e ferruginosa falce che non risponde alle domande, circondata da parti imbiancate lungo le quali sono disposti, fra le ragnatele, un certo numero di schedari dagli enormi cassettoni colmi di cartellini. Nel sistema a noi conosciuto sarebbe assurdo non morire in quanto provocherebbe un complesso di circostanze che porterebbe alla follia più sfrenata e a un capovolgimento del futuro di non prevedibile catastrofe. Per la prima parte 4/5. Aggiungi ai desideri Aggiungi ai desideri. 28/12/2020 13:55:59. Le intermittenze della morte (titolo originale As intermitências da morte) è un romanzo scritto da José Saramago nel 2005 e pubblicato in Italia prima da Einaudi e, successivamente, da Feltrinelli con la traduzione di Rita Desti. E così nessun incidente, nessun malore, nessun sonno che diventa eterno, nessuno stato terminale termina il suo corso angosciante. Aggiungi al carrello Torna alla scheda. Di fatto, dopo sette mesi sopraggiunge dal nulla una missiva, una missiva contenuta in una busta viola in cui viene comunicato che, appunto, Morte, è pronta a tornare al lavoro e che a partire dalla mezzanotte della giornata stessa l’essere umano ricomincerà a morire ma con una nuova modalità: i prescelti riceveranno una busta con una lettera del medesimo colore violetto e avranno a loro disposizione otto giorni per poter sistemare gli affari in sospeso, far pace con chi hanno litigato e salutare i vari affetti. Buona lettura! In questi passaggi si capirà quanto la figura della morte sia simile a Saramago, nel modo di ragionare e di porsi, ovviamente. Serie Bridgerton. Questo avvenimento provoca una catena di reazioni, a partire dalla cittadinanza che, euforica, scoppia in moti di patriottismo e festeggia la sua apparente salvezza. In Uncategorized Posted gennaio 08, 2021Uncategorized Posted gennaio 08, 2021 Le intermittenze della morte di Saramago è il titolo più acclamato dell'autore insieme a Cecità. Davvero originale l'idea di Saramago per questo libro, la morte che va in vacanza, e mette in subbuglio un paese intero sia in seguito alla sua scomparsa che in seguito al suo ritorno, critica con una ironia molto fine e intelligente la chiesa e lo stato, che da sempre sono state due istituzioni a capo dell'umanità, e la scomparsa della morte provocherà un guaio non indifferente per loro. Ho trovato la lettura pesante, un po' a tratti, ma nel complesso l'ho trovata veramente una bellissima lettura. Codice di Autoregolamentazione Netcomm | 28/12/2020 13:55:59. Una, due, tre volte. José Saramago ci mette di fronte a una utopistica possibilità di vita eterna; in un Paese, non meglio identificato, al rintocco della mezzanotte di un qualsiasi giorno non si muore più; gli esseri umani rimangono nel loro stato senza aver alcun miglioramento o peggioramento della propria condizione di vita, per cui gli invalidi rimangono tali, i moribondi sono sospesi in una situazione di sopravvivenza, gli incidenti di qualsivoglia natura non provocano nessuna vittima. Non ci vuole molto per capire che della morte, in effetti, ce n’era bisogno. Non è un libro di facile lettura. Mi ha fatto venire in mente Il Grande Inquisitore di Dostoveskij in merito alla libertà, come corrispondente qui di eternità: nonostante sia una condizione ideale e desiderata, paradossalmente noi non siamo capaci di gestirla. Informativa sul diritto di recesso | La morte, inoltre, e' descritta in modo troppo sentimentale e costruito. Quindi la morte è una normalità che è parte della vita; è questo il messaggio che José Saramago vuol indirizzare ai suoi lettori; le nostre elucubrazioni su cosa potrebbe succedere dopo rimangono genuine ipotesi per placare l’angoscia del vivere in attesa di una prossima fine la cui data è, per il singolo, sconosciuta. Ero molto ansiosa di leggere questo libro, soprattutto in questo periodo "virologico" . Non è semplice immaginare quali siano i sentimenti di colei che ha il compito di porre fine alle nostre esistenze. L’unico compromesso che viene raggiunto è che ella dia comunicazione agli sfortunati, attraverso una missiva viola, del prossimo trapasso una settimana prima del triste avvenimento. Insomma, in questo libro c’è veramente di tutto. Le intermittenze della morte parte in medias res "E il giorno dopo non morì nessuno" e ci si aspetta, già dalle prime due tre pagine, che Saramago ci vomiti addosso tutta la storia, senza troppi preamboli – vuoi per l'attacco in medias res, vuoi per il suo caratteristico stile: un torrente in piena di parole in cui non si distinguono i dialoghi dal resto della narrazione. Di tanto in tanto si azzarda a fare esperimenti, ed è proprio quanto succede ne Le intermittenze della morte. Con “Le intermittenze della morte” Saramago realizza un arguto apologo, tra il romantico, il surreale e il grottesco, del rapporto tra eros e thanatos. Le intermittenze della morte parte in medias res "E il giorno dopo non morì nessuno" e ci si aspetta, già dalle prime due tre pagine, che Saramago ci vomiti addosso tutta la storia, senza troppi preamboli – vuoi per l'attacco in medias res, vuoi per il suo caratteristico stile: un torrente in piena di parole in cui non si distinguono i dialoghi dal resto della narrazione. L'autore da una sua interpretazione e il lettore, rapito, si lascia trasportare tra le sue elucubrazioni fiducioso. Scopri la trama e le recensioni presenti su Anobii di Le intermittenze della morte scritto da José Saramago, pubblicato da Feltrinelli (Universale economica, 8135) in formato Tascabile economico Premium, Mattel: Barbie, Hot Wheels e Fisher-Price, Informativa sulla risoluzione alternativa controversie consumatori - ADR/ODR, Informativa sulla garanzia legale di conformità. In pubblico, sì, la morte si rende invisibile, ma non in privato, come hanno potuto comprovare, nel momento critico, lo scrittore marcel proust e i moribondi dalla vista penetrante. Di questo romanzo mi rimarranno per sempre alcune immagini: il freddo della stanza e della falce che osserva e non risponde, il violoncellista ignaro di chi lo sta guardando che dorme sognando il cane, le mani lunghe e bianche della morte che cercano di toccare la vita stessa, le intermittenze di pensiero e di azione. Mi avevano parlato di Saramago più e più volte e alla fine mi sono convinta a leggerlo, la trama è fantastica, un paese dove nessuno muore più, dove le persone portano i propri anziani e malati a morire oltre confine, la maphia, come la definisce Saramago, ha preso possesso delle morti oltre porta, poi tutto finisce e la morte torna al suo lavoro, forse si era presa qualche mese sabbatico. La solita sensazione di esser presi per mano e condotti in un mondo immaginario ma reale è presente dalla prima all’ultima pagina. Assicurazioni, agenzie funebri e case di riposo vanno subito in crisi, ma chi più di tutti accusa il colpo è la chiesa perché, come sottolinea un cardinale, senza morte non v’è resurrezione. E’ l’inizio da cui prende vita il romanzo ” Le intermittenze della morte “ di José Saramago e che darà il via a una serie di avvenimenti che catapulteranno il lettore in un paese non ben definito. Al confine e nei Paesi circostanti le cose funzionano esattamente come sempre, niente sembra essere cambiato. le intermittenze della morte amazon. Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura? Il fatto, poiché assolutamente contrario alle norme della vita, causò negli spiriti un enorme turbamento, cosa del tutto giustificata, ci basterà ricordare che non si riscontrava notizia nei quaranta volumi della storia universale, sia pur che si trattasse di un solo caso per campione, che fosse mai occorso un fenomeno simile, che trascorresse un giorno intero, con tutte le sue prodighe ventiquattr’ore, fra diurne e notturne, mattutine e vespertine, senza che fosse intervenuto un decesso per malattia, una caduta mortale, un suicidio condotto a buon fine, niente di niente, zero spaccato.” Acquistato per caso (dove il caso è la consueta promozione Feltrinelli 2 libri a 9.99), è stata un’insolita quanto piacevole lettura estiva. José de Sousa Saramago, premio Nobel per la letteratura nel 1998, dà al Mondo questo splendido romanzo nel 2005. La morte serve, soprattutto per incutere timore e ottenere devozione dai fedeli. Leggendolo scopriamo che la morte è un'entità, vive in una spelonca e può assumere sembianze umane a suo piacimento. Sicuramente da leggere. Detto carattere subentra in particolare nella conclusione del componimento, momento in cui questa interviene personalmente per sanare la “lacuna” e in cui per la prima volta nella storia finisce con il riposare tanto che nessuno, quel giorno, muore. L'opera di Saramago ti porta attraverso le sue immaginarie visioni che rende incredibilmente reali a riflettere su un binomio naturale che l'essere umano vive con sofferenza, vita-morte. Un eccellente scrittore che riesce a scrutare le profondità del nostro animo. È comprensibile dunque che la morte non voglia apparire alle persone in quella tenuta, in primo luogo per ragioni di estetica personale, in secondo luogo perché gli infelici passanti no muoiano dallo spavento nel ritrovandosi davanti, svoltando un angolo, quelle grandi orbite vuote. Vorremmo che la morte non esistesse più ma saremmo in grado di gestire l’eternità? Nella spedizione di queste lettere vi sarà un intoppo, e da questo imprevisto si sviluppa la seconda parte del romanzo. Informativa sulla privacy | In una nazione ignota, in un tempo passato a noi sconosciuto, la morte smette di svolgere il suo temuto lavoro. Poi arriva il dover fare i conti con la realtà, le famiglie sono costrette a prendersi cura di persone la cui vita non ha fatto il suo “naturale” o “innaturale” corso, persone che pur essendo in uno stato terminale non possono e non riescono a morire, le polizze di assicurazione sulla vita diventano prive di significato, le agenzie funebri sono ridotte a organizzare sepolture per cani, gatti, criceti e pappagalli, che ne sarà della fede quando non si ha più paura della morte, quando non ci sarà più la necessità di sperare almeno di continuare a vivere nell’aldilà? Nel contenuto e nella forma si riconosce perfettamente lo stile narrativo di Saramago. E arriva l'eternità, nella forma più semplice e quindi più inaspettata: nessuno muore più. Eclissi di Ezio Sinigaglia (Nutrimenti) La trama parte in modo davvero avvincente, per carita': allo scoccare della mezzanotte del 31 Dicembre la morte cessa di esistere. Seconda parte 3/5. Una partenza pirotecnica come in quasi tutti i libri di Saramago che poi si rilassa sul finale. Non sono solo involucri di carne che hanno una scadenza che lei deve fargli rispettare, sono un Mondo affascinante che non ha ancora esplorato. Bello mi è molto piaciuto. Tra i più geniali del Maestro Saramago. È il 31 dicembre di un anno non definito quando, allo scoccare della mezzanotte, per l’essere umano giunge la tanto agognata eternità perché nessuno, semplicemente, muore più. Inutile dire che è un libro che si legge da solo, a parte il “trauma” iniziale del peculiare stile narrativo di Saramago, si fa presto ad abituarcisi e ad apprezzarlo. E’ solo quando viene ristabilito il naturale ordine delle cose, vale a dire quando la gente torna a morire come prima (con la sola variante che la morte consegna una settimana prima ai predestinati una lettera viola che annuncia loro l’imminente dipartita), ed entra in scena il violoncellista restio a morire, che il racconto acquista – per così dire – anima e corpo, mettendo da parte l’umanità nel suo complesso per scendere al livello – come è maggiormente nelle corde del nostro autore – delle singole esistenze individuali (umane e non, vedi la bella figura del cane che riecheggia quella del suo simile de “La caverna”). Si è chiusa il 27 marzo la Bologna Children’s Book Fair, l’evento più importante del mercato del copyright per ragazzi, che per questa edizione ha scelto il Brasile come nazione d’onore. Il finale, inoltre, un po' banale. La vita spiegata dalla morte. Come tutti i libri di Saramago non è semplice ma prende quota andando avanti. Quindi posso dare un voto postivo alla trama ma ciò che mi ha fatto capire che io e Saramago non stiamo bene assieme è la sua scrittura, divenuto famoso proprio per quersti tratti peculiari e completamente fuori dagli schemi della sua sintassi, per quanto mi riguarda ho fatto fatica a leggerlo, mi è stato molto difficile rilassarmi nella lettura proprio per questa caratteristica così ostica del suo scrivere. I dialoghi non sono “contrassegnati”, si alternano all’interno della narrazione stessa, creando un flusso di coscienza quasi ininterrotto. L’unica cosa che sappiamo è che allo scattare della mezzanotte del 1° Gennaio, la gente smette di morire, solo lì. Lo consiglio a tutti. Incessantemente. Da leggere e da riflettere. E non poco. La morte semplicemente sparisce, smette di lavorare, si ritira nella sua dimora e nessuno muore più. Consiglio e straconsiglio. Ma non è tutto oro, quel che luccica. Era un violinista, modesto, solitario e dedito alla musica. Lo consiglio a tutti. E' il romanzo che mi ha fatto scoprire questo scrittore...Bello, al pari del ben più noto "Cecità". Se non è poesia questa, ditemelo voi. Simpatico, ironico e sorprendente. Bello ma non quanto cecità. Lo so, è lo stile tipico di Saramago... o lo si ama o lo si odia. E’ “Saramago” perché con geniale ironia, una pungente satira e una penna brillante ci fa riflettere su uno dei temi che più tocca la nostra sensibilità, un tema che per noi è faticoso comprendere e accettare quando tocca la nostra pelle e ancor di più quella delle persone che amiamo. Richiede una certa concentrazione nella lettura per la mancanza di punteggiatura nei dialoghi. Tutti restano al massimo in uno stato di coma permanente. In realtà Saramago non ce lo dice perché ci traghetta in una seconda parte della storia che è come se fosse un secondo libro perché ha tutt'altro obiettivo, tutt'altra tematica che io ho trovato un po' distaccata dalla prima parte della storia. Le intermittenze della morte è un libro di José Saramago pubblicato da Feltrinelli nella collana Universale economica: acquista su IBS a 9.02€! Assegna un voto allo stile di questa opera. Questo libro ti sconvolge totalmente, consigliato. Copyright 2007-2020 © QNetwork - Tutti i diritti sono riservatiP. Le intermittenze della morte, Libro di José Saramago. Ma è questa immagine che racchiude il senso del libro. E’ vero che tendiamo a non accettare la morte; speriamo che il nostro turno arrivi il più tardi possibile, a meno di eccezionali casi di sofferenza estrema, e per nostra fortuna non conosciamo il nostro destino pur nella consapevolezza della fine del nostro essere. C'è un grande MA però. Ad un passaggio in particolare occorre prestare attenzione. La cosa bella è che non c’è confusione e disorganizzazione, tutto fila liscio dalla prima pagina all’ultima. Se non lo avete amato è perché non potrete mai capirlo. Che cosa farà dunque la nostra cara Morte per far fronte a questo inspiegabile intoppo? Ha sempre svolto il suo lavoro uccidendo gli esseri umani, ma solo grazie al violinista si rende conto di non averli mai realmente conosciuti. Letto di recente ed apprezzato per gli stimoli alla riflessione che offre. Un’inflazione, una tortura, ennesima recensione dell’ennesimo libro, ripetuta come un numero periodico. Secondo me più bello nella prima parte, per poi riprendersi benissimo nel finale. Da leggere. Un esempio è la quasi totale mancanza di punteggiatura, la poca che troviamo viene inserita in modo singolare e anticonvenzionale. Questo romanzo di Saramago è una delle sue opere più mature, essendo stato edito nel 2005. Rende la vita ancora più preziosa da un lato ma si dimostra indispensabile per alcune , chiamiamole sovrastrutture, come la religione che entra in crisi in quanto le sue stesse fondamenta si basano sull'esistenza della morte. Tra le innumerevoli domande che si pone l’essere umano sin dai tempi remoti, emerge in maniera mastodontica il perché del senso della vita; una miriade di filosofi, religiosi e, attualmente, opinionisti, nell’accezione più vasta, si sono avvicendati nell’esprimere il proprio pensiero in proposito inducendo, e spesso convincendo, la popolazione sulle risultanze delle proprie personali convinzioni frutto di mero ragionamento su tale massimo sistema altrimenti difficilmente comprensibile. Nessuno. Il primo ministro fece un respiro profondo e disse, La maphia, signore, La maphia, Sissignore, la maphia, a volte lo stato … Ella dà comunicazione del fatto che il giorno successivo tornerà ad operare come sempre, prendendosi le anime di tutti quelli che devono trovare la loro strada verso l’aldilà. “Il giorno seguente non morì nessuno. Ma mai abbiamo visto la morte completata, nella sua rappresentazione, dai tratti caratteriali tipici dell’essere umano, dai tratti che potremmo, quasi, definire nobili. Le intermittenze della morte José Saramago Feltrinelli. E' il primo libro di Saramago che leggo e devo dire che sono rimasto folgorato dal suo stile così personale, anche se mi ha ricordato Marquez per quanto concerne l'uso della punteggiatura e dei dialoghi. Onestamente non il miglior libro di Saramago. Le intermittenze della morte José Saramago Feltrinelli. Un grande scrittore Saramago.. Riesce sempre a inquietarmi con le sue parole. Lavorando sul negativo della realtá, lascia al lettore il compito di trasferire, con le dovute trasformazioni, questi concetti sul positivo. Scopri la trama e le recensioni presenti su Anobii di Le intermittenze della Morte scritto da Jose Saramago, pubblicato da Mondolibri s.p.a in formato Copertina rigida Improvvisamente la morte comprende che occorre ritornare al lavoro, l’uomo non si preoccupa che della durata della vita, tralasciandone gli aspetti veramente importanti. Acquistalo su libreriauniversitaria.it! Forse in quest’opera ho amato più il suo stile che la storia in sè a tratti molto interessante ma che forse non ho apprezzato fino in fondo proprio per questa distanza tra le due parti del libro che mi ha lasciato la sensazione di non avere né un fine né un finale. Facebook Twitter Pinterest Quando anche la morte si innamora della vita Autore: José Saramago Voto: 6/10 Trama «Il giorno seguente non morì nessuno. Così decise di verificare di persona chi fosse il fortunato che sarebbe già dovuto essere morto, ma continuava a vivere. Ho trovato questo libro veramente interessante e ben scritto anche se ho preferito la prima parte. Questo è un libro che merita di essere letto da tutti! Apre la mente a molti spunti di riflessione. Le intermittenze della morte è un eBook di Saramago, José pubblicato da Feltrinelli a 6.99. Aggiungi ai desideri Aggiungi ai desideri. In ogni sua opera Saramago riesce sempre a calare il lettore in uno scenario iperbolico che rompe gli schemi della sua quotidianità, evidenziandone i paralogismi attraverso i paradossi che propone. Saramago snocciola, con il suo stile ruvido, le problematiche connesse a questo modo di vivere, incastonando nel racconto piccole perle rappresentative della sua filosofia di vita. Vedo molte recensioni positive, ma per quanto riguarda me ho finito a fatica questo libro, e la voglia di leggere altri libri dell'autore è davvero poca. Ironico, satirico e riflessivo. - Sede legale e amministrativa Via Tucidide, 56 20134 Milano - C.F. Informativa sulla garanzia legale di conformità | -morte. Per quanto possa essere piacevole l’introduzione di personaggi che muovano la trama, questa parte mi è sembrata meno interessante e coinvolgente, più lenta e pesante e dal tenore meno logico e razionale rispetto la prima parte, ciò vale soprattutto il finale che ho trovato deludente. Vol. 3, Penna roller Moleskine Classic Roller Pen 0.7, IBS Nei sette mesi che seguiranno si instaurerà un labile equilibrio grazie alla scoperta che, non appena giunte oltre confine, le persone tornano a morire come sarebbe dovuto essere. Sinossi. La morte, la peggiore dei nostri nemici, che si fa donna, umana per venire incontro, anche se in modo forse ancora più sadico (chi infatti vorrebbe sapere tramite una lettera viola che morirà dopo otto giorni? In questo piccolo paese (il Portogallo, probabilmente), non muore piu' nessuno, neanche coloro che si trovano coinvolti in incidenti aerei, neanche le vittime di incendio. Attraverso monologhi e dialoghi familizzeremo con essa, che ci … Un libro bello, originale, snello, piacevole. E qui bisognerebbe aggiungerne altre 5... visto la media delle valutazioni che girano. La morte è la vera protagonista, tutto quello che accade prima della sua entrata in scena è solo un contorno, non ci sono eroi, tutti sbagliano e tutti vengono giudicati dall’autore stesso attraverso la sua voce narrante. Ebbene la morte finirà per apprezzare quei piccoli particolari della vita quotidiana che dovrebbero farci apprezzare la vita. Bastano, infatti, pochi mesi di assenza della morte per far precipitare un'intera nazione nel caos sia economico che sociale.Ma il problema, anzi i problemi principali, che non mi hanno fatto apprezzare totalmente questa lettura derivano dallo stile di scrittura dell'autore. Pervinca. Insomma un vero e proprio caos! Informativa sulla risoluzione alternativa controversie consumatori - ADR/ODR | e P.I. LE INTERMITTENZE DELLA MORTE, di José Saramago Recensione 1 Io so già che sarò tacciata di parlare nuovamente di un romanzo che ha dominato in questi ultimi mesi le pagine del web. Il romanzo, che inizia e si conclude con un’identica frase (“Il giorno seguente non morì nessuno”), è scorrevole e divertente, ma sconta il peccato di far entrare in scena i suoi personaggi principali dopo ben più di cento pagine. Indice. I problemi, però, non tardano ad arrivare: chi doveva morire ora si trova in un perenne limbo, gli anziani aumentano sempre di più, le compagnie d’assicurazione chiudono i battenti, le pompe funebri ripiegano sui funerali degli animali domestici. Le istituzioni che avevano ragione di essere solo in funzione della morte sono le prime ad evidenziare il problema. A partire dalla mezzanotte del 31 dicembre, in un paese non specificato, la gente smette di morie. Nonostante le frasi interminabili (bellissime, ma che richiedono una certa concentrazione e memoria a breve termine di cui spesso non disponevo per terminare un periodo senza dover tornare indietro a recuperare qualche pezzo) e l’assenza di punteggiatura specifica per i dialoghi, ho apprezzato molto lo stile e la descrizione delle conseguenze e dei successivi risvolti dovuti all’assenza di morte. Le intermittenze della morte Josè Saramago (Feltrinelli) Il libro dei piaceri di Clarice Lispector, (Feltrinelli) Sulla scrittura di Stephen King, (Frassinelli) Momo di Michael Ende, (Longanesi) Piccolo viaggio nell’anima tedesca di Francesca Predazzi e Vanna Vannuccini (Feltrinelli) Ippolita Luzzo. Ma Saramago ci tiene a precisare che il romanzo non vada visto come una riflessione filosofica sulla vita e sulla morte, quello che viene narrato è solo una situazione assurda narrata con tono ironico e sarcastico. Dopo aver letto il libro Le intermittenze della morte di Jose Saramago ti invitiamo a lasciarci una Recensione qui sotto: sarà utile agli utenti che non abbiano ancora letto questo libro e che vogliano avere delle opinioni altrui. La gioia è grande, la massima angoscia dell'umanità sembra sgominata per sempre. Ma se i più sono andati a scoprire cosa poteva esserne del nostro mondo con tutte le regole da dover riscrivere in caso di una pandemia, io sono andata a togliere dalla polvere della biblioteca Le intermittenze della morte, trovato al solito mercatino dell'usato e (se a qualcuno interessa) ora fra le proposte scontate di Feltrinelli. Dal 7 al 9 febbraio Marina Commedia presenta Angelo della gravità, di Massimo Sgorbani, … E arriva l’eternità, nella forma più semplice e quindi più inaspettata: nessuno […] Recensioni Le intermittenze della morte. € 9,02 € 9,50. Più che consigliabile: NECESSARIO. La manda anche a un violinista che, pero', la rimanda indietro. ), a noi umani. Pertanto trama molto interessante ma libro non per tutti i lettori. Tutto molto interessante ma, c'e' un ma: verso la fine del libro vi sono circa trenta pagine che secondo me potevano benissimo essere tagliate, in quanto appesantiscono il testo e sembra quasi che Saramago le abbia aggiunte per non far sembrare il libro troppo corto. Dopo sette mesi di "tregua unilaterale", con una missiva indirizzata ai mezzi di comunicazione, la morte dichiara di interrompere quel suo "sciopero" e di riprendere il proprio impegno con l'umanità. I decessi tornano a riprendere il loro regolare corso, certo, Morte si aspettava una diversa reazione da parte del genere umano vista la geniale e altruistica concessione, ma tutto va bene e scorre regolare fino a quando una delle tante comunicazioni torna ripetutamente indietro. Da qui il tono cambia e diventa strano, anche poco interessante a tratti ma alla fine l'autore riesce a concludere il libro con una svolta abbastanza inaspettata e che ha poco a che vedere con l'inizio e quasi tutto l'impianto del libro. La trama di Le intermittenze della morte, le recensioni dei lettori e le prime pagine Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio 2020 di LibriStaff Corredato da un’ampia anteprima, ecco il riassunto della trama di Le intermittenze della morte di José Saramago. Consultare recensioni obiettive e imparziali sui prodotti, fornite dagli utenti. Abbiamo il diritto, per noi stessi e per altri, di scegliere tra la vita e la morte? Ma una lettera non riusciva proprio a recapitarla, tornava sempre indietro misteriosamente. Informativa sul RAEE | Essa, infatti, dopo un breve periodo di mancato compimento delle proprie mansioni lavorative ormai assodate da millenni di esperienza nel campo del fine vita, incappa in un malfunzionamento del sistema burocratico che le provocherà non poche difficoltà nel sentenziare la morte di un violinista. » La scrittura è molto particolare ma andando avanti con la lettura ci si riesce ad abituarsi benissimo a mio parere.. La trama è molto buona, viene trattata la morte in tutte le sue misure e di come essa abbia valore all'interno di una società seppure non abbia un ruolo che di norma viene giudicato come positivo. Sembrerebbe, di primo acchito, il sogno che tutti, indistintamente, hanno sempre bramato e che si avvera; l’euforia è dilagante, la felicità è ai massi mi livelli , tutto appare roseo con un futuro in cui non ci saranno più lutti che è ammantato da un inimmaginabile splendore…ma non si è tenuto conto degli effetti collaterali: nel tempo le strutture assistenziali non riescono a sopportare e a gestire il continuo arrivo di persone non più autosufficienti che non moriranno più, il sistema pensionistico arriva ben presto al collasso, la popolazione aumenta in maniera spropositata e non si è in grado di trovare adeguata sistemazione per tutti, la chiesa perde il suo carisma in quanto sprofonda il suo principale pilastro della sua dottrina basato sulla resurrezione; anche le agenzie di pompe funebri sono destinate al fallimento. Qui la morte è rappresentata come nella tradizionale iconografia medioevale, uno scheletro con tanto di falce e cappuccio (anche se poi usa la corrispondenza vergata a mano per recapitare ai morituri le sue fatali sentenze e la televisione di Stato per rendere pubblici i suoi messaggi), una forza potente a cui non è possibile far resistenza (ma che sbriga il suo millenario lavoro come un qualsiasi travet d’ufficio), la quale morte decide un giorno di travestirsi da giovane donna per avvicinare l’unico essere umano, un violoncellista cinquantenne che vive solo con il suo cane, che inconsapevolmente rifiuta di morire quando è giunta la sua ora. Allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre le persone smettono di morire.Così, di punto in bianco, senza alcun motivo apparente, nessuno muore più di vecchiaia e di malattia, né per incidenti o ferite.