Il progetto dell'Alvino è peraltro incompleto in quanto mancano le due torri campanarie ai lati del corpo centrale della struttura, i cui lavori furono interrotti all'altezza del basamento. Lungo tutto il perimetro interno dell'abside sono disposti gli stalli lignei del coro, di Marc'Antonio Ferraro. L'interno, con pianta a croce latina, è costituito da un'aula suddivisa in tre navate con cappelle laterali; le tre navate sono separate da una sequenza di otto pilastri per lato, in cui sono incorporati fusti di antiche colonne romane, sulle quali poggiano gli archi ogivali, decorati a stucco e marmo. L'abside della cattedrale, come si presenta attualmente, è frutto dei rimaneggiamenti cinquecenteschi e settecenteschi apportati all'originaria struttura poligonale gotica. Un primo palazzo fu eretto per volere di Enrico Minutolo intorno ai primi anni del Quattrocento. Siamo in pieno centro storico, precisamente a Via Duomo, una delle vie più antiche di Napoli. Il duomo sorge lungo il lato est della via omonima, in una piazzetta contornata da portici, e ingloba a mo' di cappelle laterali altri due edifici di culto sorti autonomamente rispetto alla cattedrale: la basilica di Santa Restituta, che custodisce il battistero più antico d'Occidente[1], quello di San Giovanni in Fonte, e la reale cappella del Tesoro di san Gennaro, che conserva le reliquie del santo patrono della città. Cappella di San Nicola L'unica cappella che si apre sulla parete frontale del transetto è la sacrestia, in origine nata come cappella di San Ludovico, accessibile con ingresso indipendente che dava sul cortile interno del palazzo arcivescovile. La presenza di una comunità cristiana nel II secolo, è attestata con certezza dalle testimonianze archeologiche del complesso catacombale di Capodimonte. Le ampolle furono messe a rischio anche nel 1557 quando il tesoriere Mariano Catalano, che aveva fra le mani la reliquia del sangue, scivolò per l’antica scala lignea a chiocciola senza però nessuno danno per le boccette. Duomo di Napoli: un capolavoro artistico stratificato. La seconda parte del cantiere fu eseguita da maestranze locali o italiane: le fonti indicano Masuccio I, Giovanni Pisano e Nicola Pisano. Durante i lavori vennero portati alla luce resti archeologici romani, greci e alto-medievali oggi opportunamente fruibili e con reperti raccolti e organizzati. Duomo di Napoli. Nei pilastri sono incluse 110 colonne di granito orientale e africano. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 24 dic 2020 alle 17:46. Guida alle chiese della città, Le chiese di Napoli. Il decoro della facciata aveva il compito di assemblare alle preesistenti strutture gotiche dei portali, risalenti ad una prima fase ricostruttiva avvenuta nel 1407, altre opere in marmo per le quali furono chiamati importanti scultori del panorama artistico di fine XIX secolo:[2] Salvatore Cepparulo, Domenico Jollo, Alberto Ferrer, Giuseppe Lettieri, Raffaele Belliazzi, Salvatore Irdi, Michele Busciolano, Stanislao Lista e Tommaso Solari. La struttura si trova in un'area a traffico limitato a breve distanza dal porto. Qui si aprono tre portali, di fronte alla chiesa di Santa Maria Donnaregina Nuova; quello di sinistra, che conduce agli uffici della Curia ed all'entrata settentrionale del duomo, è caratterizzato nella parte superiore da una scultura su San Gennaro di Giulio Mencaglia. La cappella costituisce il più grande ambiente del duomo, nonché la più antica basilica di Napoli essendo stata eretta nel IV secolo. Nel 1876 venne bandito un concorso per la facciata del Duomo, vinto da Errico Alvino: i lavori del nuovo prospetto in stile neogotico, iniziati nel 1877, si conclusero nel 1905. Search the world's information, including webpages, images, videos and more. Questa struttura, con le sue rifiniture in marmo e la concordanza delle proporzioni, destò sin dalla sua inaugurazione, grandi elogi e ammirazione. Secondo la Cronaca di Partenope, risalente al XIV secolo, nell'area in cui insiste il complesso religioso sorse l'oratorio di Santa Maria del Principio dove Aspreno, il primo vescovo della città databile al I secolo, decise di insediare l'episcopato di Napoli. Cappella Brancaccio Il 28 aprile 1644 la dedica all'Assunta fu confermata nella consacrazione della chiesa, avvenuta ad opera del cardinale Ascanio Filomarino, arcivescovo dell'epoca. Palazzo Arcivescovile. Lo stile artistico che domina la piazza è il barocco. 09637541211 | REA NA - 1046663 | info@10cose.it | Telefono 08119465814 | Capitale sociale 1900 € interamente versati | Copyright 2020 | Tutti i diritti riservati |. Il centro antico vede susseguirsi la storia e le trasformazioni della città in oltre 27 secoli di storia, dai primi insediamenti greci del VII sec. Cenotafio di Innocenzo XII di Domenico Guidi Cappella di Sant'Aspreno Il Duomo di Napoli, la Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta, la si scopre all’improvviso camminando lungo l’ottocentesca via omonima. Insomma siamo nel cuore di Napoli, nel bel mezzo del Centro Storico, a pochi passi dai luoghi più visitati della città. Gli spazi sacri del centro antico, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Duomo_di_Napoli&oldid=117490568, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, completata in età medievale (subì successive aggiunte fino al XX secolo). Il cimitero monumentale di Napoli progettato nel 1812, è tra i più grandi in Europa e si trova nel quartiere di Poggioreale. Cappella di San Teodoro Vi suggeriamo di visitare anche l’annesso museo del Tesoro, uno dei più ricchi e belli al mondo. [5] Nella parete di fondo del transetto, a destra c'è il Cenotafio di Innocenzo IV, di Tommaso Malvito, che scolpì anche il bassorilievo soprastante con la Madonna col Bambino, nella parete di sinistra invece il Cenotafio di Innocenzo XII di Domenico Guidi del 1686 e più in alto invece sono collocate le portelle dipinte dei due organi barocchi, opera di Giorgio Vasari, che raffigurano rispettivamente la Natività a sinistra ed i Sette patroni di Napoli a destra;[5] queste portelle chiudevano originariamente i due organi del 1549 e del 1652, in seguito spostati nella chiesa di Santa Maria la Nova senza le ante di chiusura. L’interno si presenta a croce latina a tre navate con una profondità di circa 100 metri, proprio come l’autentica struttura trecentesca. L’opera di edificazione continuò durante il regno di Carlo II e di Roberto, sotto cui ci fu il completamento della struttura. La quarta cappella, Brancaccio, vede i lavori di progettazione eseguiti da Giovanni Antonio Dosio alla fine del Cinquecento a cui hanno lavorato gli scultori Pietro Bernini e Girolamo D'Auria eseguendo il primo le sculture di San Pietro e San Paolo poste ai lati dell'ingresso marmoreo, mentre il secondo una Annunciazione in mezzorilievo ed il Padre eterno collocati sul timpano; la pala d'altare sul Battesimo di Gesù è invece di Francesco Curia. [5] La terza cappella di sinistra vede addossati alle pareti ai lati del portale d'ingresso i sepolcri del cardinale Alfonso Gesualdo di Michelangelo Naccherino e Tommaso Montani e del cardinale Alfonso Carafa di ignoto autore e, più prossimi allo stesso portale della cappella, i cenotafi di tre esponenti Filomarino eseguiti da Giulio Mencaglia e Giuliano Finelli e dal Sepolcro di Andrea d'Ungheria di ignoto autore napoletano. Cappella delle reliquie Nel 1322 il cardinale Filomarino disfece la grande statua equestre in bronzo posta da secoli nello slargo antistante la Stefania. In seguito al terremoto del 1732 il cardinale Giuseppe Spinelli organizzò nuovamente l’area dell’abside e successivamente il cardinale Sersale rivestì di marmi i basamenti dei pilastri gotici. La reale cappella del Tesoro di san Gennaro è un esempio di architettura barocca napoletana nonché fulcro della pittura emiliana a Napoli. Nella navata destra si trova la Cappella di San Gennaro che fu fatta costruire come ringraziamento di un voto fatto dai Napoletani durante la pestilenza del 1527 e l’episodio è ricordata da un’iscrizione in latino sull’ingresso. Con l'allargamento di via Duomo nel 1868 su progetto di Francesconi e Cangiano si costruisce un porticato simmetrico ad angolo sui due lati del largo prospiciente la facciata. Located 700 metres from Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo in Naples, Duomo Regina Apartments provides accommodation with air conditioning and free WiFi. Cappella di Santa Maria Maddalena Quest'ultima vede al suo interno una Maddalena in pittura di Nicola Vaccaro, mentre accanto ad essa è il Sepolcro dell'arcivescovo Antonino Sersale di Giuseppe Sanmartino; quella dell'Annunziata offre tracce di affreschi quattrocenteschi ed una Annunziata di Nicola Maria Rossi; la terza delle tre frontali, adiacente a quella Minutolo, espone invece la pala dell'Assunzione del Perugino, ordinata dal cardinale Oliviero Carafa, che vi è ritratto in posizione di orante, originariamente collocata sull'altare maggiore ed ora in una nicchia della cappella. La facciata fu danneggiata durante la seconda guerra mondiale e restaurata nel 1951 (e subì anche un parziale scollamento dal corpo della chiesa in occasione del terremoto del 23 novembre 1980), ma un restauro integrale fu eseguito nel 1999; nell'occasione l'architetto Atanasio Pizzi ha realizzato il rilievo della facciata principale, del cassettonato ligneo della navata centrale e del transetto in scala 1/1. Sita in via Duomo, la cattedrale di Napoli, è dedicata alla Maria Assunta; in un secondo momento è stata consacrata anche a San Gennaro: il santo patrono di Napoli. Il Duomo si trova nel cuore dell’antica città greco – romana e la sua realizzazione è avvenuta sull’area dove precedentemente si … Adibita a sacrestia a partire dal 1581, fu restaurata nel XVIII secolo in stile barocco da Filippo Buonocore. Sembra incredibile però è proprio così. [2] Sui sedici pilastri, invece, sono sistemate le edicole con i busti dei primi sedici vescovi della città, scolpiti tra il Seicento e il Settecento. Chiese di Napoli 12 Duomo di Napoli. Lo splendido Duomo di Napoli, che sorge maestoso lungo la via omonima, rappresenta una delle più importanti chiese della città. Infine, affreschi e fregi di Giovanni Lanfranco decorano alcune sale. La facciata della cattedrale ha subito nel corso degli anni molti cambiamenti radicali. Interno Il Duomo di Napoli, noto anche come cattedrale di Santa Maria Assunta, è uno degli edifici religiosi più importanti della città ed il luogo in cui tre volte l’anno è possibile assistere al rito dello scioglimento del sangue di San Gennaro, il Santo patrono di Napoli. Anch'esso è coperto dal soffitto a cassettoni ligneo e dorato seicentesco con dipinti del Forlì con Apparizione di Gesù a Maria, del Balducci con Risurrezione e Pentecoste, Apparizione di Gesù agli apostoli e Incoronazione di Maria attribuiti ad artisti locali di scuola tardo manierista. I lavori per la costruzione della cattedrale iniziarono probabilmente durante il Regno del fondatore della dinastia angioina Carlo I, mentre le parti più antiche della chiesa, la tribuna e le cappelle vicine, risalgono al 1270 circa. [10] La cappella risulta essere un esempio di architettura rinascimentale databile tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento. [6], Particolare della facciata principale: a sinistra il timpano del portale, a destra uno dei leoni a mo' di cariatidi, entrambe opere di Tino di Camaino e Baboccio da Piperno, La navata centrale e particolare del soffitto, Napoli, la riscoperta del dente di San Cesario, Napoli - Sepe, 20 anni di episcopato cerimonia al Duomo (27.04.12), La Cattedrale di Napoli. Basilica di Santa Restituta Nel XIII secolo fu iniziata la costruzione dell'edificio sacro inglobando le precedenti strutture paleocristiane del battistero e della primitiva basilica; la costruzione della cattedrale comportò anche la demolizione di altre strutture, come la basilica Stefania, voluta dall'arcivescovo Stefano I (fine del V secolo - inizi del VI) e rimaneggiata dopo un incendio dall'arcivescovo Stefano II (seconda metà dell'VIII secolo), il cui quadriportico è visibile nel palazzo arcivescovile. Conosciuto anche come Cattedrale di Santa Maria Assunta, la notorietà di questo posto si estende a tutto il resto d’Europa. Questi monumenti sono gli unici elementi rilevanti della controfacciata. La realizzazione del Duomo, costruito per volere dell’imperatore Costantino I che lo arricchì molto con le sue donazioni, non possiamo collocarla con precisione nel tempo, ma è avvenuta di sicuro in seguito alla fine dello Scisma d’Oriente, sull’area di un tempio dedicato ad Apollo. Il transetto, più alto rispetto alla navata centrale, è stato fortemente modificato durante i restauri del XIX secolo, che gli hanno donato l'attuale veste neogotico-barocca. Organi del duomo - Baldacchino gotico (sx) e Pulpito di Annibale Caccavello (dx) Cappella del Succorpo Si trova in centro città, all’omonima via Duomo, ed è dedicato a Maria Assunta e a San Gennaro, il santo patrono. Il rinnovamento più sostanzioso fu fatto nel XIX secolo e aveva il compito di riportare il Duomo all’originale bellezza gotica, ma questi intenti fallirono perché quei cambiamenti resero ancora più difficile l’interpretazione dello stile del monumento. Partendo da Hermes Rooms for Tourists si può esplorare a piedi tutto il centro storico di Napoli. Vi sono diversi stili con il barocco che prevale su tutti. La navata centrale, larga ben 15 metri, è stata visibilmente riadattata nel corso dei secoli. Una Cappella che si trova dentro alla Cattedrale, ma che non fa parte della chiesa. Cappella Galeota o del Santissimo Sacramento Abbiamo strutturato un percorso che inizia dal Duomo di Napoli, per ammirare uno dei più importanti luoghi di culto della Città.La “Casa” di San Gennaro dove sono custodite oltre alle sue reliquie anche il meraviglioso Tesoro di San Gennaro, tra i più preziosi al Mondo, forse il più prezioso al Mondo. Official website of Duomo di Milano, valued and guarded by the Veneranda Fabbrica del Duomo. Salah satu pilihan utama kami di Napoli. Via Duomo è ormai la via dei Musei e Il Tesoro si immerge a pieno titolo nella magica stagione dell’arte moderna a Napoli. Ai lati dell'ingresso ci sono sculture di Giuliano Finelli dei santi Pietro e Paolo, mentre il cancello in ottone venne ideato da Cosimo Fanzago, che realizzò, inoltre, il busto bifronte di San Gennaro che ne decora la parte superiore ed il pavimento in marmi della cappella. Quando parte del Duomo e del torrione venne meno a causa del terremoto del 1456, le ampolle del sangue di San Gennaro erano custodite nel Tesoro Vecchio e il fatto che rimasero intatte fu considerato un vero e proprio miracolo. Per la progettazione e la costruzione della nuova chiesa, per volontà del re Carlo II di Napoli[2] e d'intesa con l'arcivescovo Giacomo da Viterbo, che aveva sollecitato al sovrano tale opera, vennero chiamati architetti di estrazione francese. La prima strada che si incontra è via Duomo, con la Cattedrale di San Gennaro, la più importante per i Napoletani perché è il luogo dove avviene il famoso miracolo dello scioglimento del sangue. Google has many special features to help you find exactly what you're looking for. Altare Loffredo di Bartolomeo e Pietro Ghetti Egli mal sopportava le credenze e le superstizioni esistenti attorno a quella scultura, della quale si diceva fosse stata scolpita da Virgilio con una stregoneria e che avesse il potere di guarire i cavalli malati. Durante il terremoto del 1349 crollarono il campanile e la facciata, che venne ricostruita agli inizi del XV secolo in stile gotico. Continuando a percorrere Spaccanapoli si ammira il Duomo, dove ogni anno si compie il prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro, la Chiesa di San Paolo Maggiore, la Città sotterranea (Napoli Sotterranea), la Chiesa di San Gregorio Armeno, con lo spettacolare soffitto ligneo intagliato e decorato e … La famiglia Caracciolo vantava dei diritti su tutto il pavimento del Duomo, rivendicando il beneficio di sistemarvi lapidi e stemmi di famiglia. Una porta posta sulla navata sinistra della cattedrale conduce alla basilica di Santa Restituita, un’interessante testimonianza dell’arte paleocristiana a Napoli.